Omicidio di Manuel: Caboni resta in cella e stasera la fiaccolata
Il giudice conferma la carcerazione per il giovane di Ghilarza. L’inchiesta va avanti
Confermato il fermo e nessuna scarcerazione per Nicola Caboni, il giovane di 19 anni, di Ghilarza, arrestato nell’ambito dell’inchiesta per l’omicidio di Manuel Careddu, il diciottenne di Macomer assassinato l’11 settembre scorso in riva al lago Omodeo e il cui corpo è stato recuperato lo scorso 17 ottobre nelle campagne tra Ghilarza e Aidomaggiore.
Ieri Careddu aveva parlato e risposto alle domande del giudice delle indagini preliminari Annie Cecile Pinello, che però ha confermato la custodia cautelare.
Il giovane deve rispondere del concorso nell’occultamento del cadavere e non nell’omicidio. I suoi legali Irene Gana e Marcello Sequi ne avevano chiesto la scarcerazione.
Stasera, intanto, a Macomer la fiaccolata in ricordo di Manuel a partire dalle 18.30. Al termine un’assemblea pubblica nei locali del liceo.
Stamane, invece, la madre del giovane, secondo quanto riferisce l’agenzia Ansa, avrebbe raggiunto Cagliari per esigenze legate all’inchiesta. Non si esclude possa trattarsi delle procedure di identificazione del corpo del giovane.
L’inchiesta va avanti. Si cerca di mettere a fuoco il ruolo dei protagonisti e scoprire l’eventuale coinvolgimento di altri soggetti, come farebbero presupporre alcune intercettazioni. In carcere dall’11 ottobre sono rinchiusi Christian Fodde, Matteo Satta e Riccardo Carta, tutti e tre di Ghilarza e tutti e tre ventenni e due minorenni, una diciassettenne di Abbasanta e un diciassettenne di Ghilarza, accusati di concorso nell’omicidio del giovane di Macomer. A loro si è aggiunto nei giorni scorsi Nicola Caboni.
Venerdì, 26 ottobre 2018
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