Appello al sindaco per i bambini rimasti senza scuolabus - LinkOristano
Prima categoria

Appello al sindaco per i bambini rimasti senza scuolabus

Il movimento Sdr chiede un intervento per risolvere il problema verificatosi nelle frazioni di Laconi

Bus studenti - Scuolabus

Appello al sindaco per i bambini rimasti senza scuolabus
Il movimento Sdr chiede un intervento per risolvere il problema verificatosi nelle frazioni di Laconi

Scuolabus

“Singolare e per certi versi paradossale situazione per 11 bambini, sei dei quali di etnia Rom, residenti in tre frazioni del Comune di Laconi. La mancata attivazione dello Scuolabus rischia infatti di impedire ai piccoli – 2 iscritti all’asilo e gli altri 9 suddivisi tra scuola dell’infanzia e la secondaria di primo grado – di accedere alla locale scuola e fruire delle lezioni”. Lo rende noto Maria Grazia Caligaris, presidente di “Socialismo Diritti Riforme” , l’associazione a cui si sono rivolti alcuni familiari dei ragazzini lamentando “oggettive difficoltà ad accompagnare quotidianamente con mezzi propri i piccoli allievi nelle relative sedi”.

“Ciò che appare paradossale – sottolinea Caligaris – è il fatto che il Comune di Laconi, secondo quanto riferiscono i cittadini, dispone dell’apposito mezzo in perfetto ordine e di un impiegato con idonea patente. Chiede però espressamente agli abitanti delle frazioni di Santa Sofia (oltre 12 chilometri di distanza), Crastu (circa 7 chilometri) e Su Lau (4 km) di provvedere personalmente ad accompagnare i piccoli nei diversi plessi e ovviamente ad andare a riprenderli al termine delle lezioni”.

Maria Grazia Caligaris

“Il problema – ricorda la presidente di SDR – è sorto in seguito alla chiusura delle scuole nei sobborghi per la riduzione del numero degli abitanti delle frazioni e quindi dei bimbi in età scolare. L’amministrazione lo scorso anno scolastico aveva adottato l’erogazione dei rimborsi per contenere le spese aggiuntive delle famiglie. Si trattava però di 4/5 bambini i cui genitori si erano impegnati ad accompagnarli. Quest’anno però i numeri sono più che raddoppiati e sarebbe forse opportuno risolvere il problema riattivando il servizio Scuolabus”.

“Rivolgiamo quindi un appello all’amministrazione comunale e alla sensibilità della Prima Cittadina. La questione è delicata anche perché i genitori e i parenti degli scolari non hanno l’obbligo di possedere o disporre di un’automobile né di avere la patente di guida. E’ invece sancito dalla Costituzione il diritto allo studio e il principio che lo Stato non deve discriminare consentendo a tutti i cittadini pari opportunità. L’impegno di tutti i sardi contro lo spopolamento infine – conclude Caligaris – passa anche spesso attraverso la disponibilità di servizi, compreso quello di garantire l’accesso a strumenti di compensazione. In questo caso lo Scuolabus”.

Lunedì, 18 settembre 2017

commenta