A scuola si impara anche a diventare donatore - LinkOristano

A scuola si impara anche a diventare donatore

Fabio, giovane socio dell'Avis, racconta la sua esperienza

Fabio Falchi - Avis donatore

A scuola si impara anche a diventare donatore
Fabio, giovane socio dell’Avis, racconta la sua esperienza

Fabio Falchi

Fabio Falchi

“Il bisogno di sangue non va in vacanza”, recita così uno degli spot dell’Associazione Volontari Italiani del Sangue, l’Avis, che soprattutto nel periodo estivo si trova a dover gestire le emergenze causate dalla carenza di donazioni. Questo slogan lo ha fatto proprio Fabio Falchi, un giovane oristanese di 22 anni, studente di giurisprudenza con la passione per il diritto, la politica, le auto e il calcio. Fabio Falchi da quando ha compiuto 18 anni è un donatore abituale. Ogni 3 o 4 mesi, anche d’estate, si reca al servizio immunotrasfusionale dell’ospedale San Martino e cerca in questo modo di aiutare chi ne ha necessità.

“La Sardegna”, spiega Fabio, “ essendo una terra con tanti talassemici, che devono sottoporsi a delle continue trasfusioni a causa della loro patologia, dovrebbe essere più sensibile alle donazioni di sangue, in modo da limitarne l’importazione da altre regioni e da essere più vicini ai nostri conterranei bisognosi”.

A spingere il giovane oristanese a diventare un donatore di sangue è stato l’esempio del padre, donatore e socio Avis, con all’attivo parecchie donazioni e relative medaglie di benemerenza.

“Per maturare la mia decisione sono state fondamentali le cene di premiazione dell’Avis e la donazioni per gli studenti maggiorenni organizzate dalla scuola”, spiega Fabio Falchi. “Ma anche alcuni incontri con dottor Mauro Murgia, medico del Centro prelievi dell’ospedale San Martino, al quale ho preso parte”.

“Per me”, conclude il giovane donatore, “è diventata un’abitudine e consiglio a tutti coloro i quali possono e se la sentono, più o meno giovani, di donare il proprio sangue per aiutare chi ne ha necessità”.

Martedì, 16 agosto 2016

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