Il nuovo carcere di Massama è già pieno. Allarme dall'associazione Sdr - LinkOristano

Il nuovo carcere di Massama è già pieno. Allarme dall’associazione Sdr

Appena dieci posti liberi, nonostante la raddoppiata capienza rispetto alla vecchia casa circondariale di Piazza Manno

Il nuovo carcere di Massama è già pieno. Allarme dall’associazione Sdr
Appena dieci posti liberi, nonostante la raddoppiata capienza rispetto alla vecchia casa circondariale di Piazza Manno

“Il numero dei detenuti in Sardegna è in costante aumento. Non solo. Un terzo del totale delle persone private della libertà – 561 su 1.879 – è in regime di alta sicurezza, senza contare l’ormai prossima apertura del padiglione di Sassari-Bancali dove saranno reclusi 92 cittadini in 41 bis. Una situazione che preoccupa per i numeri e per la tipologia dei cittadini dietro le sbarre richiedendo un maggiore impegno nel recupero e nella riabilitazione”. Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, con riferimento ai dati diffusi dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria relativi al mese di aprile.

“Non può lasciare indifferenti – sottolinea – il conclamato sovraffollamento di Tempio-Nuchis dove, a fronte di 167 posti regolamentari, sono presenti 205 detenuti. Né è meno preoccupante la situazione di Oristano-Massama in cui si trovano 256 ristretti per 266 posti, quasi il doppio dei posti disponibili nella vecchia casa circondariale di Piazza Manno. La situazione è al limite anche a Sassari-Bancali con 337 ristretti per 363 posti e Cagliari-Uta in cui ci sono 518 per 567 posti effettivi (659 quelli regolamentari considerando il padiglione del 41 bis non ancora terminato).

Maria Grazia Caligaris

Maria Grazia Caligaris

“I dati del DAP (2.668 posti regolamentari), che comprendono le Colonie Penali sottodimensionate, con 283 detenuti per 753 posti, non evidenziano – viene fatto osservare dalla presidente di SDR – il fatto che nelle quattro nuove strutture, costruite con celle con due posti letto, è stato introdotta la 3 e, in alcuni casi, anche la quarta branda. Continuando così molto presto si raggiungerà la saturazione di tutti gli spazi rendendo del tutto vana l’edificazione dei nuovi Istituti Penitenziari finalizzati a rendere meno opprimente la permanenza all’interno delle carceri e a promuovere attività trattamentali per il reinserimento sociale dei detenuti”.

“Il quadro complessivo mostra anche un leggero sovraffollamento a Lanusei (33 posti con 37 detenuti). La situazione è invece stabile a Bad’e Carros (169 per 271) e ottimale ad Alghero (74 presenti per 156). A destare perplessità è anche il numero degli Agenti di Polizia Penitenziaria rispetto ai detenuti. Sono infatti complessivamente circa 1.800, insufficienti per far fronte adeguatamente alle necessità dentro gli Istituti, soprattutto laddove diventano indispensabili le scorte e i piantonamenti. La realtà è capovolta nelle Colonie dove invece gli Agenti sono sufficienti. Le piante organiche dovrebbero quindi essere aggiornate e il DAP dovrebbe indire un nuovo interpello per consentire il ritorno in Sardegna ai Berretti Azzurri che lo desiderano”.

“Il sistema detentivo nell’isola continua a presentare aspetti problematici, nonostante la buona volontà degli operatori, e grava in modo pesante sulla Magistratura di Sorveglianza che deve far fronte a una serie di incombenze burocratiche derivanti dalle più recenti disposizioni di legge. Il risultato è che spesso la liberazione anticipata viene concessa con notevoli ritardi e ciò – conclude Caligaris – incide negativamente sull’azione risocializzante e sul recupero trattamentale”.

Giovedì, 7 maggio 2015

 

commenta