“Il campo da golf? A Torre Grande non si può più fare. E' scomparso” - LinkOristano

“Il campo da golf? A Torre Grande non si può più fare. E’ scomparso”

Il comitato civico di nuovo all'attacco contro il Comune: il Consiglio elude le gravi contestazioni mosse dalla Regione sul programma della Ivi petrolifera

Comitato Torregrande

“Il campo da golf? A Torre Grande non si può più fare. E’ scomparso”
Il comitato civico di nuovo all’attacco contro il Comune: il Consiglio elude le gravi contestazioni mosse dalla Regione sul programma della Ivi petrolifera

Il campo da golf per Torre Grande scompare dalla variante urbanistica e le volumetrie destinate al complesso ricettivo turistico del progetto predisposto dalla società Ivi petrolifera nel litorale oristanese sono solo una promessa nell’intervento al centro di forti polemiche a Oristano. La clamorosa rivelazione è venuta stamane dal Comitato per la tutela e lo sviluppo di Torre Grande che ha rilanciato la battaglia contro l’iniziativa voluta dalla società privata e sposata dall’Amministrazione comunale del capoluogo, alla luce proprio dell’ultimo deliberato assunto dal consiglio comunale, in seguito alle osservazioni critiche mosse dall’Assessorato regionale all’urbanistica.

Gabriele Calvisi (a sinistra), Luciana Miglior e Carlo Puddu

Da sinistra Gabriele Calvisi, Luciana Miglior e Carlo Puddu

Gabriele Calvisi, Luciana Miglior e Carlo Puddu, del Comitato per la tutela e lo sviluppo di Torre Grande hanno spiegato come la delibera consiliare, che secondo la Giunta dovrebbe approvare definitivamente la variante per la Ivi petrolifera, non contiene più l’indicazione relativa appunto alla realizzazione di un campo da golf. Nè vi sia la possibilità di ubicazione nella cosiddetta zona “H2”, utilizzabile  a condizioni molto vincolanti e per strutture sportive “leggere”.
Gabriele Calvisi ha spiegato come il campo da golf compaia ormai solo negli elaborati della stessa società Ivi petrolifera e che nella variante la cosiddetta zona H2 si possano realizzare solo delle infrastrutture sportive leggere peraltro soggette a rigide limitazioni . “E a questo punto nessun funzionario può assumersi la responsabilità di firmare una concessione”, ha dichiarato Calvisi.

Non solo. Calvisi ha affermato anche che le volumetrie, per le quali la società dovrà sborsare un milione e 200 mila euro al Comune ,al momento non sono nella sua disponibilità, ma vi è solo un impegno futuro da parte dell’Amministrazione perché ciò sia.

In sostanza, secondo il Comitato per la tutela e lo sviluppo di Torre Grande, verrebbero meno due delle principali ragioni che hanno portato alla proposta dell’iniziativa imprenditoriale: campo da golf e volumetrie destinate ad albergo e villette.

Il Comitato per la tutela e lo sviluppo di Torre Grande ha annunciato che contesterà il deliberato del Consiglio comunale di Oristano con atti formali nelle sedi regionali, perché l’ultima delibera consiliare di fatto avrebbe eluso le pesanti contestazioni mosse dall’Assessorato regionale all’urbanistica. Luciana Miglior ha affermato  come maggioranza e opposizione in Consiglio comunale, in sostanza, avrebbero fatto finta di nulla, quasi che le osservazioni della Regione  non avessero valore determinante, mentre tuttora progetto e variante sarebbero in evidente contrasto con la normativa regionale di tutela della zona costiera.

Carlo Puddu,  ha ribadito come non  vi sia affatto la compatibilità col  Piano paesistico regionale, anche perché le procedure iniziali, mandate avanti  anche con la Provincia, non  prevedevano neppure il campo da golf.

“E’ una sorta di commedia degli inganni”, ha commentato polemicamente Gabriele Calvisi, aprendo  poi un capitolo a parte sull’inquinamento dell’area ex Sipsa su cui parte dell’insediamento turistico immobiliare dovrebbe sorgere: “C’è una certa disattenzione anche da parte della magistratura su quest’area”, ha affermato Calvisi. “Che è inquinata lo hanno detto gli stessi titolari. E francamente anche il sistema di campionatura che hanno adoperato mi sembra che sottostimi  il grado di inquinamento”.

Infine un riferimento ancora al risvolto immobiliare dell’operazione. “Il sindaco Tendas”, ha accusato Gabriele Calvisi, “ha svenduto  a Torre Grande la possibilità edificatoria,  pur di realizzare le villette. Ormai restano  solo l’equivalente di 50 posti letto, in termini di volumetrie. E non è vero che  gli operatori turistici di Confindustria sono a favore di questo progetto. A favore sono solo i mattonari“.

Mercoledì, 29 aprile 2015

 

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