Appalti, parte da Oristano inchiesta che coinvolge mezza Sardegna - LinkOristano

Appalti, parte da Oristano inchiesta che coinvolge mezza Sardegna

Ben 24 provvedimenti cautelari in corso di notifica nelle province di Nuoro, Cagliari e Sulcis

Operazione La squadra Guardia di finanza Oristano

Appalti, parte da Oristano inchiesta che coinvolge mezza Sardegna
Ben 24 provvedimenti cautelari in corso di notifica nelle province di Nuoro, Cagliari e Sulcis

Potrebbe essere una delle più grosse inchieste sugli appalti pubblici degli ultimi anni in Sardegna quella fatta scattare dalla Procura della Repubblica di Oristano che ha portato a 21 arresti in mezza Sardegna. Il Procuratore della Repubblica di Oristano Andrea Padalino Morichini ha spiegato come oggi sia stato reso noto solo uno dei tre tronconi dell’indagine, suddivisa in più parti, appunto, perché velocemente possa arrivare in un’aula del Tribunale. Complessivamente al momento risultano indagate 64 persone. E’ presumibile supporre che negli altri due tronconi possano essere interessate altre stazioni appaltanti di altri territori e non è escluso si possa arrivare anche a individuare un livello politico di responsabilità.

Il procuratore di Oristano ha parlato di contributi che le società e i professionisti privati riuscivano ad ottenere proprio attraverso “conoscenze politiche”. Finanziamenti che giravano poi ai Comuni in modo tale che l’amministratore di turno potesse vantarsene con la sua comunità. Talvolta si trattava, secondo il procuratore, di opere inutili e di un vero e proprio spreco di denaro.
Il comandante del gruppo della Guardia di finanza di Oristano, il colonnello Sergio Schena, il comandante del gruppo provinciale dei carabinieri di Nuoro, colonnello Saverio Ceglie e il comandante della compagnia dei carabinieri di Tonara Andrea Di Nocera , ricostruendo la complessa attività d’indagine riassunta in ben 250 pagine dell’ordinanza della magistratura hanno dato conto di procedure amministrative in aperta violazione della legge. Addirittura sarebbe accaduto che talvolta sia stato lo stesso professionista a predisporre il bando poi da lui vinto o che lo stesso progetto sia stato utilizzato in serie per più amministrazioni. Per pilotare gli affidamenti si agiva con strumenti diversi, forzando sui criteri di valutazione delle proposte progettuali. E quando qualche tecnico o impiegato faceva osservare la scarsa correttezza di queste procedure veniva minacciato addirittura di licenziamento.
Meccanismi ricostruiti passo dopo passo dall’indagine nata in seguito a una lettera anonima che metteva in dubbio la correttezza della procedura seguita per l’affidamento da parte del Comune di Aritzo di alcuni lavori nel centro storico, affidati alla società Essebì di Nuoro, che dal 2009 ad oggi avrebbe seguito lavori per un importo di ben 124 milioni di euro. Guardia di finanza e carabinieri hanno evitato di sequestrare documenti negli enti interessati ai controlli, basandosi soprattutto sulla documentazione on line.

Sono stati eseguiti 150 servizi di verifica, con pedinamenti e intercettazioni. Un lavoro molto complesso e impegnativo che potrebbe dare ulteriori e clamorosi sviluppi e al quale la procura di Oristano ha dato grande rilevanza. Il procuratore Padalino Morichini ha disposto il distacco totale del sostituto Alfredo Mammone e quello parziale di un altro sostituto, Rossella Spano.

Guarda il video dell’operazione sul canale You Tube di LinkOristano.

Sono dieci complessivamente le ordinanze di custodia cautelare in carcere autorizzate dal gip del Tribunale di Oristano Annie Cecile Pinello nell’ambito dell’inchiesta. I provvedimenti riguardano Salvatore Paolo Pinna, 62 anni di Desulo, professionista, rappresentante della Essepi engineering srl di Nuoro; Francesco Chessa, 56 anni, di Irgoli, professionista, rappresentante dell’Edilogica srl di Cagliari; Giampaolo Porcu, 44 anni di Belvì, professionista; Rinaldo Arangino, 43 anni di Belvì, sindaco e responsabile del Servizio tecnico del suo Comune; Pietro Crobu, 50 anni di Ortueri, vicesindaco e assessore ai lavori pubblici del suo paese; Simona Vacca, 39 anni, di Aritzo, responsabile del Servizio tecnico al Comune di Gadoni; Pierpaolo Sau, 63 anni di Tonara, sindaco del suo paese; Federico Palmas, 41 anni di San Giovanni Suergiu, anche lui sindaco del suo paese; Beniamino Pilia, 54 anni, di Sant’Antioco, responsabile del Servizio tecnico del Comune di San Giovanni Suergiu; e Francesco Cotza, 54 anni di Villasalto, vicesindaco del suo paese.

La presentazione dell'operazione avvenuta questo pomeriggio a Oristano

La presentazione dell’operazione avvenuta questo pomeriggio a Oristano

Unidici, invece, le ordinanze di arresti domiciliari autorizzate dal gip Pinello. In questo caso i destinatari sono Sabrina Vacca, 43 anni di Aritzo, responsabile del Servizio tecnico del Comune di Aritzo; Andrea Murgia, 46 anni di Cagliari, professionista; Anna Paola Saba, 41 anni di Cagliari professionista; Ivan Peddio, 34 anni di Desulo, professionista; Gianni Dino Fadda, noto Nannino Fadda, 53 anni di Desulo, professionista; Gian Maria Pintori, 46 anni di Nuoro, professionista; Salvatore Casula, 65 anni di Ortueri, sindaco del suo paese; Leonardo Usai, 58 anni di Villasalto, anche lui sindaco del Comune ; Giampaolo Fois, 55 anni di Sant’Antioco, responsabile del Servizio tecnico del Comune di Calasetta; Davide Atzeni, 35 anni di Cagliari, responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune di Villasalto; Salvatore Ignazio Borto, 57 anni di Desulo, professionista e consigliere provinciale di Nuoro.

Tre provvedimenti del gip Pinello, infine, sono riferiti all’obbligo di dimore nel Comune di residenza e interessano Francesco Loi, 36 anni di Quartu Sant’Elena, professionista; Sergio Serra, 32 anni di Siniscola, professionista; e Roberto Zedda, 47 anni di Selargius professionista.

Le accuse vanno dall’associazione per delinquere alla turbativa d’asta, dalla corruzione alla concussione.

Era una vera e propria associazione per delinquere, al limite dell’associazione di stampo mafioso, secondo il procuratore della repubblica di Oristano, Andrea Padalino Morichini, e il suo sostituto Armando Mammome, quella scoperta dopo una complessa indagine avviata a novembre del 2013 e che oggi ha fatto scattare gli arresti per 21 persone nelle province di Nuoro, Cagliari e Sulcis Iglesiente. Un’associazione che avrebbe gestito in modo spregiudicato ben 44 incarichi di progettazione riferiti ad altrettanti appalti. Talmente spregiudicata da aver previsto persino la progettazione di lavori per un’opera inesistente, una piazza del Comune di Sarule in Provincia di Nuoro.

La Guardia di finanza di Oristano ha fatto anche due conti stimando questi incarichi professionali con un valore di 850 mila euro.
Il meccanismo, secondo la Procura di Oristano, era piuttosto semplice e ben collaudato con una serie di accorgimenti e varianti che ne garantivano il funzionamento. In sostanza due società di progettazione, la Essepi Engineering di Nuoro e la Edilogica di Cagliari, fornivano ai Comuni progettazioni chiavi in mano, restituendo in cambio agli amministratori di questi Comuni, tutti professionisti (ingegneri, architetti, geologici) altri incarichi in Comuni diversi. Sempre secondo le stime della Guardia di finanza il valore delle parcelle promesse in cambio dell’approvazione dei progetti arriverebbe a quasi 350 mila euro. Ma in alcune intercettazioni si sarebbe parlato anche della possibilità di remunerare con vere e proprie tangenti.
Al vertice dell’organizzazione era un professionista nuorese, Salvatore Paolo Pinna, che gestiva contatti e operazioni. Intercettato anche lui, più volte avrebbe fatto  riferimento a una vera “squadra” messa insieme per svolgere quest’attività criminosa, tanto da indurre le forze dell’ordine a battezzare l’intera operazione proprio col nome “La Squadra”.
Sette le stazioni appaltanti finite sotto esame nell’ambito dell’inchiesta in provincia di Nuoro: i Comuni di Aritzo, Gadoni, Belvì, Ortueri, Teti, Ollolai e Tonara. Tre i Comuni controllati in provincia di Cagliari e Carbonia Iglesias: Villasalto, San Giovanni Suergiu e Calasetta. Al setaccio anche gli incarichi del Gal Distretto rurale di Barbagia, Mandrolisdai, Gennargentu, Supramonte (Sorgono) e del Consorzio di bonifica del Cixerri, a Iglesias.

Martedì, 28 aprile 2015

 

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