Saras pubblica Progetto Eleonora per la ricerca del metano ad Arborea

Saras pubblica il Progetto del gas. Via alle assemblee. Il Comitato contesta

Primo appuntamento per sabato 20 aprile all'Ala Birdi di Arborea. Poi Marrubiu e Oristano. Dura nota di risposta del Comitato civico

Pozzo estrazione gas

A partire da lunedì prossimo 8 aprile, il Progetto per la realizzazione di un impianto destinato all’estrazione del gas ad Arborea, sarà pubblicato integralmente sul sito internet della società Saras che ne ha curato la predisposizione e che intende realizzarlo. Il progetto verrà pubblicato sul sito dell’azienda all’indirizzo www.saras.it – sezione ‘Progetto Eleonora’. Lo ha reso noto la società della famiglia Moratti, che ha confermato di aver rivisto il calendario degli incontri pubblici per la presentazione del piano. E’ stato rinviato a sabato 20 aprile prossimo il primo incontro. Si terrà alle 11, nell’hotel Horse Country – Ala Birdi di Arborea e sarà riservato agli abitanti di Arborea e Santa Giusta. Altri due incontri sono previsti successivamente. Sabato 4 maggio, alle 11, nella Sala Divina, di via Giordano Bruno, 18 a Marrubiu, per gli abitanti di Terralba e Marrubiu. Infine sabato 25 maggio, alle 11, all’hotel Mistral 2 di Oristano, per gli abitanti di Oristano.

“Questi incontri”, fa sapere una nota della Saras, “si aggiungono e non sostituiscono l’Assemblea pubblica prevista dalla procedura di VIA della Regione Sardegna la cui data sarà decisa insieme alla Regione dopo che i tecnici del SAVI avranno dichiarato “procedibile” il Progetto consegnato il 13 marzo scorso e depositato presso gli uffici del Comune di Arborea, della Provincia di Oristano e dell’Assessorato all’Ambiente della Regione”.

Le novità comunicate dalla Saras erano state anticipate stamane da un dirigente della società in un’intervista all’emittente Radio Cuore nella quale in particolar modo si spiegava come non siano ancora partiti i sessanta giorni di tempo per presentare eventuali osservazioni al Progetto Eleonora. I termini, sostiene l’azienda,  scatteranno solo quando la Regione pubblicherà la documentazione relativa allo studio di impatto ambientale sul sito del Savi.

Rassicurazioni che, però, non sembrano sufficienti a superare i timori espressi dal Comitato civico No al Progetto Eleonora. In serata il Comitato ha diffuso una nota di risposta alla Saras. La pubblichiamo di seguito.

La gestione dell’istanza di Valutazione di Impatto Ambientale relativa al Progetto Eleonora da parte di Saras S.p.A. rasenta i limiti del ridicolo e suscita viva preoccupazione tra i cittadini di tutti i comuni interessati. Ci si aspetta che essendo stati sottoposti a VIA ad Aprile del 2012, a distanza di 11 mesi Saras S.p.A. debba essere in grado di entrare in tale istanza senza dare l’idea di essere una società che deve ricalibrare il tiro sulla data stabilita e pubblicizzata di un’assemblea pubblica alla quale è stata invitata la popolazione intera, senza dover costringere gli Uffici competenti a dover far ripartire da zero l’iter autorizzativo e senza nuovamente dare motivo di pensare che non si conosca in maniera approfondita la procedura istituzionale.

Il responsabile del Progetto Eleonora sostiene che i termini della procedura di VIA non sarebbero ancora partiti e che l’assemblea fissata per il 13 aprile verrà rinviata non essendo obbligatoriamente prevista dalla legge. A sentire la loro voce pare che il confronto pubblico sia una gentile concessione da parte dell’azienda milanese nei confronti dei cittadini di Arborea.

Partiamo da un fatto certo: l’istruttoria pubblica è obbligatoria per legge, se i dirigenti non si sono studiati le carte possiamo offrirgli delle ripetizioni. Citiamo dall’ Art.8 Allegato A della Delibera della Giunta Regionale 34/33 del 07.08.2012 “il Proponente provvede, a sua cura e spese, alla presentazione al pubblico del progetto e dello SIA, secondo le modalità concordate con il Servizio SAVI. L’ avviso di presentazione al pubblico, da pubblicizzare mediante affissione presso l’Albo Pretorio del/i Comune/i interessato/i, dovrà contenere le informazioni riportate nel seguente schema; ulteriori forme di pubblicità dovranno essere concordate con il servizio SAVI”.

Attendiamo ora una comunicazione ufficiale del SAVI perché riteniamo che non possa essere un proponente privato a dare informazioni relative agli iter gestiti dagli uffici pubblici della regione.

Saras continua inoltre a ripetere di aver stravolto il progetto iniziale seguendo le indicazioni dei cittadini. Ma questo non è un atto di cui andare fieri: il progetto iniziale era talmente carente e superficiale che persino dei semplici cittadini non avvezzi alle tecniche di trivellazione si sono potuti rendere conto di quanto fosse scadente. E le stesse indicazioni emergono dalla prima analisi effettuata sullo Studio depositato il 13 marzo, assolutamente incompleto e che ci fa pensare che gli esperti debbano prendere numerose ripetizioni in materia di tutela ambientale e del territorio.

Rimarchiamo inoltre come la Saras stessa parli di “atti compensativi” per i cittadini di Arborea, ammettendo pubblicamente per la prima volta la presenza di danni irreversibili per il territorio e per la comunità di Arborea. Un atto compensativo arriva sempre in seguito alla privazione di qualcosa che prima apparteneva alla comunità. Di cosa intendono privarci? Delle falde acquifere? Della natura di S’Ena Arrubia? Della nostra salute? Del nostro futuro?

Non ci riteniamo assolutamente tranquillizzati dalle dichiarazioni dei dirigenti, ma anzi siamo ancor più preoccupati dalla possibilità che chi gestisce in questo modo la procedura di VIA possa poi avere la possibilità di realizzare una perforazione di 3000 metri a distanza di soli 400 metri dalle prime case abitate.

Il rinvio da parte della Saras suona dunque come la necessità di prendere tempo, sia per rimediare agli errori fin qui commessi, sia per mascherare la totale superficialità con cui sino ad oggi hanno operato. Evidentemente non si aspettavano una risposta così ampia da parte di tutti i cittadini sardi che hanno fatto loro la battaglia dei cittadini di Arborea. Forse consci del pressapochismo dimostrato fino ad oggi i dirigenti Saras hanno deciso di prendersi un’ulteriore settimana di tempo per organizzare l’assemblea pubblica.

Ma non si preoccupino, potranno rinviare di una, due o dieci settimane. Noi saremo sempre pronti a ribadire il nostro NO, in tutte le sedi e in ogni angolo della Sardegna.

 Giovedì,  4 aprile 2013

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