Un coro di no al Progetto Eleonora proposto dalla Saras - LinkOristano

Un coro di no al Progetto Eleonora proposto dalla Saras

La Coldiretti preoccupata per le possibili ricadute sul comparto agroalimentare di Arborea. Iniziative di 5Stelle e Progres contro l'estrazione del gas

Pozzo estrazione gas

Solo voci contrarie al Progetto Eleonora che la Saras vuole realizzare ad Arborea per l’estrazione del gas metano in un’area poco distante dallo stagno di S’Ena Arrubia.

Stamane il Comitato civico No al Progetto Eleonora in una conferenza stampa ha spiegato che seppure sia “molto presto per fare delle valutazioni dettagliate sullo Studio appena presentato al tavolo della Regione,  è già chiaro come sia stato trattato in maniera banale e approssimativa il tema sanitario, con appena una dozzina di pagine su un totale di circa 1200 pagine”.

“Una presentazione, quella della Saras, ricca di stime, presunti giacimenti, vaghe probabilità, e ben poche certezze”, ha spiegato Davide Rullo del Comitato No al Progetto Eleonora . “Niente rispetto ai rischi incidentali; archiviazione rapida del problema H2S (idrogeno solforato, sostanza letale anche a basse concentrazioni); nessun approfondimento su come si pensa di giudicare compatibile un sito petrolchimico ai piedi di un paese che fonda la propria economia sui prodotti zootecnici di alta qualità, sul turismo balneare”.

Secondo il Comitato civico, inoltre, vi è “una sottovalutazione delle ingerenze del pozzo e dei futuri pozzi sui fragili equilibri della zona umida protetta dalla Convenzione di Ramsar, a meno di 200 metri dall’area di cantiere”.

Il Comitato ha annunciato quindi che “continuerà a farsi portavoce della contrarietà a questo progetto e a questa scellerata idea di sviluppo industriale in un’area di pregio ambientale e ad economia agro-zootecnica, forte dell’appoggio ormai di tutta la comunità, delle amministrazioni di tutto il territorio, le attività produttive, le associazioni ambientaliste, la Provincia di Oristano, le Unioni dei Comuni del Terralbese e quella dei Fenici, migliaia di firmatari di petizioni popolari, pareri di esperti geologi, biologi, medici e professionisti indipendenti”.

Stamane è stato anche presentato  il video “IO DICO NO” realizzato insieme alla cittadinanza e ai bambini di Arborea per rinnovare l’opposizione all’iniziativa della Saras.

Il Meetup Polis Oristano 5 Stelle ha invitato la società  petrolifera a ritirare il progetto e ha pubblicato sul proprio sito internet anche una petizione da firmare. Per questo pomeriggio alle 18.30 gli aderenti al Movimento di Grillo hanno promosso un incontro pubblico sul problema, nei locali di via Canepa, 80, a Oristano. Si discuterà delle prossime iniziative da assumere e tra queste vi sarà la sensibilizzazione dei 6 neo parlamentari sardi del Movimento 5 Stelle.

Confermata, invece, per domenica la Marcia del sale, promossa dal movimento ProgReS – Progetu Repùblica de Sardigna, che a partire dalle 10:30, al Campeggio S’Ena Arrubia, incontrerà i cittadini di Arborea e delle comunità vicine per presentare le idee e i progetti di governo del territorio. L’incontro sarà incentrato prevalentemente sul tema delle politiche energetiche, per ribadire con chiarezza la contrarietà al progetto Eleonora della Saras.

Anche la Coldiretti ha preso posizione contro l’iniziativa della Saras per le conseguenze che potrebbe avere sulle imprese del comparto agroalimentare locale, polo di eccellenza in Sardegna. Di seguito il comunicato diffuso dalla Federazione provinciale.

“Come intendono risolvere i proponenti delle trivellazioni il fenomeno della subsidenza indotta (abbassamento del livello dei terreni ) che generera’ l’estrazione del gas? Come evitare la risalita del cuneo salino sui terreni coltivati nel territorio circostante? Come continuare a produrre un immagine di qualità delle produzioni agricole di Arborea, con a fianco l’immagine di un impianto estrattivo industriale che si potrebbero replicare entrò pochi anni? In un territorio caratterizzato da un valore aggiunto di oltre 230 milioni di euro, con le più grosse cooperative agricole dell’isola, quali garanzie offrirà l’industria estrattiva su eventuali cali di fatturato generati da un immagine negativa che si potrebbe creare? Se si dovesse abbassare il livello dei terreni chi pagherà i maggiori costi delle idrovore per lasciare asciutti i terreni? Se si dovesse verificare l’aumento del livello di salinità dei terreni gli allevatori di Arborea dove andranno a coltivare?”

“COLDIRETTI ORISTANO ritiene che tutte queste domande debbano avere una risposta al di la delle più svariate ricerche scientifiche che possano dimostrare che l’estrazione di gas non porta inquinamento. Gli estrattori del gas dimostrino con carte alla mano come un impianto estrattivo non danneggi l’immagine delle produzioni agricole del territorio, che forniscono oggi, direttamente e con l’indotto, centinaia di posti di lavoro. Il territorio oristanese oggi e’ rappresentato dal 35% delle imprese agricole iscritte alla camera di commercio, cioè più di una azienda su tre e’ un agricola. Un progetto di questo tipo potrebbe denaturare definitivamente una tra le poche economie su cui la Sardegna sta puntando per lo sviluppo dei territori per il futuro: quali saranno i benefici apportati dagli impianti estrattivi ai paesi dell’ hinterland dell’oristanese da questi impianti? Sarà forse pagare il gas il 25% in meno a salvare lo spopolamento dei piccoli centri? Come riuscire a coniugare i forti investimenti europei della politica agricola comunitaria, in particolare del programma di sviluppo rurale, che punta allo sviluppo delle produzioni tipiche di qualità del territorio con a fianco gli impianti estrattivi?”

“Coldiretti Oristano ritiene che si debba avere una posizione chiara sullo sviluppo del territorio Oristanese, per questo in questi giorni si sta richiedendo una cabina di regia per costruire il Distretto Agroalimentare di qualità che non si ritiene coniugabile con insediamenti industriali che lasceranno un basso valore aggiunto al territorio. Coldiretti Oristano rimarrà fino all’ultimo a fianco degli agricoltori nella scelta chiara che lo sviluppo del territorio deve essere garantito attraverso la centralità del settore agricolo”.

Venerdì, 15 marzo 2013

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