L'ex sindaco di Santa Giusta denuncia: paese senza controlli - LinkOristano

L’ex sindaco di Santa Giusta denuncia: paese senza controlli

Dura presa di posizione: "In organico solo una vigilessa a mezzo servizio"

“Da alcuni mesi oramai il comune di Santa Giusta si ritrova senza il corpo di polizia municipale”. La denuncia viene dal capogruppo di opposizione ed ex sindaco di Santa Giusta Antonello Figus. “Dei tre vigili previsti in pianta organica che costituivano da oltre 30 anni il corpo di vigilanza municipale”, spiega Figus in una nota, “è rimasta in organico solo una vigilessa a mezzo servizio”.

“La dott.ssa Lombardo infatti, già comandante del corpo di vigilanza”, prosegue Figus, “è stata prima destinata per 18 ore settimanali a svolgere il servizio di SUAP presso l’Unione dei Comuni dei Fenici, e solo le restanti 18 ore presso il comune di Santa Giusta, poi gli è stato scippato il ruolo di responsabile del servizio di polizia municipale, che è stato accorpato al servizio tecnico, infine gli ultimi vigili che svolgevano il servizio in paese sono stati licenziati”.

Secondo Antonello Figus “il paese quindi senza più vigili difficilmente riuscirà ad arginare il fenomeno dei rifiuti che vengono depositati nelle periferie dell’abitato, ma anche a combattere fenomeni sempre più evidenti di vandalismo e di microcriminalità anche questi sempre più frequenti”

“E non osiamo penare cosa potrà succedere la prossima estate, quando migliaia di bagnanti si riverseranno come ogni anno nel litorale di Abarossa, se da qui ad allora non sarà trovata una soluzione”, scrive ancora Antonello Figus. “Da alcuni mesi abbiamo sollecitato il sindaco e la giunta a rendere più efficaci i controlli per attenuare i continui episodi di teppismo e di vandalismo, ma seppur sollecitati neanche il servizio di videosorveglianza è stato ancora messo a norma e le videocamere segnalate per la loro inefficienza ancora permangono in questo stato. Per tutta risposta invece anche il servizio di vigilanza, già ridotto comunque ai minimi termini, per cui si faceva fronte impiegando dei vigili precari reclutati con i fondi dei cantieri comunali per l’occupazione, che ore appunto da qualche mese sono stati dismessi, azzerando così il corpo di polizia municipale. Santa Giusta quindi in balia di se stessa, senza un minimo di presenza che consenta comunque un aspetto legato alla prevenzione. Se si valuta che il comune conta circa 5000 abitanti, con un flusso di traffico veicolare forse tra i più elevati in provincia di Oristano, che abbraccia un territorio vastissimo che si spinge dalle pendici del monte Arci fino ai 4 chilometri di costa, u porto industriale ed una serie di lagune di enorme valore paesaggistico e ambientale, come si può pensare di lasciarlo abbandonato a se stesso?”.

“A memoria d’uomo”, si legge ancora nella nota di Antonello Figus “una situazione così deficitaria per la vigilanza del territorio non è mai stata, anche 50 anni fa, quando il comune contava la metà dei residenti attuali e non era ancora iniziato il processo di valorizzazione del territorio come si presenta attualmente, il comune contava comunque su una figura di vigile che assumeva anche il ruolo di guardia campestre, mentre oggi la presenza è ridotta a mezzo vigile, in quanto diviso nelle sue funzioni tra il comune e l’unione dei comuni”.

“Negli anni scorsi”, scrive l’ex sindaco di Santa Giusta, “la precedente amministrazione avvalendosi dei vigili in pianta organica e di quelli inseriti nei progetti dei cantieri per l’occupazione era arrivata nei mesi estivi ad organizzare un servizio composto da 8 vigili che riuscivano a coprire l’intera giornata comprese le domeniche. Non si riesce a capire come sia stato soppresso anche l’inserimento dei vigili come cantiere comunale per l’occupazione, mentre è stato garantito quello legato ai lavori pubblici, e senza predisporre un piano B per far fronte al problema. Negli anni passati”, conclude Antonello Figus, “Santa Giusta con il suo corpo di vigilanza garantiva addirittura supporto ad altri comuni che necessitavano di ausilio soprattutto i occasione di importanti manifestazioni locali, ora invece è costretta a rivolgersi a comuni minori per avere una presenza almeno nelle occasioni importanti, mentre l’uscita e l’ingresso degli scolari è stata assegnata ai socialmente utili, mentre processioni, cortei funebri o quant’altro rimangono privi di vigilanza”.

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