E’ stato ritrovato questa sera intorno alle 20 nei pressi di Uras, l’indipendentista Doddore Meloni, scomparso giovedì scorso dal suo ufficio di Terralba e per il quale un sedicente gruppo Guardiani della nazione aveva rivendicato il sequestro. E’ stato un automobilista a notarlo e a ricondurlo a casa.
La sorella ha riferito che “sta male” e che si è presentato con ancora addosso uno spezzone di catena con cui era stato legato dai suoi sequestratori per impedirgli di fuggire. Ora è a casa, assistito dalla moglie e dai familiari. Intorno alle 21 è giunta anche un’ambulanza. Il medico che lo ha visitato ha proposto il ricovero all’ospedale di Oristano, ma Meloni ha rifiutato. L’ambulanza è ripartita senza di lui.
Da una prima ricostruzione sulla liberazione dell’indipendentista Doddore Meloni, leader della lista Meris in corsa per le elezioni e di cui i rapitori chiedevano il ritiro, emerge che è stato visto vagare sulla statale 131, nel territorio di Oristano, intorno alle 20. Gli automobilisti lo hanno riconosciuto e hanno dato l’allarme. Il primo ad attivarsi è stato il nipote, che si è subito messo in macchina per andare a prenderlo. Nel frattempo, però, Doddore aveva già trovato un passaggio e stava andando verso casa.
Doddore Meloni aveva due giri di catena intorno al collo quando i familiari gli hanno aperto la porta di casa, a Terralba. Stanco e provato, pare non abbia mai mangiato in questi giorni di prigionia.
Meloni è stato sentito stasera per alcune ore dagli inquirenti. Nell’abitazione il primo ad arrivare è stato il dirigente della Squadra mobile della Questura di Oristano, Pino Scrivo, per raccogliere le testimonianze dell’ex ostaggio. Più tardi è giunto il Questore di Oristano Pier Nicola Silvis. E ad interrogare l’indipendentista è arrivato anche il Procuratore della Repubblica Andrea Padalino Morichini e la titolare dell’inchiesta il sostituto Rossella Spano. A tarda ora alcuni inquirenti hanno lasciato velocemente l’abitazione di Meloni. Si pensa per riscontri e sopralluoghi, sulla scorta delle indicazioni fornite dall’indipendentista circa la sua prigionia. Gli inquirenti hanno confermato il silenzio stampa annunciato venerdì dalla Questura di Oristano.
Domenica, 17 febbraio 2013
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