La scomparsa di Meloni: Meris tiene duro, Questura in silenzio stampa - LinkOristano

La scomparsa di Meloni: Meris tiene duro, Questura in silenzio stampa

In un documento i candidati rispondono alle minacce contenute nel biglietto che accredita la tesi del sequestro di persona

Doddore Meloni

I candidati del movimento Meris non arretrano e la Questura di Oristano annuncia il silenzio stampa. Solo le ultime due novità nella vicenda legata alla scomparsa del leader indipendentista Salvatore Meloni, del quale non si hanno più notizie da ieri sera e per il quale si teme un sequestro.

“In relazione alla segnalata scomparsa di MELONI Salvatore, noto “Doddore”, capo del movimento indipendentista ”P.A.R.I.S”,la Questuradi Oristano, al fine di evitare pregiudizi allo sviluppo delle indagini, manterrà sulla vicenda il silenzio stampa”, questa la breve nota diffusa dalla Questura.

Anche i candidati del movimento Meris  hanno diffuso una nota, una risposta al messaggio minaccioso ritrovato nell’auto di Meloni, nel quale si dice che l’indipendentista tornerà a casa quando saranno ritirate le liste del suo movimento.

“Dopo il sequestro del nostro Presidente Doddore Meloni, si legge nel documento, da parte di soggetti denominatisi “I Guardiani della Nazione”, i quali in una sorta di rivendicazione ricattano il Movimento MERIS IN DOMMU NOSTA, chiedendo il ritiro delle liste e dei candidati dalle elezioni politiche, perché possono essere una sorta di referendum indiretto sull’indipendenza della Sardegna”.

“Noi di MERIS, prosegue la nota,  rispondiamo che la lista non verrà ritirata dalle elezioni del 24 e 25 febbraio 2013, e che andremo avanti per perseguire legittimamente l’indipendenza della Sardegna, nel modo che il Presidente ha sempre voluto”.

“Il Presidente ha sempre saputo, soprattutto dopo l’arresto, che lo avrebbero fermato in qualche modo, ma ci ha sempre raccomandato di portare avanti MERIS IN DOMMU NOSTA, qualunque cosa gli fosse successa”.

“Pertanto, conclude la nota di Meris,  ribadiamo la nostra ferma convinzione di voler proseguire nella nostra attività politica, così come già previsto, e chiediamo alle Istituzioni, compreso il Presidente Cappellacci, di intervenire contro l’ennesimo sopruso ai danni della persona di Doddore Meloni, fiero combattente per l’Indipendenza della Sardegna. Non ci piegheranno mai!”.

Venerdì, 15 febbraio 2013

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