Sulla zona franca proposta di legge di Gian Valerio Sanna - LinkOristano

Sulla zona franca proposta di legge di Gian Valerio Sanna

Il provvedimento per rendere subito operativo il sistema di agevolazioni atteso da anni e sul quale è aperto il dibattito

Gianvalerio Sanna

Una proposta di legge che prevede “norme urgenti per l’attuazione ed il funzionamento delle zone franche in Sardegna” e’ stata presentata dal consigliere regionale del Pd Gian Valerio Sanna, primo firmatario, e sottoscritta da alcuni colleghi di partito, di “Sardegna e’ gia’ Domani”, Idv e Gruppo Misto. Il documento sottolinea i vantaggi della zona franca per cui le merci provenienti via mare da Paesi extracomunitari portranno essere introdotte liberamente, indipendentemente da provenienza o destinazione, e senza essere soggette a dazi nell’ambito portuale.

Le merci – sempre secondo quanto evidenziato nella proposta di legge dell’esponente dell’opposizione – potranno restare in deposito all’interno delle aree delimitate dagli atti istitutivi senza limiti di tempo e potranno essere spedite verso destinazioni oltremare senza bisogno di dichiarazione doganale comunitaria. Potranno, inoltre, essere realizzati depositi permanenti di merci estere sulle quali potranno essere liberamente eseguite tutte le cosiddette lavorazioni usuali e su queste merci saranno possibili (previa autorizzazione amministrativa) anche trasformazioni industriali. Per le merci importate nel mercato comunitario attraverso i punti franchi, i relativi dazi e imposte doganali potranno essere pagati con dilazione fino a sei mesi ad un tasso di interesse annuo ridotto. Le merci che entrano nelle aree delimitate via terra dal territorio comunitario vengono considerate come esportate all’atto dell’immissione e possono quindi essere imbarcate in qualsiasi momento, mentre quelle provenienti da stati esteri sono considerate in transito. E’ infine previsto che il transito di merci su ferrovia goda di un sistema doganale semplificato”.

“A tutt’oggi, nonostante le stesse norme di attuazione dello Statuto riconoscano alla Sardegna una pluralita’ di siti ove insediare le zone franche, le previsioni risultano largamente disattese”, afferma il consigliere del Pd, “privando la comunita’ regionale di importantissimi benefici di carattere fiscale certamente rilevanti anche in relazione alla difficile congiuntura economica di questi anni. Tutto questo appare in questi mesi fortemente sostenuto da moltissimi cittadini, movimenti, organizzazioni sindacali e non ultimi tantissimi comuni che in tal senso hanno deliberato”.

“Con la nostra proposta di legge si pongono le condizioni perché in un definito periodo di tempo la Giunta Regionale, attraverso un proprio atto deliberativo – cosi’ come prevede la disciplina attuativa- richieda con urgenza alla Presidenza del Consiglio dei Ministri l’adozione di un apposito decreto, modificando ed integrando quello già adottato nel 2001 per la sola zona franca di Cagliari, che preveda la trasformazione del soggetto preposto alla gestione (da Cagliari Free Zone in Sardegna Free Zone) per dare vita ad un differente soggetto societario idoneo a determinare l’operativita’ non piu’ di un solo ma di tutti i punti franchi istituiti nella Regione Sardegna secondo le disposizioni del decreto istitutivo. Il decreto legislativo n.75 del 10 marzo 1998 “Norme di attuazione dello Statuto speciale della Sardegna concernenti l’istituzione di zone franche” ha infatti istituito nel nostro territorio regionale le zone franche nei porti di Cagliari, Olbia, Oristano, Porto Torres, Portovesme ed Arbatax”.

“La proposta”, spiega ancora l’esponente democratico, “prevede sia le quote di partecipazione sociale che dovranno caratterizzare il nuovo soggetto gestore sia i poteri sostitutivi in caso di inerzia da parte della Giunta Regionale.

Con questa iniziativa”, conclude Sanna, “pensiamo di rimuovere ogni inerzia sia politica che procedimentale che si contrappone alla piena e responsabile attuazione di una opportunita’ dell’autonomia regionale rivolta a tutti i territori della nostra regione e che viene vista sempre piu’ come una delle poche possibilita’ per innescare positivi segnali di ripresa e di rilancio economico”.

Venerdì, 8 febbraio 2013

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