Deriu punta alla presidenza della Regione. La scuola priorità assoluta - LinkOristano

Deriu punta alla presidenza della Regione. La scuola priorità assoluta

Presentazione ufficiale a Oristano della campagna del Presidente della Provincia di Nuoro per le primarie del centrosinistra

La scuola, come priorità assoluta. E poi l’Università, la piena attuazione dell’Autonomia, le riforme. Materie strategiche, da affrontare con studio, impegno e determinazione. Roberto Deriu, presidente della Provincia di Nuoro, oggi da Oristano,  racconta la sua decisione di candidarsi alle primarie del Centrosinistra Sardo per la designazione del candidato Presidente della Regione partendo dai giovani.

“La scuola sarda deve avere standard migliori di quelli che gli assicura la legge nazionale -dice – per questo è necessario che si approvi una legge regionale che tuteli la scuola, che la faccia diventare perno di tutte le politiche. Investire sui giovani è necessario, non più rinviabile. Si può fare, in Sardegna, dando attuazione allo Statuto di Autonomia costruendo una scuola sarda migliore”.

Legge sulla scuola dunque, la prima delle Supeleggi che Deriu propone come punto di forza della sua candidatura. “Siamo stanchi di “leggine”, di provvedimenti fotografia che il Consiglio Regionale approva quando è alle strette: servono Superleggi, per mettere ordine nel quadro legislativo sardo (1900 leggi in vigore) e che diano la direzione politica e strategica di quello che si vuole davvero fare. Superleggi che dovranno essere approvate nei primi sei mesi della prossima legislatura. Per scriverle serve l’impegno di tanti, per questo la mia candidatura è stata fatta a Novembre. Sembrava in anticipo, invece dico che è in ritardo perché per scrivere tutto quello che serve occorrerà molto tempo, la partecipazione di tanta gente e il confronto con tante realtà”.

Deriu ha anche evidenziato che la sua candidatura è stata accolta con favore da tante persone: “E’ una candidatura indipendente, dentro il PD, fatta senza accordi: per stimolare il dibattito ed il confronto. Le ultime indagini demoscopiche dicono che la mia proposta è stata accolta bene in tutte le province della Sardegna. Invito altri probabili candidati alle primarie di farsi avanti, perché così il confronto ed il dibattito sarà più intenso e profondo. Così il programma che riusciremo a scrivere sarà immediatamente realizzabile. Usiamo queste primarie per dare alla Sardegna gli strumenti idonei per uscire dalla crisi. Costruiamo un nuovo modello democratico che vada oltre il voto per appartenenza o di scambio e arrivi al voto per consenso: per questo servono primarie lunghe, sui contenuti. Non primarie che si svolgono in due settimane e che hanno al centro le persone e non le proposte”.

Mercoledì, 30 gennaio 2013

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