Un europarlamentare e un posto al governo: ecco il prezzo delle liste Pd - LinkOristano

Un europarlamentare e un posto al governo: ecco il prezzo delle liste Pd

La proposta del segretario Bersani per fermare la battaglia sulle candidature "nazionali" ingaggiata dal Partito in Sardegna

Pier Luigi Bersani

Un posto nel governo per un rappresentante espressione del Pd sardo e l’impegno a dividere (e non unificare come erroneamente avevamo scritto, ndr) il collegio con la Sicilia per le elezioni europee in modo tale da consentire alla nostra Isola di eleggere due europarlamentari. Sarebbero questi gli impegni del segretario del Partito democratico Pier Luigi Bersani nei confronti del Pd sardo, quale “risarcimento” all’inserimento nelle liste delle politiche di due candidature decise direttamente da Roma a discapito di alcuni vincitori delle primarie. Bersani dunque non molla e rilancia con queste contropartite che trapelano in serata dalla capitale e che tra le righe si leggono nella dichiarazione che il segretario nazionale ha rilasciato al termine dell’incontro col segretario regionale del Pd Silvio Lai: “Mi rivolgo alle democratiche e ai democratici sardi, innanzitutto a quanti hanno partecipato alle primarie, e faccio loro un appello per una battaglia vitale a cui chiedo di dare il loro apporto fondamentale per una svolta democratica nel Paese e in Sardegna”, ha dichiarato Bersani.

“Conosco i problemi della Sardegna – ha proseguito Bersani – dai giovani al lavoro, al sistema produttivo, alla continuità territoriale, ai temi ambientali. E so quanto sia importante che questi temi siano rappresentati a livello nazionale. Le questioni poste dal segretario del Pd sardo sono dunque fondate. Ora di fronte alla sfida che dobbiamo sostenere i problemi devono essere superati. Per questo – ha sostenuto il segretario nazionale del Pd – se dopo le elezioni politiche, rispetto alle attese, ci sarà un deficit di rappresentanza per la Sardegna, sono impegnato da ora a risolverlo. La Sardegna sarà presente nelle sedi istituzionali dove le vicende sarde si decidono, sia in Italia, sia in Europa, anche promuovendo le necessarie riforme legislative. Aggiungo che dobbiamo accelerare e concludere rapidamente un lavoro già avviato per un partito democratico sardo federato a quello nazionale”.

Nel pomeriggio era saltata a Tramatza l’Assemblea regionale del Partito democratico convocata dalla presidente Valentina Sanna per proseguire la battaglia delle candidature con Roma. All’appello hanno risposto solo una quarantina di componenti e solo otto della Direzione regionale.

Giovedì, 17 gennaio 2013

 

 

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