Vaccini a parenti: ora controlli anche negli altri centri di somministrazione - LinkOristano

Vaccini a parenti: ora controlli anche negli altri centri di somministrazione

Circa cinquanta le persone che avrebbero ricevuto la dose senza averne diritto

Indagati vaccini

Vaccini a parenti : ora controlli anche negli altri centri di somministrazione
Circa cinquanta le persone che avrebbero ricevuto la dose senza averne diritto

Un momento della conferenza stampa

È destinata ad allargarsi l’indagine relativa ai vaccini somministrati ai familiari di alcuni tra i professionisti sanitari del poliambulatorio di Oristano, che ha portato alla notifica da parte dei carabinieri del Nas di Cagliari di un’informazione di garanzia – emessa dalla procura della Repubblica presso il tribunale di Oristano – nei confronti di 11 medici e 4 infermieri, indagati per abuso d’ufficio e peculato.

Durante la conferenza stampa di questa mattina il procuratore della Repubblica di Oristano, Enzo Domenico Basso, non ha fornito i nomi delle persone raggiunte da avviso di garanzie ma ha parlato di un sedicesimo professionista coinvolto.

“Stiamo allargando gli accertamenti anche ad altre strutture”, ha annunciato la comandante dei Nas di Cagliari, Nadia Gioviale.

Complessivamente è stata accertata la somministrazione del vaccino Pfizer a una cinquantina di persone legate da vincolo di parentela – ma non solo – ai 15 professionisti coinvolti: “Uno dei campanelli d’allarme è stata l’età”, ha spiegato la comandante Gioviale. “Abbiamo acquisito la documentazione per verificare ci fossero le cause di giustificazione alla somministrazione del vaccino e constatato che svariate decine di soggetti o non dovevano ricevere il vaccino perché non rientravano nelle categorie indicate come prioritarie, o non dovevano ricevere il vaccino Pfizer, ma l’Astrazeneca”.

“Purtroppo, tra chi ha ricevuto le dosi indebitamente ci sono anche appartenenti alle forze dell’ordine”, ha ammesso Basso. “È ingiustificabile”.

Secondo il procuratore, “C’è stata una corsa al volontariato, ma poi in ambulanza o ad accompagnare una persona fragile a fare il vaccino non è andato nessuno”. In sostanza, alcune persone – pur di ottenere il vaccino in anticipo – si sono iscritte ad associazioni di volontariato, senza poi prestare servizio, o facendolo soltanto occasionalmente.

Analizzando i dati sui vaccinati raccolti nella generica categoria “altri” (che in Sardegna è insolitamente gonfiata), gli investigatori hanno trovato persone dai 16 ai 69 anni: hanno ottenuto già una dose di vaccino ma sicuramente non rientravano tra le persone “fragili”, o avrebbero dovuto attendere per settimane o mesi la chiamata in base alla fascia d’età.

Le accuse per chi è stato impropriamente vaccinato sono in corso di valutazione: “Molto dipenderà dalla posizione del soggetto vaccinato”, ha spiegato il procuratore della Repubblica di Oristano. “Se ha un ruolo pubblico o è un privato cittadino”.

L’indagine attuale è il risultato di due filoni. Uno è partito da una nota inviata dal presidente dell’Ordine dei farmacisti oristanese agli iscritti – ripresa dagli organi di stampa – nel quale si paventavano possibili irregolarità nella campagna vaccinale dedicata ai farmacisti, l’altro filone è stato avviato autonomamente dai Nas.

Giovedì, 15 aprile 2021

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