Come difendersi dal coronavirus: le regole da ricordare - LinkOristano
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Come difendersi dal coronavirus: le regole da ricordare

Informazioni (attendibili) sui rischi di contagio e sull'igiene personale

Coronavirus

Come difendersi dal coronavirus: le regole da ricordare
Informazioni (attendibili) sui rischi di contagio e sull’igiene personale

Le raccomandazioni per proteggere se stessi e gli altri dalla diffusione del nuovo coronavirus ormai dovrebbero essere ben conosciute da tutti. Ma per chi ancora avesse dei dubbi, ne ricordiamo alcune. Rigorosamente tratte da fonti ufficiali e quindi attendibili, nei limiti delle conoscenze scientifiche disponibili al momento.

Se avete dei dubbi su altre questioni, segnalateceli nei commenti e proveremo a trovare una risposta.

Come si diffonde il nuovo coronavirus?

È un virus respiratorio e si diffonde principalmente attraverso il contatto stretto con una persona malata. La via primaria sono le goccioline del respiro delle persone infette, diffuse dai colpi di tosse o dagli starnuti. Il virus si può trasmettere anche con contatti personali diretti e attraverso le mani che entrano in contatto con una persona infetta o una superficie contaminata e poi – senza essere state lavate – toccano bocca, naso o occhi.

Come posso difendermi?

Tutti noi possiamo impegnarci a rispettare alcune semplici misure di protezione personale:

  • lavarsi spesso le mani e non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani non lavate;
  • evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute;
  • coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce, possibilmente con un fazzoletto da gettare via in modo sicuro;
  • evitare abbracci e strette di mano;
  • mantenere una distanza interpersonale di almeno un metro nei contatti sociali inevitabili (al supermarket, per strada, in tutte le situazioni in cui c’è da fare una fila);
  • evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri;
  • non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico;
  • pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol;
  • usare la mascherina.

Ma insomma, con la mascherina mi proteggo o no?

L’uso della mascherina aiuta a limitare la diffusione del virus ma deve essere adottata in aggiunta ad altre misure di igiene respiratoria e delle mani. Se non usata correttamente, la mascherina potrebbe addirittura aumentare il rischio di infezione, a causa di un falso senso di sicurezza e di un maggiore contatto tra mani, bocca e occhi.

Non è utile indossare più mascherine sovrapposte. L’uso razionale delle mascherine è importante per evitare inutili sprechi di risorse preziose.

Consigli su come mettere e togliere la mascherina?

Ecco come fare:

  • prima di indossare la mascherina, lavati le mani con acqua e sapone o con una soluzione alcolica;
  • copri bocca e naso con la mascherina assicurandoti che sia integra e che aderisca bene al volto;
  • evita di toccare la mascherina mentre la indossi: se la tocchi, lavati di nuovo le mani;
  • quando diventa umida, sostituiscila con una nuova e non riutilizzarla: le mascherine sono monouso;
  • togli la mascherina prendendola per l’elastico e non toccare la parte anteriore della mascherina;
  • gettala immediatamente in un sacchetto (da richiudere accuratamente) e lavati le mani.

Il virus si tramette con gli alimenti?

Normalmente le malattie respiratorie non si trasmettono con gli alimenti, che comunque devono essere manipolati rispettando le buone pratiche igieniche ed evitando il contatto tra alimenti crudi e cotti.

E con l’acqua? C’è pericolo?

Nessun rischio per chi beve l’acqua del rubinetto: le tecniche di depurazione sono efficaci nell’abbattimento dei virus, assieme a condizioni ambientali che ne compromettono la vitalità (temperatura, luce solare, livelli di pH elevati) ed alla fase finale di disinfezione.

Quanto dura il periodo di incubazione, in caso di contagio?

Il periodo di tempo che intercorre fra il contagio e lo sviluppo dei sintomi clinici si stima attualmente fra 2 e 11 giorni, fino ad un massimo di 14 giorni.

Quali sono i sintomi di una persona con Covid-19?

I sintomi più comuni di sono febbre, stanchezza e tosse secca. Fra i primi sintomi è stata segnalata, in un numero rilevante di casi, la perdita dell’olfatto e del gusto. Alcuni pazienti possono presentare indolenzimento e dolori muscolari, congestione nasale, naso che cola, mal di gola o diarrea. Questi sintomi sono generalmente lievi e iniziano gradualmente. Nei casi più gravi, l’infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale.

Una persona infetta ma che non presenta sintomi può trasmettere il virus?

La principale via di trasmissione del virus – secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità – è il contatto stretto con persone che presentano già qualche sintomo. È ritenuto possibile comunque che persone con sintomi assenti o molto lievi trasmettano il virus.

Ho qualche sintomo che mi preoccupa: che cosa devo fare?

Se hai febbre, tosse o difficoltà respiratorie e sospetti di essere stato in stretto contatto con una persona infetta, rimani in casa, non recarti al pronto soccorso o presso gli studi medici ma chiama al telefono il tuo medico di famiglia, il tuo pediatra o la guardia medica. Oppure chiama il numero verde regionale (per la Sardegna 800 31 13 77). Utilizza i numeri di emergenza 112/118 soltanto se strettamente necessario. Segui rigorosamente le istruzioni che riceverai al telefono.

Posso contrarre l’infezione dal mio cane/gatto?

No, al momento non vi è alcuna evidenza scientifica che gli animali da compagnia, quali cani e gatti, abbiano contratto l’infezione o possano diffonderla. Si raccomanda comunque di lavare le mani frequentemente con acqua e sapone o usando soluzioni alcoliche, dopo il contatto con gli animali.

(ultimo aggiornamento: martedì, 26 maggio 2020)

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