San Nicolò d’Arcidano
Nuovi servizi per il trattamento estetico integrato
Dietro quell’insegna illuminata a San Nicolò d’Arcidano e Marrubiu c’è una bella storia. E’ la storia di Farma Shop, parafarmacia con due due sedi operative, diventata un sicuro punto di riferimento nel Terralbese. Ma è anche la storia di Eleonora Trogu e di suo marito Luca Lamparelli, che hanno fatto nascere quest’impresa sei anni fa. Col loro impegno e con quello dei loro collaboratori, Farma Shop è cresciuta, proponendo un’offerta sempre nuova e qualificata. L’ultima in ordine di tempo riguarda il Trattamento estetico integrato, dove alla classica seduta dall’estetista si affianca un consiglio mirato, sia in fase preventiva che successiva al trattamento, tenendo conto della situazione clinica e dermatologica della paziente. Avere la consulenza della farmacista che si affianca a quella dell’estetista permette di ottenere il miglior risultato estetico possibile.
Farma Shop, inoltre, da sei anni ha un bravissimo nutrizionista che aiuta a risolvere tanti problemi legati all’estetica, ma soprattutto alla salute.
E la parafarmacia a San Nicolò d’Arcidano e a Marrubiu propone anche altri servizi nel campo del benessere come la Riflessologia plantare, pratica eseguita da un professionista del settore.
Ma com’è cominciata la storia di Farma Shop?
“L’idea”, risponde Eleonora Trogu, “risale al 2012: lavoravo come responsabile in una farmacia di Cagliari e avevo maturato 10 anni di esperienza nel settore (sono stata anche direttrice in una farmacia rurale a Perdaxius). Il mio compagno allora affrontava una malattia molto seria, ma anche lui da tempo aveva il sogno di avviare una propria attività, nel momento in cui sarebbe stato di nuovo in grado di lavorare. Decidiamo allora di unire le forze”.
“Nel 2013”, racconta ancora Eleonora Trogu, “creiamo la società e nel 2014 ci siamo anche sposati e mio marito ha affrontato un trapianto. Finalmente nel maggio 2015 riusciamo a portare a compimento il nostro progetto: inauguriamo la prima sede di San Nicolò d’Arcidano. Il lavoro autonomo ci piace ma col tempo volevamo migliorarci e fare di più: pensiamo all’apertura di un secondo punto vendita. Proprio in quel momento, però, scopriamo di aspettare l’arrivo di due gemellini. Non c’è problema, pensiamo, siamo riusciti a fare tanto in momenti peggiori. Nel gennaio 2017 arrivano Nicolò e Beatrice. Nel settembre 2017 inauguriamo la nostra seconda sede a Marrubiu, con un’accoglienza favolosa che ci ha dato molta carica”.
Poi scoppia la pandemia: attività come la vostra, che non hanno subito chiusure, come hanno vissuto l’emergenza del Covid 19?
“Inizialmente”, racconta Luca Lamparelli, “c’era paura e incertezza di fronte a questo nemico sconosciuto. Io ho anche dovuto riprendere la chemioterapia proprio a inizio 2020, quindi ho affrontato una doppia sfida (e doppi disagi). Mi si consigliava vivamente di “stare a casa” più degli altri in quanto pesantemente immunodepresso, ma non ce lo potevamo certo permettere. Ci siamo dotati di tutti i sistemi di protezione possibili, per i clienti e per noi, abbiamo assunto grandi quantità di immunostimolanti e osservato la massima attenzione in generale. C’è anche da dire che il mondo esterno non era cosi disastroso una volta spenta la tv, almeno nella nostra zona, per questo motivo tendenzialmente tendevamo a rassicurare i nostri clienti tra un’ondata e l’altra”.
“Commercialmente parlando invece i nostri articoli classici hanno subito una pesante flessione. L’attenzione del cliente era tutta per mascherine, disinfettanti, alcool… All’inizio introvabili, soprattutto dai nostri fornitori storici. Abbiamo dovuto cercare e cercare, qualcosa si trovava con enormi incognite (pagamenti anticipati, blocchi doganali, elevato rischio truffe, consegne dilatatissime). Era una situazione di altissimo rischio anche commerciale, insomma. I lavoro e tutti i rapporti clienti/fornitori erano stati stravolti. Abbiamo rischiato molto in termini di esposizione finanziaria, pensandoci adesso forse troppo. Da un giorno all’altro, in pratica, avevamo cambiato sistema di lavoro”.
Come mai le parafarmacie non si sono attivate per eseguire i tamponi o le vaccinazioni?
“Perché non ce l’hanno permesso”, spiega ancora Luca Lamparelli. “Per il tramite della federazione di cui facciamo parte c’è stata da subito piena disponibilità a svolgere funzioni di pubblica utilità e snellire il lavoro dei centri preposti. In Piemonte, inizialmente, le parafarmacie erano state autorizzate a fare i tamponi ma la regione poco tempo dopo ha annullato la delibera. Nelle Marche addirittura diverse parafarmacie avevano già iniziato a fare i tamponi ma la regione le ha bloccate in corso d’opera. C’è stata anche una sentenza del Consiglio di Stato che ha dato ragione alle parafarmacie, annullando la delibera regionale ma rimandandando comunque al TAR”.
A volte si fa ancora un po’ di confusione: cosa si vende di preciso in parafarmacia?
“In parafarmacia si può vendere il farmaco da banco, quello acquistabile senza ricetta”, risponde Luca Lamparelli. “Per il resto l’offerta è la stessa delle farmacie tradizionali: integratori, fitoterapici ed erboristici, articoli per l’infanzia, dispositivi medici ed ortopedici, dermocosmesi e tanto altro. Molto importante è il settore veterinario: in questo caso infatti possiamo vendere anche i farmaci per cui serve la ricetta veterinaria”.
Qual’è la vostra filosofia aziendale?
“Nelle nostre quattro mura”, racconta ancora Eleonora Trogu, “abbiamo scelto di dipingere una frase di Robert Ingersoll:”Se dipendesse da me renderei contagiosa la salute invece che la malattia”.
“Siamo amanti della fitoterapia, per questo spesso e volentieri la proponiamo come valida alternativa al farmaco. Io personalmente sono inoltre appassionata dei Fiori di Bach e credo di aver aiutato tante persone a risolvere piccoli problemi legati alla sfera emotiva e psicosomatica. Cerchiamo insomma di fare del nostro meglio per migliorare lo stato di salute di chi si affida al nostro consiglio. I clienti ci dimostrano affetto, questo vuol dire che la direzione è quella giusta”.
Venerdì, 15 ottobre 2021
commenta