Spese di viaggio, truffa sui rimborsi. Sequestrati 150mila euro a un medico
Secondo la Guardia di finanza con una falsa residenza in provincia di Oristano, per 14 anni si è fatto pagare dall’Assl spostamenti mai fatti
Guardia di finanza
Per farsi rimborsare il costo di spostamenti che in realtà non faceva, aveva inventato una residenza fittizia in un comune più lontano dal luogo di lavoro. Per questo è scattato il sequestro di beni per un medico ginecologo, Antonio Ciccia, originario del cagliaritano, che lavorava nella provincia di Oristano.
La Guardia di Finanza di Oristano ha bloccato somme presenti sui conti correnti, fondi di investimento, un appartamento e un box auto nella provincia di Cagliari, un autoveicolo di pregio acquistato da pochi mesi e due vigneti. Valore totale oltre 150 mila euro, equivalente agli indebiti rimborsi che il medico secondo le accuse ha ottenuto indebitamente per 14 anni dal Servizio sanitario regionale.
Il professionista è indagato a piede libero, al termine di complesse indagini coordinate in un primo momento dalla Procura della Repubblica di Oristano e, successivamente, dalla Procura della Repubblica di Cagliari. L’autorità giudiziaria gli contesta il reato di truffa aggravata ai danni del Servizio Sanitario Regionale.
Il medico prestava servizio da parecchi anni presso ambulatori convenzionati con la Assl di Oristano in due diversi comuni della parte meridionale della provincia: uno nello stesso centro in cui vive e l’altro a una ventina di chilometri di distanza. Ma secondo i rimborsi spese chiesti al Servizio sanitario ogni mese, dal 2006, il dottor Antonio Ciccia tutti i giorni per recarsi al lavoro si spostava da un centro della provincia di Oristano. Spostamenti più lunghi e quindi rimborsi più consistenti.
L’intervento di autorità giudiziaria e investigatori ha coinvolto anche un secondo indagato, attualmente a piede libero e non destinatario di alcun provvedimento del Tribunale di Cagliari. Dalle ricostruzioni investigative, questa persona avrebbe procurato al medico la residenza fittizia, preoccupandosi di ritirare per lui la corrispondenza.
Mercoledì, 13 gennaio 2021
Tranquillo, andrà tutto bene! Ce la faremo!
Come è strana la giustizia. Per la stessa accusa, qualche anno fa, un consigliere provinciale venne sbattuto in prima pagina, non solo le iniziali, ma tanto di foto e filmati…
E poi è stato assolto
Si vorrei anche io nome e cognome… per capire.. cosa non so.. ?
Mi pare che sia scritto o no?
C’è il nome ( Antonio Ciccia)
Per chiarezza: nella prima versione dell’articolo il nome non c’era perché il comunicato della Guardia di finanza aveva indicato solo le iniziali.
Della serie più ne hanno e più ne vogliono. Pogaridad, che vergogna