Un parco e tecnologie innovative per il Centro del Romanico che aprirà alle visite delle scuole entro l'anno - LinkOristano
Cultura

Un parco e tecnologie innovative per il Centro del Romanico che aprirà alle visite delle scuole entro l’anno

Il presidio di Santa Giusta rafforzato anche da importanti collaborazioni con qualificati centri di ricerca

Parco del Romanico
Ecco come sarà la zona con la statua di Santa Giusta

Santa Giusta

Il presidio di Santa Giusta rafforzato anche da importanti collaborazioni con qualificati centri di ricerca

Sarà concluso entro il mese di luglio il parco del Romanico, lo spazio verde all’ingresso di Santa Giusta che ospita il Centro di documentazione del Romanico con il pannello ceramico del Sinodo dei vescovi, che ricorda l’assemblea dei vescovi sardi nel 1126, e la statua di Santa Giusta. Un progetto da 250 mila euro finanziato con fondi della Programmazione territoriale, tramite l’Unione dei Comuni dei Fenici.

“I lavori sono iniziati la settimana scorsa”, spiega il vice-sindaco e assessore ai Lavori pubblici Pierpaolo Erbì, “ed entro luglio saranno conclusi. I lavori si stanno svolgendo contemporaneamente a quelli sulla provinciale 56 e abbiamo fatto in modo che non ci fossero interferenze”.

Il nuovo parco permetterà di valorizzare un’area inutilizzata come spazio urbano, con il prato verde e un nuovo impianto di irrigazione, panchine e camminamenti. Ma – come ha specificato il vicesindaco della città Erbì – sarà anche funzionale “al futuro sviluppo del territorio”.

Pierpaolo Erbì
Pierpaolo Erbì

Uno sviluppo nel quale rientra anche il ruolo di Santa Giusta quale capofila nel progetto di valorizzazione e studio del romanico sardo, ma non solo.

Diversi i prossimi impegni del Centro di documentazione, gestito dalla Fondazione Sardegna Isola del Romanico che unisce una rete di 87 comuni sardi.

Parco del Romanico
La vista dall'alto

“È in fase di ampliamento l’allestimento, grazie a fondi dell’assessorato regionale alla Cultura”, spiega il presidente della Fondazione Antonello Figus. “Li utilizzeremo per le attività legate alle nuove tecnologie informatiche e digitali di realtà aumentata, che possono attrarre l’attenzione dei più giovani”.

Parco del Romanico
Rendering del Parco in notturna

“E ancora, stiamo portando avanti un protocollo con il CNR, che abbiamo già firmato, e con il CRS4, che firmeremo a giorni, per coinvolgere le due agenzie che si occupano di innovazione, in modo che ci supportino nell’allestimento”, spiega ancora Figus.

“L’implementazione avverrà entro l’anno e saremo pronti alle visite delle scolaresche, che potranno svolgere anche laboratori didattici”, continua Antonello Figus. “È stato avviato anche il programma per l’archivio digitale dedicato al Romanico, con materiale fornito dalle due Università sarde e alla Sovrintendenza. E, grazie alla convenzione con il Dipartimento di Architettura di Alghero stiamo diventando punto di riferimento per gli studenti universitari: il 10 giugno il Centro ospiterà una lezione del professor Bruno Billeci sui restauri che hanno interessato il Romanico sardo e in particolare la nostra Basilica”.

Il Centro di documentazione del Romanico sarà uno dei principali nodi culturali in Sardegna.

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Antonello Figus

Domenica, 4 giugno 2023

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