New York pronta a scoprire Manneddu. Il Gigante esposto al Metropolitan Museum of Art - LinkOristano
Archeologia

New York pronta a scoprire Manneddu. Il Gigante esposto al Metropolitan Museum of Art

Oggi l'inaugurazione dell'esposizione

Manneddu al Met - Foto Ufficio Stampa Fondazione Mont'e Prama
Manneddu al Met - Foto Ufficio Stampa Fondazione Mont'e Prama

New York

Oggi l’inaugurazione dell’esposizione

La Fondazione Mont’e Prama si prepara al taglio del nastro che oggi alle 15.15 ora italiana darà ufficialmente il via alla tanto attesa esposizione dei Giganti al Metropolitan Museum of Art, il prestigioso museo situato lungo la Fifth Avenue di New York.

Punto focale dell’esposizione sarà il Gigante di pietra Manneddu, un pugilatore in pietra calcarea alto quasi due metri. Manneddu sarà l’ospite d’eccezione per far conoscere oltreoceano il sito archeologico della necropoli sulle colline del Sinis a Cabras, epicentro e motore del lavoro della Fondazione.

Presenti all’inaugurazione saranno il segretario generale del Ministero degli Esteri Riccardo Guariglia, il console d’Italia a New York Fabrizio Di Michele, il presidente della Fondazione Mont’e Prama Anthony Muroni, la direttrice della Fondazione Nadia Canu e Barbara Faedda, direttrice esecutiva dell’Italian Academy presso la Columbia University.

Daranno inoltre il benvenuto agli ospiti Max Hollein, direttore del Metropolitan Museum of Art di New York, e i curatori del Dipartimento di Arte greca e romana al Met, Sean Hemingway, John A. Moran e Carole O. Moran.

Ieri, a partire dalle otto, nel giorno di chiusura al pubblico del Metropolitan Museum, si sono svolte le operazioni di disimballaggio e allestimento del Gigante Manneddu, scultura arrivata a New York nei giorni scorsi con un meticoloso piano di viaggio, concordato nei dettagli con la ditta specializzata Montenovi, in collaborazione con Masterpiece International.

Al centro Nadia Canu e Max Hollein con Carlo Serinio e Gerardo di Canio - Foto Ufficio Stampa Fondazione Mont'e Prama
Al centro Nadia Canu e Max Hollein con Carlo Serinio e Gerardo di Canio - Foto Ufficio Stampa Fondazione Mont'e Prama

Lo staff del Met, con la supervisione del curatore della sezione greca e romana Sean Hemingway e della direttrice della Fondazione Nadia Canu, in presenza dei tecnici incaricati dalla Fondazione Mont’e Prama, ha aperto la cassa nel deposito e provveduto a portare la scultura con la sua speciale base antivibrante e l’armatura di protezione al piano superiore. Manneddu ha quindi attraversato i saloni del museo, passando accanto al Cupido di Michelangelo e nelle sale dedicate alla mostra sui cipressi di Van Gogh, inaugurata solo pochi giorni fa e che comprende anche l’iconica “Notte Stellata”, eccezionalmente in prestito dal Moma.

Infine è giunto all’ingresso della galleria di arte greca e romana, uno dei gangli nevralgici del museo, individuato per la sua sistemazione. Qui il direttore del Met Max Hollein ha dato il benvenuto alla scultura e al gruppo di lavoro. Lo smontaggio della complessa struttura di protezione, studiata da Carlo Serino e Gerardo De Canio, è proceduto celermente grazie al supporto della squadra del Met, che ha mostrato grande apprezzamento per il sistema di trasporto messo a punto.

Ieri, nel corso della mattinata, anche l’incontro con il presidente della Repubblica di Malta George Vella, a cui la direttrice della Fondazione ha illustrato l’importanza della scoperta di Mont’e Prama.

Manneddu al Met. Installazione da parte di Carlo Serinio e Gerardo di Canio - Foto Ufficio Stampa Fondazione Mont'e Prama
Manneddu al Met. Installazione da parte di Carlo Serinio e Gerardo di Canio - Foto Ufficio Stampa Fondazione Mont'e Prama

Giovedì, 25 maggio 2023

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