Sa Die de sa Sardigna: giornata speciale per gli studenti dell'Istituto comprensivo Simaxis-Villaurbana - Le foto - LinkOristano
28 aprile

Sa Die de sa Sardigna: giornata speciale per gli studenti dell’Istituto comprensivo Simaxis-Villaurbana – Le foto

Tante iniziative nelle comunità di Ollastra, Simaxis, Villaurbana, Solarussa, Siapiccia e Zerfaliu

Sa die de sa Sardigna - Istituto Comprensivo Simaxis - Villaurbana
Un ballu tundu in piazza per gli alunni di Zerfaliu

Simaxis

Tante iniziative nelle comunità di Ollastra, Simaxis, Villaurbana, Solarussa, Siapiccia e Zerfaliu

Una giornata di scuola differente oggi per gli alunni dell’Istituto comprensivo Simaxis – Villaurbana, che tra laboratori, recite e visite guidate sono andati alla scoperta del proprio patrimonio culturale e identitario per celebrare “Sa Die de sa Sardigna”.

“L’iniziativa è andata molto bene”, ha commentato il dirigente scolastico dell’Istituto Giuseppe Scarpa. “È stata una giornata di scuola vissuta in comunità insieme a genitori, associazioni e amici”.

Sono stante molte le iniziative ospitate dai comuni di Ollastra, Villaurbana, Solarussa, Siapiccia, Simaxis e Zerfaliu. “A Ollastra”, ha spiegato il dirigente scolastico, “l’artista Roberto Ziranu ha curato un bellissimo laboratorio sull’arte del ferro con i ragazzi delle medie; mentre a Simaxis Paolo Zucca ha affrontato l’argomento degli  stereotipi sulla Sardegna. Poi avevamo ancora dei genitori che suonavano le launeddas, fisarmonica e attività sui giochi del passato, canti e balli”.

“A Solarussa, invece”, ha continuato Scarpa, “si è parlato di materiali di riciclo e i ragazzi delle medie hanno portato in scena ‘Le interviste impossibili’, calandosi nella parte di personaggi storici della Sardegna cercando di rappresentare al meglio il loro pensiero. Tanti anche i laboratori del pane, specie a Villaurbana, con l’aiuto di nonni e genitori”.

E già si pensa già alla prossima edizione. “Una mattinata di scuola straordinaria in cui la comunità si è raccolta intorno a un’idea, ovvero quella di valorizzare le nostre radici con una prospettiva futura, che insegni ai bambini a portare avanti i loro sogni e le loro ambizioni in una dimensione identitaria molto forte. Speriamo di poterla ripetere coinvolgendo sempre di più le comunità”, ha concluso il dirigente scolastico.

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