Arborea
Conferenza per la presentazione dei risultati. L’impianto sperimentale passerà alla Cooperativa Produttori
L’esperimento è riuscito: è possibile estrarre l’ammoniaca dai reflui zootecnici e trasformarla in solfato d’ammonio, con il doppio risultato di ottenere un concime utilizzabile in misura controllata sui campi e di contribuire a ridurre il carico di nitrati per il comprensorio di Arborea, in una efficace prospettiva di economia circolare.
I risultati della sperimentazione triennale avviata grazie al progetto di cooperazione Mediss saranno presentati domani – giovedì 23 febbraio – ad Arborea nel teatro dei Salesiani, in piazza Maria Ausiliatrice. Parteciperanno all’incontro la la Regione Sardegna, l’Autorità di gestione del programma ENI CBC MED, l’Università di Cagliari, il CRENoS e l’ENAS – Ente Acque della Sardegna, insieme al Comune di Arborea e alla Cooperativa Produttori.
Grazie a queste attività, finanziate dall’Unione europea attraverso il Programma di cooperazione transfrontaliera 2014-2020 ENI CBC “Mediterranean Sea Basin Programme”, Arborea è diventata il secondo sito in Europa ad implementare un processo così avanzato, dopo la Città di Yverdon-les-Bains in Svizzera, con la quale i partner sardi hanno attivato protocolli di collaborazione, e il primo sito nel quale la tecnologia è stata utilizzata con i reflui zootecnici.
“Con il progetto MEDISS è stata dimostrata la validità tecnica di soluzioni innovative per rispondere al problema della scarsa disponibilità idrica nella regione mediterranea”, ha detto Roberto Raimondi, direttore generale dell’Autorità di Gestione del Programma ENI CBC MED. “Anche attraverso altre realtà progettuali, stiamo dando un contributo attivo per una gestione più efficiente e sostenibile di una risorsa che subirà forti pressioni antropiche e legate al cambiamento climatico”.
“Il progetto MEDISS ha dimostrato la possibilità di rafforzare la nostra politica di innovazione sostenibile del ciclo produttivo”, dice Marco Peterle, direttore generale della Cooperativa Produttori di Arborea, “senza stravolgere il nostro saper fare storico e andando incontro alle richieste dell’Unione europea in materia di vulnerabilità da nitrati”.
In occasione dell’evento finale di Arborea, ENAS, che ha disegnato e messo in atto il progetto sperimentale, firmerà l’accordo per il passaggio dell’impianto alla Cooperativa Produttori di Arborea.
Dopo la registrazione di tutti i partecipanti, alle 9.30 la giornata sarà aperta da un concerto della scuola primaria di Arborea, diretto dal maestro Riccardo Zinzula: il tema sarà l’acqua. Dalle 10 i saluti istituzionali dei rappresentanti della Provincia di Oristano, del Comune di Arborea, del commissario straordinario dell’ENAS e dell’autorità di Gestione del programma ENI CBC MED.
Verranno poi illustrate, dalle 10.30, le azioni e i risultati ottenuti dal progetto Mediss. L’incontro sarà moderato da Giovanni Sistu, professore dell’Università di Cagliari – CRENos. Interverranno gli ingegneri Monther Hind, della Palestinian Wastewater Engineers Group e capofila del progetto Mediss; Maria A. Dessena, Gianni Ragaglia (ENAS); Aide Esu dell’Università di Cagliar i– CRENoS; Fabrizio Cassi e Carlo Ponzio (TIMESIS). Alle 11.15 ci sarà la capitalizzazione delle azioni e prospettive future a cura di Maria A. Dessena (ENAS); di Giovanni Sistu, di Carlo Perelli (Università di Cagliari CRENoS) di Manuela Pintus, sindaca di Arborea e di Marco Peterle della Cooperativa Produttori di Arborea. Seguiranno gli interventi di ADIS, AGRIS, ARPAS, LAORE, Fondazione MEDSEA e Livegreen.
La giornata proseguirà con la cerimonia di consegna dell’impianto pilota Mediss alla Cooperativa Produttori di Arborea (intorno alle 12.15) e la firma del protocollo d’intesa.
MEDISS ad Arborea. All’interno di un’area di circa 20 ettari irrigati, MEDISS ha sviluppato un impianto pilota per lo stripping attraverso membrane innovative dell’ammoniaca dalla componente liquida dei reflui zootecnici dell’impianto della Cooperativa Produttori Arborea, testando l’utilizzo del fertilizzante prodotto (solfato di ammonio) nella stessa area pilota, attraverso un percorso sperimentale di monitoraggio dei suoli e delle falde. L’uso di acque reflue trattate per l’irrigazione è normato dalla Regione Sardegna ma è ancora limitato.
Lo stripping dell’ammoniaca per la produzione di fertilizzanti è stato studiato nel 2012 dall’EAWAG Aquatic Institute ed è operativo presso l’impianto di Yverdon-les-Bains (Svizzera, 2016), ma un test a livello italiano non era mai stato realizzato, in particolare in ambito agricolo. Il contributo che potrebbe derivare in termini di riduzione del carico di nitrati per il comprensorio di Arborea può costituire una significativa esperienza pilota per le altre aree che vivono problematiche comparabili.
Il partenariato del progetto “MEDISS – Mediterranean Integrated System for water Supply” comprende oltre al capofila (PWEG – Palestinian Wastewater Engineers Group), istituzioni pubbliche e private di Italia, Giordania Tunisia e Palestina. L’Italia è stata rappresentata dall’Università di Cagliari con il Centro di Ricerche CRENoS, l’Ente Acque della Sardegna – ENAS che hanno operato con la collaborazione della Cooperativa Produttori Arborea e del Comune di Arborea. Il partner della Giordania è Aqaba Water Company, una delle più importanti public utilities del Medio Oriente. Per la Tunisia ha partecipato l’istituto di ricerca IRA Institute des Regions Arides, e il Governatorato di Gerico per la Palestina.
Il progetto MEDISS è stato ideato per il riutilizzo dei reflui trattati miscelati con acque dolci di falda e/o piovane in aree con scarsità idrica evidente o in presenza di salinizzazione o inquinamento da nitrati delle falde stressate da importanti prelievi o stressate dall’attività agricola, anche utilizzando tecnologie avanzate e pilota per l’estrazione di fertilizzanti dai fanghi di risulta degli impianti di stripping. Il progetto ha affrontato questi problemi incoraggiando l’uso di acqua non convenzionale, principalmente TWW (acque reflue trattate – Treated Waste Water) e desalinizzazione delle acque salmastre, insieme alla promozione delle migliori pratiche agricole e all’uso delle energie rinnovabili.
Le iniziative sono state adattate alle specifiche condizioni geografiche di ciascun sito e sono rinforzate da un programma specifico per rafforzare le competenze delle comunità locali e superare lo scetticismo nei confronti di acque non convenzionali. Le azioni capitalizzano le tecnologie esistenti introducendo elementi o metodi innovativi (miscelazione, trattamenti terziari e stripping per TWW, membrana duratura e energia fotovoltaica per la dissalazione ad osmosi inversa), mentre le misure di networking, documentazione e comunicazione a livello transfrontaliero promuovono lo sviluppo delle capacità istituzionali, effetti di ridimensionamento e trasferibilità dei risultati.
Mercoledì, 22 febbraio 2023
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