"Un'apertura a settimana per la farmacia territoriale di Ghilarza è ancora troppo poco" - LinkOristano
Salute

“Un’apertura a settimana per la farmacia territoriale di Ghilarza è ancora troppo poco”

Proteste nonostante l'incremento dell'orario

Conclusi i lavori della farmacia territoriale di Ghilarza
La farmacia territoriale di Ghilarza

Ghilarza

Proteste nonostante l’incremento dell’orario

Disagi a causa del funzionamento della farmacia territoriale di Ghilarza. Li lamenta un’utente del Guilcier: “L’apertura per mezza giornata a settimana è ancora troppo poco: meglio di due volte al mese, ma troppo poco”.

Nell’aprile dello scorso anno, dopo le lamentele dei cittadini, la Asl aveva incrementato l’orario di apertura del presidio, passato da due mattine al mese a una mattina a settimana, nella giornata di martedì.

Una soluzione che cercava di accontentare i pazienti, tenendo conto della carenza di personale.

“Per riuscire ad avere qualche giorno prima la fornitura di materiale – che non si trova neppure a volerlo comprare nelle normali farmacie – mi sono dovuta recare a Oristano dove, ero già stata avvisata, la fila è spesso lunghissima, considerato che anche a Oristano l’apertura è limitata a due mattine a settimana e un pomeriggio”, continua l’utente del Guilcier.

“Non sarebbe semplice fornire questo materiale nelle normali farmacie dove ognuno si reca quando può scegliendo anche quella più facile da raggiungere per se stesso?”,  si domanda la donna, che continua: “La mia non è una polemica, è un richiesta sacrosanta di un servizio che deve assolutamente garantito nel migliore dei modi”.

Le difficoltà diventano maggiori per le persone più avanti con l’età: “Mettiamoci nei panni di un anziano di uno dei qualsiasi paesi nell’hinterland di Ghilarza”, continua, “deve raggiungere la farmacia per forza il martedì mattina, arrivarci a piedi essendo collocata piuttosto lontana da qualsiasi fermata autobus. Affrontare sole, pioggia, vento o grandine e la fila interminabile o, in alternativa, rischiare di morire senza ciò che spesso gli garantisce la vita”.

“È giusto questo? Possibile che nessuno abbia pietà per i più deboli? Con la quantità enorme di tasse che paghiamo avremo almeno diritto ad un servizio basico come questo?”, conclude la donna, con una richiesta: “ Un servizio del genere andrebbe fatto a domicilio”.

Lunedì, 6 febbraio 2023

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