Oristano
Raccoglie le segnalazioni dei cittadini ai ricercatori
Con il sole e il caldo che continuano nell’Oristanese e in generale in tutta la Sardegna, non accenna a diminuire la presenza di zanzare e – di conseguenza – l’allerta per la possibilità di diffusione della Febbre del Nilo, che nelle scorse settimane ha colpito in provincia otto persone (a Oristano, Simaxis, Riola e Marrubiu) e causato la morte di una donna.
Per aiutare i ricercatori a monitorare le zanzare e tracciare le specie presenti nel territorio è possibile scaricare una App. Si chiama Mosquito Alert ed è un progetto di scienza partecipata, coordinato dal Dipartimento di Sanità pubblica e malattie infettive dell’Università La Sapienza, a cui partecipano l’Istituto Superiore di Sanità, l’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, il Museo delle Scienze (MUSE) di Trento e l’Università di Bologna.
Particolarità del progetto, appunto, è che coinvolge i cittadini nel monitoraggio delle zanzare. È sufficiente avere uno smartphone, scaricare l’applicazione gratuita Mosquito Alert e inviare ai ricercatori foto di zanzare e di possibili siti riproduttivi, come tombini o vasconi.
Al primo ingresso l’app mostra le varie specie di zanzara e come riconoscerle, oltre a ricordare i luoghi nei quali è possibile trovarle. L’applicazione permette fra l’altro di segnalare il numero di punture ricevute in una data località.
Il tracciamento riguarda tutte le specie di zanzara: quelle invasive e quelle già presenti in origine sul territorio, come la cosiddetta “zanzara comune” o “zanzara notturna”, responsabile della trasmissione del virus West Nile in Italia.
Dall’Istituto Superiore di Sanità spiegano che quest’estate in Italia è stato registrato un forte aumento di casi del virus di West Nile rispetto agli anni precedenti.
Dallo scorso giugno – periodo di inizio della sorveglianza – sono stati segnalati in tutta Italia 566 casi confermati di infezione da West Nile Virus nell’uomo. Tra questi, 285 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (38 in Piemonte, 25 Lombardia, 136 Veneto, 5 Friuli-Venezia Giulia, 69 Emilia-Romagna, 3 Toscana, 2 Sicilia, 7 Sardegna). Sono 89 i casi identificati tra i donatori di sangue (14 Piemonte, 31 Lombardia, 26 Veneto, 18 Emilia-Romagna), 181 i casi di febbre (4 Piemonte, 11 Lombardia, 151 Veneto, 12 Friuli-Venezia Giulia, 2 Emilia-Romagna, e un caso importato dalla Spagna), 10 i casi sintomatici (1 Lombardia, 8 Veneto, 1 Friuli-Venezia Giulia), più un caso asintomatico (in Veneto).
Il primo caso umano della stagione era stato segnalato dal Veneto a giugno, nella provincia di Padova. Tra i casi confermati, sono stati notificati 36 decessi (5 Piemonte, 7 Lombardia, 17 Veneto, 1 Friuli-Venezia Giulia, 4 Emilia-Romagna, 1 Sicilia, 1 Sardegna).
Mercoledì, 19 ottobre 2022
commenta