Il Cagliari Calcio porta in trasferta la storia dei Giganti di Mont'e Prama. Si parte da Genova - LinkOristano
Archeologia

Il Cagliari Calcio porta in trasferta la storia dei Giganti di Mont’e Prama. Si parte da Genova

Da domani e fino al 27 ottobre una mostra fotografica a Palazzo Reale

Anthony Muroni e Mario Passetti - Foto Ufficio Stampa Cagliari Calcio
Anthony Muroni e Mario Passetti - Foto Ufficio Stampa Cagliari Calcio

Cagliari

Da domani e fino al 27 ottobre una mostra fotografica a Palazzo Reale

Parte col botto la campagna di comunicazione annunciata a luglio dalla Fondazione Mont’e Prama e dal Cagliari Calcio, finalizzata a promuovere i beni archeologici del Sinis sul mercato italiano e internazionale in occasione delle partite disputate in trasferta dai rossoblù nel campionato di Serie B.

La prima città che accoglie la mostra sui Giganti di Mont’e Prama è Genova, all’interno delle prestigiose sale del secentesco Palazzo Reale, che faranno da cornice al racconto nuragico delle statue del Sinis. Cinque pannelli bilingue, in italiano e in inglese, saranno il punto di contatto tra il presente e il passato, capaci di narrare fin dalle origini la storia della più importante scoperta archeologica degli ultimi duecento anni nel Mediterraneo occidentale, quella dei Giganti di Mont’e Prama.

Si tratta dell’unico caso di statuaria monumentale scolpita a tutto tondo tremila anni fa, ritrovata per caso da alcuni contadini nel 1974, nelle campagne di Cabras. Le pietre giacevano inermi sotto la terra nella collina denominata Mont’e Prama per via della vegetazione che allora vi cresceva rigogliosa.

Quei massi così grandi e definiti non lasciarono indifferenti i contadini che lavoravano i campi, tantomeno la Soprintendenza che, nel 1975, avviò in quei luoghi una prima campagna di scavo, facendo affiorare dalla terra più di cinquemila frammenti che riuniti tra loro diedero nuovamente vita a ventotto statue maschili, raffiguranti pugilatori, arcieri e guerrieri, oggi custoditi insieme agli ultimi ritrovamenti nel museo di Cabras e in parte al Man di Cagliari.

La mostra, curata dalla Fondazione Mont’e Prama e dalla Fasi, la Federazione delle Associazioni Sarde in Italia, verrà inaugurata domani, venerdì 7 ottobre, alle ore 15 nel Salone da Ballo di Palazzo Reale, alla presenza della direttrice di Palazzo Reale Alessandra Guerrini, del presidente della Fondazione Mont’e Prama Anthony Muroni e di una rappresentanza della dirigenza del Cagliari Calcio. Saranno presenti con un intervento anche Bastianino Mossa, presidente nazionale della Fasi e l’archeologa Ilaria Orri della Cooperativa Penisola del Sinis, che gestisce il museo civico Giovanni Marongiu. La mostra sarà visitabile a Genova fino a giovedì 27 ottobre.

E proprio domani, alle 20.30, il Cagliari Calcio scenderà in campo nel capoluogo ligure contro il Genoa.

“Con questo primo intervento diamo il via ufficiale a una collaborazione importante di divulgazione culturale avviata con il mondo dello sport, veicolo fondamentale per il raggiungimento di un sempre più vasto pubblico”, commenta il presidente della Fondazione Mont’e Prama Anthony Muroni. “Siamo onorati di poter promuovere l’immenso patrimonio archeologico in uno scenario di pregio e ringraziamo il Palazzo Reale per averci accolto con calore”.

“I Giganti sono una meravigliosa testimonianza della storia millenaria della nostra isola”, dichiara il direttore generale del Cagliari Calcio Mario Passetti, “siamo fieri di poter contribuire insieme alla Fondazione Mont’e Prama alla loro valorizzazione. A partire da Genova, le mostre che raccontano i Giganti accompagneranno la squadra in alcune delle sue trasferte: una vetrina promozionale per tutto il territorio, con il Cagliari come sempre impegnato in prima linea”.

Le iniziative proseguiranno durante l’anno in altre 11 città e si svolgeranno in collaborazione con istituzioni culturali e con la partecipazione attiva delle società Cagliari Calcio e Dinamo Sassari, che durante gli incontri sportivi portano sulle loro maglie il brand della Fondazione Mont’e Prama, ormai divenuto un simbolo identitario della Sardegna.

Giovedì, 6 ottobre 2022

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