Due fine settimana per scoprire 50 chiese romaniche in Sardegna, 15 sono nell'Oristanese - LinkOristano
Patrimonio artistico

Due fine settimana per scoprire 50 chiese romaniche in Sardegna, 15 sono nell’Oristanese

Sabato e domenica l'esordio delle "Giornate del Romanico", iniziativa della Fondazione Sardegna Isola del Romanico

San Lussorio fordongianus esterno
La chiesa di San Lussorio a Fordonagianus - Foto Associazione Amici del Romanico

Santa Giusta

Sabato e domenica l’esordio delle “Giornate del Romanico”

Oltre 50 chiese del Romanico sardo potranno essere visitate gratuitamente nei prossimi due fine settimana, 10 – 11 e 17 – 18 settembre. Tra queste 15 si trovano in provincia di Oristano, scelte per l’iniziativa denominata “Le giornate del Romanico”, al suo esordio nel panorama degli eventi isolani.

«Si tratta di un evento culturale di rilievo regionale che coinvolge un considerevole numero di monumenti del nostro medioevo», commenta Antonello Figus, presidente della Fondazione “Sardegna Isola del Romanico”. «Abbiamo lavorato in sinergia con le amministrazioni comunali e con i gestori dei siti per poter offrire ai turisti e ai cultori della storia l’opportunità di visitare le diverse realtà del romanico sardo, dalle grandi cattedrali alle chiese campestri, tutte caratterizzate da secoli di storia ed espressione viva del patrimonio identitario della religiosità delle comunità locali».

La manifestazione punta a rendere accessibili al grande pubblico storia e tradizioni secolari dell’Isola, anche attraverso le visite guidate, con i volontari messi a disposizione dai Comuni e dai soggetti ai quali è affidata la gestione dei monumenti.

Antonello Figus sindaco Santa Giusta
Antonello Figus

Si comincia il prossimo fine settimana, quando apriranno le proprie porte le chiese romaniche di Banari, Bulzi, Cabras, Cargeghe, Decimomannu, Fordongianus, Irgoli, Luogosanto, Mogoro, Ottana, Ozieri, Porto Torres, Santa Giusta, Sardara, Simaxis, Solarussa, Tergu, Uri, Uta, Villamassargia, Villaputzu, Villaspeciosa e Zeddiani.

Il fine settimana successivo sarà la volta delle chiese di Bonarcado, Bosa, Bultei, Codrongianos, Cossoine, Dolianova, Galtellì, Gesico, Ghilarza, Guasila, Guspini, Iglesias, Ittireddu, Ollastra, Onanì, Oristano, Orotelli, Samassi, Santu Lussurgiu, Semestene, Sestu, Siamaggiore, Siddi, Silanus, Siligo, Tratalias, Usini, Villa San Pietro e Zerfaliu.

Da oltre un anno la Fondazione del Romanico in Sardegna, che riunisce 86 Comuni, è impegnata con azioni di promozione e divulgazione di oltre 150 monumenti di epoca medievale presenti in tutta l’isola, anche grazie alla vasta rete di partenariato e all’istruzione di un comitato tecnico scientifico integrato fra gli altri dalla Conferenza Episcopale Sarda, dalle Soprintendenze di Cagliari – Oristano – Sud Sardegna e Sassari – Nuoro, dalle Università di Sassari e Cagliari, dalle Camere di commercio e dal CNR.

Per l’evento ideato e coordinato dalla Fondazione – il primo a livello nazionale che propone l’apertura e la visita coordinate di un così vasto numero di chiese romaniche – sono mobilitati 55 Comuni, le Diocesi, le parrocchie e decine di volontari. Inoltre hanno assicurato il loro patrocinio la Regione Sardegna, il FAI Sardegna, la Conferenza Episcopale Sarda, l’associazione Itinera Romanica – Amici del Romanico e la Carlo Delfino editore. Per conoscere meglio i monimenti coinvolti e gli eventi culturali collegati è possibile consultare il programma completo sul sito romanicosardegna.org.

Giornate del romanico 2022
La locandina delle Giornate del Romanico

Martedì, 6 settembre 2022

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