Febbre del Nilo: siamo tutti in pericolo, ma chi dovrebbe non ci difende abbastanza - LinkOristano
Salute

Febbre del Nilo: siamo tutti in pericolo, ma chi dovrebbe non ci difende abbastanza

Provincia e Regione non rispondono. Insufficienti le disinfestazioni. Siamo all'assurdo: per avere l'insetticida ci si deve ammalare

Zanzara
Immagine d'archivio

Oristano

Provincia e Regione non rispondono. Insufficienti le disinfestazioni. Siamo all’assurdo: per avere l’insetticida ci si deve ammalare

L’allarme per la febbre del Nilo ha suonato la scorsa settimana: quattro casi in provincia di Oristano che si sono aggiunti ai due precedenti. Ma evidentemente questo allarme non è stato sufficiente a comprendere la gravità della situazione e a far scattare le reazioni adeguate da chi dovrebbe prendersi cura del problema. Al momento si procede con disinfestazioni parziali: un trattamento contro gli insetti alati nelle vicinanze della residenza della persona malata. E per gli altri che non sono inclusi in questo stradario? Tutti se lo chiedono. Dalla Provincia, ente competenze alla disinfestazione, nessuna risposta. Il dubbio più che concreto è che gli altri debbano aspettare.

Siamo arrivati all’assurdo che si deve attendere il contagio di un residente per poter disporre di un po’ di insetticida che fermi le zanzare, quest’anno più aggressive che mai, come testimoniano le segnalazioni che arrivano dalle periferie di Oristano e dai paesi dell’hinterland, circondati spesso da stagni, corsi d’acqua e risaie.

Qualche Comune lo scorso mese ha provveduto autonomamente: tra gli altri, a Santa Giusta l’amministrazione del sindaco Andrea Casu ha programmato i trattamenti l’11 agosto. Anche ad Arcidano la giunta comunale guidata dal sindaco Davide Fanari ha dovuto utilizzare risorse proprie per dare risposte ai cittadini, come ha spiegato il consigliere ed ex sindaco Emanuele Cera che, nelle sue vesti di consigliere regionale, alcune settimane fa aveva denunciato la situazione insostenibile per la presenza degli alati inviando una lettera all’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis, e al commissario straordinario della Provincia, Massimo Torrente. Cera aveva denunciato “la carenza e, in taluni casi, la completa assenza del servizio di disinfestazione”.

“Al momento non ho ricevuto nessuna risposta”, riferisce adesso il consigliere regionale oristanese. “Arrivati a questo punto la situazione ordinaria, non gestita, va affrontata come straordinaria e quindi risolta con strumenti straordinari”.

“Mi aspetto che dalla Provincia venga sollecitato un tavolo tecnico-politico”, ha continuato Cera. “Quando si tratta di vite umane, il problema diventa prioritario”.

“In questa situazione comunque non è sufficiente la sola mano pubblica”, conclude Emanuele Cera, “ma devono svolgere un ruolo anche i privati. Non basta fare le ordinanze, bisogna farle rispettare. Non si possono lasciare i terreni non puliti, là si formano i ristagni d’acqua. Ci deve essere una presa di coscienza da parte di tutti”.

Lunedì, 5 settembre 2022

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