Un video, un convegno e una mostra per ricordare Vico Mossa come bambino, uomo e architetto - LinkOristano
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Un video, un convegno e una mostra per ricordare Vico Mossa come bambino, uomo e architetto

L'iniziativa a Narbolia, il paese della madre, con il quale ebbe un legame molto stretto

Evento su Vico Mossa a Narbolia
La presentazione dell'iniziativa questa mattina a Nuoro

Narbolia

L’iniziativa nel paese della madre, con il quale ebbe un legame molto stretto

Un video, un convegno e una mostra: così a Narbolia si racconterà l’architetto, pubblicista e fotografo Vico Mossa, seguendone la vita da bambino e uomo. L’appuntamento è per venerdì 9 settembre, al centro polifunzionale “Peppino Pippia”, con inizio alle 18.30.

L’iniziativa, presentata questa mattina a Nuoro dagli organizzatori dell’associazione culturale “Sa Curadoria”, nasce a Narbolia perché è il paese natale della madre di Vico Mossa. Con Nuralìa l’architetto aveva un legame forte e indelebile, durato una vita, come ampiamente testimoniato nel “diario” biografico I Cabilli e in modo più impersonale nel Dizionario storico geografico dei Comuni della Sardegna, a cura di Manlio Brigaglia e Salvatore Tola.

Narbolia riscopre Vico Mossa è un’idea, maturata da oltre due lustri che inizia a concretizzarsi due anni fa”, spiegano gli organizzatori, “interrotta bruscamente dal Covid 19 che ha inibito e rallentato ogni possibile realizzazione. L’iniziativa ha ripreso forma un anno fa e il risultato è un’evento che raccoglie diversi aspetti – umano, affettivo, professionale – del personaggio Vico Mossa”.

“Il progetto scaturisce da un’iniziativa condivisa e partecipata in primis con la comunità narboliese e da qui si sviluppa oltre il paesino e si rivolge all’intero territorio isolano, nel quale lo stesso Mossa ha operato instancabilmente senza confini precostituiti”, precisano gli organizzatori.

La serata sarà aperta dalla proiezione del video Nuralìa, il paesino lontano di Vico Mossa, realizzato dal Centro Servizi Culturali di Oristano in collaborazione con gli alunni della scuola primaria e secondaria di Narbolia. Il video vuole riscoprire e far conoscere il legame tra Vico Mossa e il paese attraverso la curiosità e lo stupore dei bambini, e dello stesso bambino Vico che ricorda i piacevoli soggiorni a Nuralìa. Parteciperanno alla proiezione il direttore dell’UNLA Marcello Marras e le docenti Maria Dessì e Caterina Firinu.

Seguirà il convegno che verterà su tre aspetti peculiari della figura del celebre architetto. Aprirà i lavori l’intervento dell’architetto Giangiuliano Mossa, figlio di Vico Mossa, il quale fornirà le coordinate biografiche del padre, per contestualizzarne il percorso personale e professionale, nella più ampia cornica storica. Seguirà l’intervento del giornalista Anthony Muroni, che si focalizzerà sulla figura di Vico Mossa pubblicista. L’ultimo contributo, in collegamento dalla Cina, sarà quello di Roberto Podda, professore associato presso il Dipartimento di Architettura della XJTLU, il quale analizzerà gli aspetti più tecnici dell’opera professionale di Vico Mossa. Introdurrà l’evento e coordinerà gli interventi il docente Andrea Vargiu.

Per l’occasione sarà allestita la mostra fotografica “Vico Mossa fotografie d’architettura” a cura dell’archivio di architettura “Vico Mossa” del Comune di Serramanna.

L’evento sarà l’occasione per una ripresentazione del volume “I Cabilli” con la partecipazione di una rappresentanza del gruppo teatrale locale, affidata all’interpretazione di Rita Meloni e Salvatore Sanna. A conclusione dell’evento, a coloro che hanno scelto di prendere parte all’iniziativa, sarà donata una copia de “I Cabilli” (Ilisso Edizioni).

L’ingresso, limitatamente ai posti disponibili, è libero.

Vico Mossa nasce a Serramanna il 16 ottobre 1914. Vive la fanciullezza tra il paese natale e il paese della madre, Narbolia (Nuralìa). A Serramanna frequenta le elementari, dopodiché si trasferisce a Cagliari per proseguire gli studi, e successivamente a Roma, dove si laurea in Architettura nel 1939. Insegna Storia dell’Architettura all’Istituto d’Arte di Sassari, città nella quale si stabilisce a partire dal 1940. È stato un architetto molto attivo a Sassari, ma anche a Santa Teresa, Alghero, Porto Torres, la Maddalena, Olbia e Cagliari. Allestì il padiglione della Sardegna a Roma e a Torino in occasione dei 100 anni dell’unità d’Italia.

Collaborò con diverse testate, tra cui La Nuova Sardegna, e L’Unione sarda, il Convegno e Ichnusa. Tra le sue opere più importanti si ricordano Architettura religiosa minore in Sardegna (1953), Architettura domestica in Sardegna – Contributo per una storia della casa mediterranea (1957 e 1985), Dai nuraghi alla rinascita (1961), Architettura e paesaggio in Sardegna (1982), Artigianato sardo (1983), Vicende dell’architettura in Sardegna (1994).

“Architetto, studioso della storia dell’architettura, a lungo docente dell’Istituto d’Arte, è stato uno degli intellettuali che hanno animato la vita culturale della Sardegna nella seconda metà del Novecento”: con queste parole lo storico Manlio Brigaglia definisce l’amico, quando nel 2003, all’età di 89 anni, muore a Sassari.

NArbolia riscopre vico Mossa
La locandina

Mercoledì, 31 agosto 2022

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