Pellegrini all'alba sulle orme degli scalzi di Cabras: era l'ultimo cammino di Lodi alle Torri - LinkOristano
Eventi

Pellegrini all’alba sulle orme degli scalzi di Cabras: era l’ultimo cammino di Lodi alle Torri

In autunno spazio ai cammini attorno al lago Omodeo

i pellegrini accolti da una novenante all'ingresso del villaggio - Foto Ufficio della Pastorale del Turismo dell'Arcidiocesi di Oristano
i pellegrini accolti da una novenante all'ingresso del villaggio - Foto Ufficio della Pastorale del Turismo dell'Arcidiocesi di Oristano

San Salvatore di Sinis

In autunno altri itinerari attorno al lago Omodeo

Il gruppo Laudato Si’ si è ritrovato oggi dinanzi alla chiesa di San Salvatore di Cabras per percorrere all’alba il nono e ultimo cammino di Lodi alle Torri, l’iniziativa promossa dall’Ufficio della Pastorale del turismo dell’Arcidiocesi di Oristano. All’appuntamento hanno risposto presente, insieme al delegato diocesano don Ignazio Serra, numerosi pellegrini: alcuni provenienti dal Torinese, altri da San Vero Milis, Baratili San Pietro, Siamanna, Fonni e Norbello. L’itinerario odierno seguiva i passi degli scalzi e delle scalze di Cabras, a pochi giorni dalla corsa degli 800 e più devoti di San Salvatore nella bellezza del Sinis, tra fede, storia, archeologia, tradizione e identità.

Dopo aver recitato la preghiera del pellegrino sotto il portico della chiesa di San Salvatore, il gruppo è partito alle 7 verso lo stradello che affianca un lembo dello stagno. Lungo il cammino i pellegrini hanno attraversato i fertili campi, curati con passione e perizia, che nei mesi invernali produrranno i prelibati carciofi spinosi. “Altri campi”, sottolinea don Ignazio Serra, “invece, presentano ancora quanto rimasto dalla raccolta dei meloni, angurie e pomodori. All’intorno il trionfo del profumo del finocchietto selvatico. Qua e là le piante di fico, di olivo e gli immancabili fichidindia colorano il paesaggio”.

Finito di costeggiare lo stagno e attraversato un campo incolto, i pellegrini hanno percorso gli ultimi chilometri della strada sterrata e ripulita de is Curridoris. E in lontananza ecco avvicinarsi uno degli scalzi, intento ad allenarsi. Dopo averlo salutato, hanno quindi ammirato da vicino le impronte lasciate dai piedi sulla polvere. Subito il pensiero è andato alla fatica e gioia nello sciogliere un voto, una promessa al Salvatore.

Gli interessati pellegrini hanno posto tante domande. Diversi di loro non avevano mai partecipato a un cammino a piedi in Sardegna. Hanno intuito quanto il cammino di San Salvatore fosse speciale e hanno risposto presente. Tanto che nei loro volti erano palpabili la gioia e l’emozione di essere protagonisti in anticipo di quel che si vivrà lungo il percorso tra pochi giorni.

Passo dopo passo, ecco che il gruppo è giunto all’ingresso del villaggio di San Salvatore. Qui i pellegrini hanno sostato dinanzi ai ruderi romani per la preghiera per la Terra composta da Papa Francesco e per assumersi l’impegno di custodire la Casa comune, seguendo quanto raccomandato nel paragrafo 211 della Laudato Si’.

Due signori anziani, Giovanni e Giulia, fratello e sorella, li hanno invitati a visitare il muristene di famiglia. “Ci accorgiamo che è stato appena lavato”, dice don Ingnazio Serra, “accettiamo ma ci togliamo le scarpe ed entriamo come fanno is curridoris, a piedi nudi, e cogliamo al balzo la possibilità di chiudere il cammino pregando le lodi nella loro casa”.

Avvolti da un’ospitalità infinita, i pellegrini hanno quindi salutato i custodi del muristene con una foto ricordo e si sono avviati verso il parcheggio attraversando i vicoli dove si affacciano le casette dei novenanti. “Riceviamo i loro saluti, che ricambiamo di cuore. Sì”, conclude don Ignazio, “ritorneremo, se Santu Srabadoi vorrà, anche l’anno prossimo”.

I nove cammini di Lodi alle Torri ora cederanno il passo agli itinerari attorno al lago Omodeo, in programma nelle domeniche da ottobre ad aprile. Un territorio, quello del Guilcier e del Barigadu, che lascia tutti senza parole, con 400 chilometri in 40 cammini da scoprire e vivere insieme.

I pellegrini posano dinanzi alla casa di Giulia e Giovanni - Foto Ufficio della Pastorale del Turismo dell'Arcidiocesi di Oristano
I pellegrini dinanzi alla casa di Giulia e Giovanni - Foto Ufficio della Pastorale del turismo dell'Arcidiocesi di Oristano

Lunedì, 29 agosto 2022

Più informazioni
commenta