Lodi alle Torri, verso la conclusione il cammino di preghiera dei pellegrini della Diocesi di Oristano - LinkOristano
Cabras - sinis

Lodi alle Torri, verso la conclusione il cammino di preghiera dei pellegrini della Diocesi di Oristano

Ultima tappa lunedì prossimo 29 agosto

Lodi alle Torri 2022
I pellegrini ammirano la torre Scab'e Sai, nella sua bellezza e fragilità

Oristano

Ultima tappa lunedì prossimo 29 agosto

Sono 20 i pellegrini, che all’alba di ieri 22 agosto, hanno aderito all’8° cammino Lodi alle Torri promosso dall’Ufficio della Pastorale del Turismo dell’Arcidiocesi di Oristano. Un’occasione per camminare, lodare e ammirare, le bellezze della costa sanverese e conoscerne le storie e le tracce lasciate dall’uomo nei secoli.

Dopo la preghiera del pellegrino, attorno ad una grande ancora che abbellisce il giardino della borgata de su Crastu Biancu, il gruppo dei pellegrini è partito alle 7 verso la torre di Scab’e Sai.

Lungo il cammino  sosta vicino alla roccia calcarea in riva al mare dove si trova scolpito uno scarabeo. L’epoca di realizzazione di questo animale in pietra è ancora ignota. «C’è chi afferma che si tratti di un’incisione recente e chi invece la data a prima di Cristo. Sta di fatto che in tutto il gruppo è scoppiato il vivo desiderio di cercare la roccia per fermarsi ad ammirarlo nella sua essenzialità e bellezza», afferma don Ignazio Serra, incaricato regionale dell’ufficio per la Pastorale del turismo della diocesi di Oristano.

Lodi alle Torri 2022
Il gruppo attorno allo Scarabeo del Sinis

I pellegrini hanno poi proseguito in salita, lungo i sentieri che s’inerpicano sino al pianoro, che ospita quel che resta della torre Scab’e Sai, edificata nel 1639 e crollata in gran parte esattamente 10 anni fa, il 22 agosto 2012. Allora, sono stati vani i lavori di consolidamento effettuati poco tempo prima sul terreno circostante, mentre un secondo progetto, non accolto, prevedeva invece che la torre venisse smontata e traslata più all’interno. «Forse, questa seconda opzione avrebbe potuto salvarla», commenta don Ignazio Serra.

La torre, paurosamente a strapiombo sul mare, a 32 metri di altezza, conserva ancora il suo fascino con quel poco che resta della parte della modanatura in pietra da taglio, lavorata a toro. La torre era collegata visivamente ad altre cinque torri. In caso di avvistamento di navi barbaresche, venivano subito lanciati segnali verso le torri di Capo Mannu, le Saline, Su Puttu, Pittinuri e Capo Nieddu.

A piedi della torre, i pellegrini hanno pregato le lodi e riflettuto sulla fragilità di quanto l’uomo costruisce con le sue mani per difendersi e su quanto è chiamato oggi a porre in atto per la salvaguardia del creato mediante stili di vita improntati alla cura e custodia della Casa comune, come insegna la Laudato Si’, enciclica di papa Francesco.

Lodi alle Torri 2022
I pellegrini in posa di fronte alla torre di Scab'e Sai

Gli ultimi chilometri hanno visto i pellegrini affrontare la discesa verso il monumento della Madonna di Spagna, collocato all’imboccatura dello stagno Is Benas, gestito da una cooperativa di pescatori locali che vi traggono il sostentamento per le loro famiglie. Passo dopo passo, in mezzo alle siepi di lentisco e raggiunti dal profumo del finocchietto selvatico, si è giunti alla cava di trachite, che nel XVIII secolo fu utilizzata per ricavarne il materiale per la costruzione del campanile di San Vero Milis, alto 40 metri.

Il cammino si è concluso con la preghiera per la Terra composta da Papa Francesco.

Lodi alle Torri 2022
Una breve sosta del cammino. Sullo sfondo lo stagno Is Benas

«Il prossimo e ultimo appuntamento 2022, previsto per il 29 settembre, vedrà gli amici di Lodi alle Torri percorrere il cammino che i corridori scalzi di Cabras si accingono a correre ai primi di settembre, sino al novenario di San Salvatore di Sinis», anticipa don Ignazio Serra.

Martedì 23 agosto 2022

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