"Percorsi condivisi" a Baradili, quattro serate di teatro con Festival Cantiere - LinkOristano
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“Percorsi condivisi” a Baradili, quattro serate di teatro con Festival Cantiere

La 27ª edizione della rassegna sarà aperta da un'anteprima a Tratalias

Festival Cantiere 2022
La locandina dell'edizione di quest'anno del Festival Cantiere

Baradili

La 27ª edizione della rassegna sarà aperta da un’anteprima a Tratalias

Torna a Baradili il Festival Cantiere, una delle più longeve esperienze teatrali nell’isola, che taglia quest’anno il traguardo della ventisettesima edizione.

Da giovedì 18 a domenica 21 agosto, nel cuore della Marmilla, quattro giorni di spettacoli, musica e storie da raccontare, con un’anteprima a Tratalias il 14 agosto in piazza Cattedrale dalle 19:30, per una giornata all’insegna dell’arte e una campagna di autofinanziamento.

Organizzato anche quest’anno da Progetti Carpe Diem, con la direzione artistica e organizzativa di Aurora Aru e Franco Marzocchi, il Festival andrà alla scoperta dei più importanti e premiati protagonisti del teatro di ricerca e sperimentazione italiano, per riflettere sul tema “Percorsi condivisi”.

Il 14 agosto a Tratalias andranno in scena le parole di Elio Vittorini, tratte dal libro Sardegna come un’infanzia, con Emiliano Nigi, Francesco Morittu e il contributo di Andrea Macaluso. Seguirà lo spettacolo di marionette Il filarmonico, di Agostino Cacciabue e Rita Xaxa, e il cabaret del trasformista Gianni Dettori. In chiusura, Daniel Dwerryhouse in Le tigri si nutrono di fragole, per la regia del compianto Francesco Origo. La serata, una vera festa popolare che include anche buon cibo e buon vino, proseguirà poi con un dj set funky di musica anni ’70 e ’80. Per l’intero evento è richiesto un contributo di 15 euro.

Da giovedì 18 agosto il Festival Cantiere si sposterà a Baradili, dove, dopo il taglio del nastro alle 20 allo Spazio Usai, verrà ripresentata la pièce Sardegna come un’infanzia. A seguire – ore 21,15 nel giardino di Sa Scolla – i Racconti dell’illusione di Lucrezia Maimone e Riccardo Serra, con Rachele Montis, Elie Chateignier, Lucrezia Maimone e Lucia Angèle Paglietti: uno spettacolo che unirà le arti circensi e la danza contemporanea.

Venerdì 19 agosto la seconda giornata del Festival inizierà alle 18 nell’aula consiliare, con il ritorno di Roberto Abbiati a Baradili per il suo Una tazza di mare in tempesta, l’incredibile riduzione di Moby Dick dalla fortissima potenza evocativa: il pubblico sarà seduto all’interno di una speciale installazione che ricorda la stiva di una baleniera, interamente costruita a mano.

Dalle 19, allo Spazio Usai, lo spettacolo musicale di Francesca Corrias, una delle più importanti voci del panorama jazz nazionale, che presenterà l’album De Diora, prodotto da S’Ardmusic e realizzato completamente in lingua sarda campidanese.

Si tornerà al teatro per un doppio imperdibile appuntamento, a partire dallo spettacolo Elettrocardiodramma di e con Leonardo Capuano, dalle 20:45 al giardino Sa Scolla. Sul palco un uomo balbuziente, con indosso un vestito da donna, che non sembra far caso a ciò che indossa.

In chiusura di giornata, alle 21:45 allo Spazio Usai, Preghiera del mattino di Valentina Diana, con Silvia Lodi per la regia di Giuseppe Semeraro. Una pièce che riflette sul ruolo della donna, sulla lunghissima serie di torti e violenze di cui si trova traccia sin dall’Antico testamento.

Sabato 20 agosto, il Festival Cantiere aprirà con Parole Date di Fabrizio Saccomanno, alle ore 20:30 allo Spazio Usai. Una riflessione sugli ultimi, dal racconto della vita dei minatori alla dura vita dei lavoratori dei campi.

Alle 20:45, sempre allo Spazio Usai, tornano Roberto Abbiati e Leonardo Capuano, stavolta insieme, per Pasticceri della Compagnia Umberto Orsini: l’esilarante storia di due gemelli diversi in tutto, chiusi nel loro mondo notturno, nel laboratorio della pasticceria di famiglia.

L’ultima giornata del Festival, domenica 21 agosto, inizierà con la replica di Una tazza di mare in tempesta, alle 18 all’aula consiliare, che sarà seguita alle 19 alla Casa della Vite da Manovella Circus di Agostino Cacciabue e Rita Xaxa: uno spettacolo di burattini e marionette a filo che racconterà la storia di una famiglia di scimmiette, ambientata sotto il tendone di un circo.

A chiudere i quattro giorni del Festival, il racconto di una delle pagine più nere della storia d’Italia: Il Paese nelle mani – Cronaca d’Italia in sette stragi, con Beatrice Visibelli su un testo di Nicola Zavagli (che firma anche la regia) alle 20 allo Spazio Usai. Sul palco Visibelli trascinerà il pubblico costruendo sequenza per sequenza, fotogramma per fotogramma, il film della nostra storia recente, degli anni terribili delle stragi di mafia tra il 1992 e il 1994, come un documentario d’inchiesta con un’agghiacciante trama criminale.

Mercoledì 10 agosto 2022

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