Vendemmia anticipata anche nell'Oristanese per il grande caldo. Primi tagli già a Ferragosto - LinkOristano
Agricoltura

Vendemmia anticipata anche nell’Oristanese per il grande caldo. Primi tagli già a Ferragosto

Punto della situazione tra Sinis, Terralbese e Barigadu

Vendemmia - vini contini
Foto d'archivio

Oristano

Il punto della situazione tra Sinis, Terralbese e Barigadu

Per tante cantine dell’Oristanese la vendemmia 2022 partirà in anticipo, a causa del grande caldo. “Siamo già in preallarme”, dice Mauro Contini, vicepresidente e responsabile della produzione dell’azienda Contini: “i primi tagli potrebbero arrivare già prima di Ferragosto o subito dopo. Solitamente l’anticipo di vendemmia è destinato agli spumanti, ci può essere un po’ di Vernaccia, Nieddera o Moscato. Ma visto il caldo, saremo costretti ad anticipare parecchio rispetto al solito. L’anno scorso i primi tagli li avevamo fatti tra il 20 e il 25 agosto”.

Contini ha vigneti nel Sinis e alle pendici del Monte Arci. “Grazie anche a una buona base di conferitori locali fidelizzati”, spiega Mauro Contini, “riusciamo a coprire intorno ai 150 ettari. La vendemmia è molto lunga, termineremo entro metà ottobre. Il grosso arriverà nelle prossime settimane, quando toccherà al Vermentino, in genere nella prima quindicina di settembre, fino ad arrivare nella seconda metà del mese con il taglio dei rossi. Tra fine settembre e l’inizio di ottobre toccherà alla Vernaccia destinata alla Doc e poi al rosso a maturazione avanzata”.

Quella del 2022 si preannuncia come una buona annata. “Siamo fiduciosi”, continua il responsabile della produzione di Contini, “gli indicatori sono positivi sia per la qualità che per la quantità. Nonostante il grande caldo estivo siamo riusciti ad aiutare la vite con l’irrigazione di soccorso. Inoltre, questa è stata un’annata priva di problemi fitosanitari. È presto per parlare di quantità prodotte, ma credo che saranno superiori del 20% rispetto al 2021”.

Non c’è solo l’Oristanese, fra l’altro: l’anno scorso Contini ha avviato un’attività di trasformazione a Oschiri, nella vigna di un conferitore. “Lì produciamo Vermentino di Gallura Docg”, conclude Mauro Contini, “abbiamo la possibilità di lavorare le uve direttamente sul posto”.

Vendemmia al via a cavallo di Ferragosto anche per la cantina Quartomoro di Sardegna, dell’enologo Piero Cella. “Penso partiremo con la pre-vendemmia a base spumante tra giovedì e venerdì della prossima settimana”, spiega Cella, “il grosso però verrà dopo il 16 agosto”.

Sono una decina gli ettari coltivati nel Terralbese dalla cantina Quartomoro, tra terreni di proprietà e in affitto. “Uno dei pilastri della nostra azienda è il Bovale”, ricorda l’enologo, “un prodotto che vogliamo valorizzare. A farla da padrone, inoltre, è il Vermentino nelle sue diverse versioni”.

La vendemmia 2022 sarà certamente condizionata dal caldo. “Grazie all’acqua razionata con competenza si riesce comunque a evitare danni. Più o meno siamo in linea con la passata stagione”, conclude Cella, “l’uva sta continuando a maturare bene nonostante le alte temperature. A causa del caldo potrebbe rendere meno, ma la qualità sarà comunque altissima”.

Dal Sinis e dal Terralbese si passa al Barigadu, con le Cantine di Neoneli. Tra i soci fondatori c’è il sindaco Salvatore Cau. “Anche da noi la vendemmia sarà un po’ in anticipo”, commenta Cau, “credo inizieremo a tagliare a fine agosto. Nel 2021 la raccolta era partita nella prima decade di settembre. Produciamo in purezza Cannonau e Pascale, mentre tra i bianchi abbiamo il Nuragus. Poi c’è il Canales, frutto di un blend di una decina di varietà di vitigni a bacca rossa”.

Dei nove ettari delle Cantine di Neoneli, sei sono in produzione, suddivisi in 18 vigneti, gli altri tre ettari sono di recente impianto. “Le nostre non sono vigne irrigate”, va avanti Cau, “quindi la siccità inciderà certamente. Non sarà un’annata ottimale, produrremo un vino differente, ma comunque di alta qualità. Facciamo rese bassissime, non superiamo mai i 20 quintali a ettaro. La nostra prima annata di produzione fu il 2017, anche quell’anno l’estate fu siccitosa, eppure ci regalò un grande vino. Il caldo incide perché la maturazione dell’uva è più veloce e quindi i vini sono più carichi. Ci aspettiamo un prodotto strutturato, dovremo essere bravi a trovare il giusto equilibrio tra pH, acidità e gradazione alcolica. Saranno importanti analisi costanti in vigna e i tagli effettuati nel periodo giusto”.

Anche Coldiretti Sardegna si allinea con le stime ottimistiche, attorno a un 15–20% in più rispetto alle ultime annate. “Ci attendiamo un’annata di buona/ottima qualità”, dice il referente vitivinicolo Aldo Buiani, “anche se l’andamento della raccolta sarà influenzato molto dal resto del mese di agosto e da quello di settembre ,per confermare le previsioni anche sul piano quantitativo. È chiaro che molto dipenderà sia dall’evoluzione delle temperature nel mese di agosto, che influiscono direttamente sulla maturazione, sia dall’assenza di fenomeni climatici estremi, come grandine e pioggia torrenziale, che hanno un impatto devastante sui vigneti e sulle quantità e qualità prodotte”.

Sabato, 6 agosto 2022

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