Usai (Fimmg): "Inapplicabile l'accordo con medici di base e pediatri" - LinkOristano
Sanità

Usai (Fimmg): “Inapplicabile l’accordo con medici di base e pediatri”

Con quei criteri, forse nessun comune in provincia potrà essere considerato "sede disagiata"

Generico gennaio 2022
Immagine d'archivio

Oristano

Con quei criteri, forse nessun comune in provincia potrà essere considerato “sede disagiata”

“Sono inutili e destinati a rimanere inefficaci”. Alessandro Usai, ex segretario provinciale della FIMMG, il sindacato dei medici di famiglia, è profondamente deluso dagli accordi sottoscritti tra l’assessore regionale della Sanità e i sindacati dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta per l’individuazione delle zone disagiate e disagiatissime sul territorio regionale. Un’intesa presentata nei giorni scorsi che – secondo l’assessore Nieddu – dovrebbe garantire la copertura delle sedi meno richieste, attraverso incentivi economici ai medici.

Erano stati proprio Usai e la Fimmg oristanese, un anno fa, a proporre l’istituzione di un incentivo, sotto forma di adeguamenti della quota capitaria, da destinare ai medici disposti ad aprire un ambulatorio nei piccoli comuni dell’Isola, i cui cittadini sono ora costretti a spostarsi anche di diversi chilometri verso i centri più grandi per ottenere le cure a cui hanno diritto. Lo stesso Usai aveva proposto di considerare sedi disagiatissime i centri con meno di 500 abitanti. Una proposta fatta propria anche dal presidente dell’Anci, Emiliano Deiana, che l’aveva formulata in Consiglio regionale, durante un’audizione davanti alla Commissione Sanità

L’accordo stipulato nei giorni scorsi prevede invece l’individuazione delle sedi disagiate e disagiatissime non sulla base del numero degli abitanti ma con riferimenti a 7 caratteristiche, da sommare:

  • condizioni geomorfologiche del territorio (ampiezza della superficie, orografia, insularità);
  • viabilità critica;
  • inadeguatezza della rete di trasporto pubblico;
  • distanza chilometrica eccessiva tra comuni dell’ambito e le sedi di cure primarie e i presidi ospedalieri;
  • dispersione degli insediamenti abitativi (oltre il 20% degli abitanti residenti in frazioni o case sparse);
  • densità della popolazione;
  • persistenza di sede carente a seguito di pubblicazione di almeno due bandi andati deserti.

Per la determinazione della zona disagiata, le sedi dovranno possedere contemporaneamente almeno cinque dei requisiti indicati, sei per la sede disagiatissima.

“Quanto previsto dall’accordo non è ciò che avevamo proposto”, dice Usai. Quei 5 o 6 criteri richiesti mi sembrano francamente troppi, perché quasi mai individuabili contemporaneamente nei nostri piccoli centri”. Fra l’altro, fa notare l’ex segretario provinciale della FIMMG, “l’accordo demanda alle Asl l’individuazione delle sedi disagiate, con i criteri menzionati. Le decisioni poi devono passare dal Comitato Regionale per la Medicina di Base, che viene riunito con tempi propri”.

Alessandro Usai
Alessandro Usai

In  conclusione, secondo Usai, “paradossalmente questo accordo è peggiorativo di quanto previsto dall’Accordo integrativo regionale del 2010, che prevedeva criteri simili ma non contemporaneamente. La proposta di Fimmg Oristano, che  in comitato aziendale aveva proposto di indicare come sedi disagiatissime i comuni sotto i 500 abitanti,  aveva lo scopo di far andare i medici dove non vuole andare nessuno, e sarebbe costata un milione e 600 mila euro. La Regione ora vuole stanziare  due milioni, ma non riuscirà a spenderli, con i criteri indicati. L’accordo sottoscritto nei giorni scorsi dovrà essere ratificato dal Consiglio regionale, speriamo che in quel passaggio si adottino i correttivi necessari a renderlo applicabile ”.

Venerdì 5 agosto 2022

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