Un virus ha ucciso i conigli nani nell'isola di Mal di Ventre? - LinkOristano
Emergenza

Un virus ha ucciso i conigli nani nell’isola di Mal di Ventre?

Sopralluogo di veterinari e associazioni

Conigli isola Mal di Ventre
Foto Oipa

Cabras

Sopralluogo di veterinari e associazioni

Potrebbe essere un virus e non la siccità la causa che ha scatenato la recente moria di conigli selvatici nani a Mal di Ventre. Stamane veterinari e associazioni hanno raggiunto l’isola per un sopralluogo. Ad accompagnare i medici Pierpaolo Sechi dell’Asl di Oristano e Stefano Cappai dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna sono stati il presidente dell’Adina, l’Associazione Diportisti Nautici di Cabras, Ivo Zoccheddu, e il presidente di Caccia Pesca Tradizioni Sardegna, Marco Efisio Pisanu.

I veterinari hanno prelevato i resti di alcuni dei conigli, sui quali verranno effettuate le analisi necessarie per comprendere le cause di morte.

Durante il sopralluogo si è potuto verificare che i conigli e gli animali selvatici dell’isola, al momento, dispongono dell’acqua e del cibo necessari per la sopravvivenza.

Secondo le associazioni, dunque, la causa della recente moria dei conigli selvatici potrebbe essere un’epidemia originata da un virus, magari “portato nell’isola dai volatili o anche da animali domestici, incautamente introdotti”.

“In ogni caso”, si legge in una nota firmata da Zoccheddu e Pisanu, “al di là delle ipotesi, per avere certezze sulle cause della moria occorrerà attendere l’esito delle analisi, il cui risultato verrà divulgato anche dalle associazioni”.

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Ivo Zoccheddu

Adina e Caccia Pesca Tradizioni Sardegna, in piana collaborazione con l’Atao guidata da Dario Cossu, stanno studiando forme di assistenza agli animali selvatici che popolano Mal di Ventre. “Per esempio”, conclude la nota, “nel caso di necessità, l’approvvigionamento dell’acqua necessaria. A tal proposito segnaliamo che i ‘volontari’ che hanno raccolto l’invito a portare acqua hanno utilizzato contenitori di plastica che sono rimasti nell’isola e che costituiscono una pericolosa fonte di inquinamento. L’invito rivolto a chi volesse portare altra acqua agli animali selvatici è di utilizzare le pozze naturali scavate nella roccia e di evitare assolutamente di lasciare nell’ambiente contenitori inquinanti”.

Nelle scorse settimane a lanciare l’allarme per la moria di conigli nani era stata l’Oipa, l’Organizzazione internazionale protezione animali.

Marco Efisio Pisanu
Marco Efisio Pisanu

Venerdì, 5 agosto 2022

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