M5S in assemblea a Tramatza: "Il nostro progetto di governo è più che valido, pronti alla sfida" - LinkOristano
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M5S in assemblea a Tramatza: “Il nostro progetto di governo è più che valido, pronti alla sfida”

Da remoto anche l'intervento del presidente Giuseppe Conte

Tramatza - 5 stelle

Tramatza

Da remoto anche l’intervento del presidente Giuseppe Conte. Todde: “Noi a fianco di famiglie e imprese”

Il progetto del Movimento 5 stelle è tutt’altro che morto. È il messaggio lanciato questa mattina durante l’assemblea del Movimento 5 Stelle, svolta a Tramatza e alla quale è intervenuto da remoto anche il presidente Giuseppe Conte.

“È stato un intervento che ha voluto dare lettura del quadro politico attuale e ribadire che il Movimento 5 stelle non è il responsabile della caduta del governo, con contenuti tali da motivare i presenti e dare spunti per il programma di governo e la campagna elettorale”, ha commentato il rappresentante grillino oristanese in Consiglio regionale, Alessandro Solinas, che ha parlato di una assemblea di successo: “C’è stata una grandissima partecipazione, nonostante la giornata di domenica e il bel tempo da mare”.

“In tanti hanno comunque deciso di riunirsi per rinnovare entusiasmo e appartenenza”, ha detto ancora Solinas. “Ci sono stati tanti interventi stimolanti e grandissimo spazio è stato dato agli attivisti. Tutti hanno dimostrato una grande voglia di partecipazione”.

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Alessandro Solinas

Erano 250 le persone prenotate per assistere in presenza all’assemblea e diverse decine di persone si sono collegate da remoto.

All’assemblea hanno preso parte deputati sardi e consiglieri regionali e locali.

Presente anche il viceministro dello sviluppo economico, Alessandra Todde. Questo il suo intervento

Come prima cosa vorrei ringraziarvi per essere cosi numerosi qua e collegati oggi.
E questo nonostante le difficoltà e i terremoti dell’ultimo periodo, le scissioni e tutte le vicissitudini che tutti voi ben conoscete. Avete letto tutti le ricostruzioni di stampa. Ecco, dimenticatele.

Abbiamo sostenuto questo governo con lealtà per 17 mesi dopo la fine del Conte 2, che ricordo, è stata voluta da Renzi e i suoi alleati. Lo abbiamo fatto per contribuire con responsabilità ad un governo di unità nazionale per gestire la pandemia ed il PNRR (portato a casa da Giuseppe Conte) con la convinzione di poter dare il nostro contributo nell’emergenza e sempre mettendo al centro l’interesse dei cittadini e mai pensando a dei tornaconti personali o elettorali.

È stato evidente nei passaggi degli ultimi mesi che l’intenzione fosse quella di volere il MoVimento 5 Stelle fuori dal governo.

Esempi? Il nostro tanto discusso non voto sul Decreto Aiuti al Senato, pur rappresentando un percorso di coerenza con quanto già fatto dai nostri ministri in CDM (non hanno partecipato al voto) e dal nostro gruppo alla Camera (votando la fiducia ma astenendosi sui provvedimenti), ha comportato le dimissioni di Draghi, poi respinte. Dimissioni presentate nonostante il Decreto avesse ottenuto una maggioranza bulgara.

Quando la Lega, Forza Italia o Italia Viva in passato hanno più volte deciso di non votare a favore di provvedimenti approvati dai loro stessi ministri (sia in aula, sia in CDM, sia nelle conmissioni), non sono stati oggetto di tale trattamento.

In questi mesi abbiamo chiesto rispetto alle altre forze politiche, e al Presidente Draghi di lavorare affinché il governo diminuisse l’impatto devastante delle bollette su imprese e famiglie. Milioni di cittadini non arrivano a fine mese, non riescono a pagare le bollette, non possono fare la spesa, affrontano questa crisi sociale ed energetica che necessita di interventi urgenti e strutturali, non tattici.

Abbiamo chiesto a più riprese di intervenire affinché non si mandassero sul lastrico migliaia di imprese che hanno lavorato grazie al nostro Superbonus, che ha il difetto di essere utile alle piccole imprese e ai cittadini ma forse non ai grandi gruppi finanziari. Voglio ricordarlo: 11 interventi in modifica per cambiare le regole e ancora non si è gestita la cessione dei crediti nonostante le pressanti richieste dei nostri parlamentari e i nostri esponenti di governo. E nonostante la commissione Europea lo abbia lodato come misura innovativa a più riprese.

Abbiamo detto a più riprese quanto fosse necessario intervenire per combattere salari da fame, precarietà e sfruttamento. Abbiamo combattuto duramente per contrastare tutte quelle forze politiche che ogni giorno hanno alimentato menzogne sul Reddito di cittadinanza chiedendo anche al Presidente Draghi una chiara presa di posizione.

Per noi ha parlato l’Istat: un milione di persone salvate dalla povertà assoluta a dimostrazione che contano i fatti e che le chiacchiere stanno a zero.

Abbiamo consegnato a Draghi una lettera con 9 punti in cui abbiamo condiviso l’agenda sociale del MoVimento 5 Stelle, confermando la nostra volontà a lavorare seriamente per rispondere all’esigenze del Paese.

Abbiamo chiesto confronto e rispetto. E di contro Le nostre misure sono state attaccate e siamo stati insultati e identificati, anche e soprattutto da quelli che dovevano essere i nostri alleati, come perfetti capri espiatori.

Ciò che è successo ormai è noto a tutti. Cosi com’è chiaro a tutti che la Borsa non è crollata, il PNRR prosegue, i problemi e le emergenze rimangono e che le cavallette purtroppo sono rimaste in Sardegna.

Noi siamo stati coerenti e lineari e non dobbiamo stancarci di spiegarlo giorno dopo giorno ai cittadini. Le ambiguità e le contraddizioni sono di altri.

Voglio ricordare a tutti noi che le ragioni dell’esistenza stessa del Movimento 5 Stelle sono gli interessi dei cittadini e il bene del Paese. Il nostro faro è la transizione ecologica, che abbraccia l’economia circolare, necessaria per garantire la salvezza del pianeta.

Lavoriamo costantemente per cercare di ridurre le distanze tra i privilegiati e gli ultimi, considerando le molte diseguaglianze che, peraltro, sono in continuo aumento: generazionali, territoriali, di genere.

La nostra agenda sociale sono i nove punti che abbiamo consegnato al Presidente Draghi:
– Stop alla precarietà
– Salario Minimo
– Superbonus 110%
– Cashback fiscale
– Transizione ecologica vera, non nucleare, inceneritori e trivelle.
– La difesa del Reddito di cittadinanza
– Rateizzazione delle cartelle fiscali
– Maggiore rispetto per il parlamento

Siamo pronti e orgogliosi di presentarci di fronte ai cittadini sardi con un programma che vuole mettere al centro il sostegno all’imprenditoria femminile, la tutela della sanità, della scuola pubblica, dei beni comuni come l’acqua e l’accesso alla conoscenza, l’innovazione e la modernizzazione del nostro paese, il riconoscimento dei diritti civili con lo Ius Scholae. Combatteremo i salari da fame e la precarietà dei nostri giovani. Combatteremo per buste paga più pesanti ai lavoratori, per la tutela delle imprese, per la lotta contro le delocalizzazioni, per città e servizi più accessibili.

Questa legge elettorale è la peggiore. Premia le coalizioni e i cartelli elettorali, non chi non si allea. Ricordiamoci che è stata fatta da Renzi Berlusconi e Salvini per impedirci nel 2018 di poter governare da soli. Noi ci stiamo presentando da soli.

Con il taglio dei parlamentari che noi abbiamo voluto la rappresentanza è di 600 tra deputati e senatori. In Sardegna 11 deputati (7 pluri e 4 uni) e 5 senatori (3 pluri e 2 uni).

Dobbiamo ottenere il maggior numero di voti possibile. E questo possiamo farlo non limitandoci a parlare al nostro elettorato. Noi dobbiamo lavorare su
– Chi si astiene
– Su chi non ci vota
– Sugli indecisi
– Su chi ha interessi convergenti ai nostri come il mondo ecologista e sociale
– Sulla sinistra delusa e sui moderati che non si riconoscono in Di Maio e Calenda

Le regole per le candidature non sono state definite ancora. Ci sta lavorando Giuseppe Conte e il comitato di garanzia. Lo saranno a giorni.

Ma lasciatemi dire che raggiungere questo risultato dobbiamo avere dei candidati stimati, autorevoli e riconosciuti non nel loro paese o città ma in tutta la Sardegna. Dobbiamo avere persone in grado di parlare con i datoriali, le associazioni ed essere non solo popolari ma credibili. Dobbiamo avere persone che siano in grado di portare tanti tanti voti. E questo l’aiuto di tutti. Perche il movimento non premia i personalismi ma il progetto.

Lasciatemi spendere un ringraziamento a tutti coloro che, al secondo mandato hanno dichiarato che si spenderanno per sostenerci in questo passaggio, come Roberto Fico, Paola Taverna, Vito Crimi, Fabiana Dadone. Hanno dimostrato che non si sta nel Movimento per tornaconto o promozione personale ma che si è capaci di credere ad un progetto e di portarlo avanti. Grazie e onore a loro.

Sono e Voglio essere al fianco di Conte per un programma sociale, ecologista, progressista.

Il Movimento è più vivo che mai ed è pronto a fare una campagna elettorale casa per casa, ascoltando le persone, i loro bisogni, le loro paure, le loro speranze. Perché l’unione fa la forza e tenere la schiena dritta e la testa alta ci ha sempre caratterizzato.
Quindi vi prego e vi esorto ad essere gruppo. Ad essere squadra. A Lavorare in modo collettivo ma soprattutto efficace per raggiungere il miglior risultato possibile.

Chiuderei con un anticipo proverbio arabo che dice: “Non arrendiamoci. Rischieremmo di farlo un’ora prima del miracolo”.

Tramatza - 5 stelle

Domenica, 31 luglio 2022

 

 

 

 

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