La cultura nuragica patrimonio dell'Unesco? Tra i 31 siti archeologici c'è Santa Cristina - LinkOristano
Archeologia

La cultura nuragica patrimonio dell’Unesco? Tra i 31 siti archeologici c’è Santa Cristina

Nel dossier di candidatura anche Abbasanta, Mogoro e Cabras

Pozzo Sacro Santa Cristina
Il pozzo sacro a Santa Cristina

Paulilatino

Nel dossier di candidatura anche Abbasanta, Mogoro e Cabras

Tra i 31 siti archeologici considerati fra i più rappresentativi della cultura nuragica in Sardegna c’è anche quello di Santa Cristina, nel territorio di Paulilatino. Insieme ad altri – per l’Oristanese ci sono anche Abbasanta, Cabras e Mogoro – è stato inserito nel dossier di candidatura che chiede il riconoscimento della civiltà nuragica come Patrimonio mondiale Unesco.

Se ne è parlato nei giorni scorsi a Cagliari, nella sede dell’ex Manifattura Tabacchi, in una riunione convocata dall’associazione La Sardegna verso l’Unesco. Tra i presenti anche l’amministrazione comunale di Paulilatino, rappresentata dagli assessori Antonella Casula e Mario Putzolu.

“Soddisfazione massima per questo importante risultato”, dice il sindaco Domenico Gallus, “sopratutto dopo che anni fa avevamo provato a candidarci presentando una relazione accurata e verificata da esperti e da importanti figure dell’archeologia. Siamo sicuri che ora, con l’arrivo di questo importante riconoscimento, potremo lavorare ancor di più a promuovere un sito importante come quello di Santa Cristina, affinché possa diventare sempre di più una meta attrattiva obbligata per i tanti turisti che arrivano nell’Isola”.

“L’inserimento del sito di Santa Cristina all’interno di questo dossier”, spiega l’assessora Antonella Casula, “è stato valutato da un comitato tecnico-scientifico qualificato, oltre che da vari istituti di ricerca. Ora si attendono novità da Parigi dove l’Unesco valuterà le diverse candidature ed effettuerà le necessarie verifiche. Nel mentre, però, abbiamo predisposto un protocollo d’intesa per consolidare gli intenti e le procedure e creare così una rete sempre più uniforme”.

Si lavorerà dunque a un piano di gestione capace di assicurare sia la tutela delle aree archeologiche coinvolte e sia la loro fruizione.

“È chiaro che un riconoscimento del genere è importante non solo per una maggiore valorizzazione del sito di Santa Cristina”, conclude l’assessora Casula, “ma anche per l’intero territorio di Paulilatino, che comprende circa 112 siti nuragici, tra resti e complessi”.

Venerdì, 23 luglio 2022

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