Nessun colpevole per il grande rogo che un anno fa devastò il Montiferru e la Planargia - LinkOristano
Cronaca

Nessun colpevole per il grande rogo che un anno fa devastò il Montiferru e la Planargia

Dodici mesi dopo confermato l'orientamento iniziale: fu un fatto accidentale

Montiferru - incendio - Foto di Christian Sulis
Foto di Christian Sulis

Oristano

Dodici mesi dopo confermato l’orientamento iniziale: fu un fatto accidentale

Non fu una mano criminale a innescare il grande rogo che la scorsa estate devastò il Montiferru e la Planargia incenerendo quasi 13 mila ettari di terreni, di cui circa 4 mila di boschi. Fu, invece, un fatto cosiddetto “accidentale”.

Portano a questa conclusione accertamenti e indagini disposti dalla Procura della Repubblica di Oristano, che aveva aperto un apposito fascicolo sulla drammatica vicenda.

Quel fascicolo nei dodici mesi trascorsi dal grande incendio è stato riempito di relazioni, verbali, materiale fotografico, perizie che gli investigatori hanno prodotto.

L’inchiesta era partita puntando l’attenzione su un altro incendio avvenuto il giorno precedente al grande rogo, venerdì 23 luglio 2021. Le fiamme investirono un’area tra Bonarcado e Santu Lussurgiu. Furono alimentate dal fuoco che avvolse un’auto lungo la strada provinciale. Dopo ore di duro lavoro l’apparato antincendio riuscì a fermare l’incendio.

L’indomani mattina, sabato 24 luglio, ci fu un lavoro di bonifica. L’intervento era stato chiuso così, ma poche ore dopo, complice una giornata torrida con un eccezionale vento caldo che spazzò l’Oristanese, sotto la cenere si riaccesero le fiamme e il fuoco ripartì, raggiungendo i boschi di Santu Lussurgiu, poi quelli di Cuglieri e quindi le colline di Scano Montiferro e le vallate di Sennariolo e Tresnuraghes, fermandosi solo il giorno dopo davanti al mare di Porto Alabe, ma lasciando ancora accesi altri fronti nell’interno.

L’allora procuratore della Repubblica di Oristano Ezio Domenico Basso accreditò già da subito l’ipotesi del fatto accidentale, incaricando Forestale e Carabinieri delle necessarie indagini. E da quella ipotesi di lavoro di fatto non ci si è mossi. L’indagine è conclusa. Nessun atto doloso, nessuna colpa e nessun colpevole. Fu un fatto accidentale che innescò uno dei più gravi incendi degli ultimi decenni in Sardegna.

Venerdì, 22 luglio 2022

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