Visita dallo specialista dell'Asl, ma i macchinari sono guasti. Gli esami si fanno fuori, a pagamento - LinkOristano

Lettera al direttore

Salute

Visita dallo specialista dell’Asl, ma i macchinari sono guasti. Gli esami si fanno fuori, a pagamento

La segnalazione di una lettrice

Oculista

Oristano

La segnalazione di una lettrice 

Nel poliambulatorio lo specialista c’è e riceve anche i pazienti, ma non effettua la sua visita perchè i macchinari a sua disposizione non funzionano. Ha il sapore di una beffa la segnalazione di una nostra lettrice che vuole mantenere l’anonimato e che nei giorni scorsi ha avuto bisogno di una visita oculistica.

La visita le è stata prenotata dal Cup in tempi ragionevoli, la dottoressa che l’ha ricevuta è stata  gentile, ma ha potuto solo prescriverle alcuni esami strumentali necessari, che la paziente ora dovrà effettuare a pagamento in un ambulatorio privato. Con tanti saluti al diritto garantito alle cure gratuite. Una vicenda raccontata in questa lettera che pubblichiamo integralmente. 

Leggo ogni giorno notizie sul disastro in cui versa la sanità oristanese e oggi voglio testimoniare di un caso capitato a me qualche giorno fa. Ho avuto un improvviso problema alla vista per il quale il mio medico di famiglia ha prescritto una visita oculistica nella struttura pubblica in quanto attualmente sono disoccupata, con diversi problemi di salute, e non ho la possibilità economica di affrontarli facendo ricorso alla sanità privata.

Ho avuto un appuntamento tramite CUP al poliambulatorio di Oristano in tempi abbastanza celeri, circa una decina di giorni. Recatami alla visita sono stata accolta da una dottoressa davvero gentile e professionale che fatta l’anamnesi e valutati i sintomi mi ha detto che per avere un quadro della situazione sufficiente a produrre una diagnosi sono necessari alcuni esami strumentali che il poliambulatorio non è in grado di fornire in quanto i macchinari sono guasti. La dottoressa alla mia reazione incredula e alle mie domande ha risposto in maniera sempre gentile e diplomatica, invitandomi a provvedere ad effettuare altrove gli esami che ha indicato nel certificato.

Mi chiedo a questo punto che senso ha prendere appuntamenti in ambulatori scarsamente attrezzati che devono reindirizzarti altrove per avere prestazioni di routine. Attraverso le mie conoscenze ho saputo che nel poliambulatorio di Oristano anche altri specialisti, come ad esempio gli odontoiatri, si trovano nelle medesime condizioni e non hanno a disposizione ciò che serve per lavorare.  Il problema allora non è la mancanza di medici, e la colpa non è di chi ha preceduto chi oggi gestisce la politica sanitaria in Sardegna, perché dopo tre anni e mezzo di amministrazione se un poliambulatorio si trova in queste condizioni e i medici ci sono non puoi scaricare la colpa su altri.

Mi chiedo anche se nel caso come il mio non ci siano responsabilità erariali nello sprecare ore lavorative di medici e infermieri per fornire ai cittadini prestazioni tanto limitate da risultare in tanti casi inutili.

Ora per il mio problema dovrò per forza di cose andare a fare una visita a pagamento se riuscirò a reperire i soldi. Ancora una volta un diritto “garantito” dalla Costituzione e dalle leggi ordinarie dello stato è stato calpestato senza che ci sia un responsabile. E’ sempre colpa di chi c’era prima. Credo che in tanti oggi non si stiano curando perché la sanità pubblica è allo sfascio e quella privata ha raggiunto costi altissimi.

Con questa lettera aperta voglio anche invitare il nuovo Sindaco di Oristano, Massimiliano Sanna, prima autorità sanitaria cittadina, a recarsi nel poliambulatorio di via Michele Pira, e perché no, anche nell’Ospedale San Martino, e verificare di persona quale sia realmente la situazione, perché leggo di liste d’attesa infinite nonostante milioni di euro stanziati dalla Regione per ridurle, di blocco dell’attività libero professionale per gli ospedalieri finalizzata non si sa a cosa, di sospensione degli interventi chirurgici in ospedale con polemiche poco chiare al seguito….insomma di una sanità pubblica che per noi cittadini non sta funzionando come dovrebbe e per i politici è diventata terreno di scontro su cui di fatto non si sta costruendo niente ma si sta continuando a demolire. Questo per lo meno è quanto nel mio piccolo sono riuscita a capire a mie spese.

Lettera Firmata

Venerdì, 8 luglio 2022

Più informazioni
commenta