Medici in affitto confermati per tutta l'estate nei Pronto soccorso di Oristano e Bosa e al Punto d'intervento di Ghilarza - LinkOristano
Sanità

Medici in affitto confermati per tutta l’estate nei Pronto soccorso di Oristano e Bosa e al Punto d’intervento di Ghilarza

Decisione dell'Ares vista la situazione di emergenza negli ospedali. Servizio potenziato, costi e compensi

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Decisione dell’Ares vista la situazione di emergenza negli ospedali. Servizio potenziato, costi e compensi

Non si trovano altri medici e così continueranno ad operare anche nei mesi estivi i medici in affitto già impegnati nei Pronto Soccorso degli ospedali di Oristano e di Bosa e nel Punto di Primo Intervento del Delogu di Ghilarza. L’affidamento alla Società MST Group di Vicenza, che fornisce i professionisti da utilizzare nei turni dei tre servizi di emergenza, è stato infatti prorogato di tre mesi dopo la scadenza dell’ultima “proroga tecnica”  fissata per il 30 giugno scorso.

Lo dispone una apposita determina adottata dall’Ares, che prevede anche il tacito rinnovo dell’appalto di ulteriori tre mesi fino alla fine dell’anno, se nel frattempo lo stesso ente non sarà riuscito a concludere la procedura del mega appalto con cui si intendono reperire altri medici in affitto da destinare a 12 ospedali sardi. 

L’affidamento del servizio alla società Mst Group, avviato ad aprile dell’anno scorso solo per consentire l’apertura del Punto di Primo Intervento di Ghilarza e per un periodo iniziale  di sei mesi rinnovabili solo una volta, è arrivato così ad una estensione complessiva di 21 mesi. Ampliato anche l’oggetto contrattuale, gradualmente integrato  fino a comprendere dall’ottobre dell’anno scorso anche il Pronto Soccorso del San Martino di Oristano e, dallo scorso mese di maggio, anche il Pronto Soccorso del Mastino di Bosa. 

E lievitato ovviamente è anche il costo alla base dell’affidamento, che dalle circa 700 mila euro previsti in origine, era già arrivato a una somma di circa un milione e mezzo di euro, a cui si aggiungeranno ora ulteriori 431 mila euro per i 3 mesi estivi, destinati a diventare 862 mila, se il servizio sarà automaticamente prorogato, come è probabile, fino alla fine dell’anno.

Da ricordare che per ogni turno di 12 ore ogni professionista percepisce un compenso di 700 euro, a fronte di poco più di 930 euro riconosciuti  all’azienda. 

La proroga dell’appalto appena disposta per i mesi di luglio, agosto e settembre prossimo prevede la presenza dei medici in affitto nei tre ospedali della provincia per la copertura dei turni di tutti i giorni della settimana, così distribuiti: al San Martino e al Mastino di Bosa dovranno  assistere per 5 giorni unicamente i pazienti con codici bianchi e verdi, di bassa gravità, e per i restanti 2 giorni dovranno occuparsi di tutti i codici, compresi quelli rossi e gialli, di alta gravità.

Da sottolineare che con questa proroga, rispetto all’assegnazione scaduta a giugno, è stato previsto un ulteriore turno di 12 ore per ogni settimana per il San Martino ed è stata raddoppiata la presenza prevista per i medici in affitto impegnati all’ospedale di Bosa, passati dalla copertura di 12 ore al giorno da dedicare a tutti codici, a una copertura di 24 ore al giorno per tutta la settimana. Modificato anche l’impegno per tutti i codici di gravità, limitato ora a soli due giorni su sette.

Al Punto di Primo intervento di Ghilarza i medici in affitto dovranno invece continuare a operare in maniera esclusiva per  i turni giornalieri e per tutta la settimana unicamente per i codici  bianchi e verdi. 

Come indicato nella recente delibera di proroga del servizio, è imminente la pubblicazione della gara d’appalto per l’affidamento del servizio di copertura di turni di guardia attiva attraverso medici in affitto in 12 ospedali della Sardegna. Un intervento per  il quale sono stati stanziati, spiega sempre la delibera,  9 milioni e 150 mila euro. 

All’avviso per la manifestazione di interesse a partecipare a questo affidamento, i cui termini sono scaduti il 10 giugno scorso, non ha risposto nessun operatore economico, neanche la società MST Group che ha ormai da oltre un anno cura il servizio per i 3 ospedali della provincia.

Il ricorso ai medici in affitto è stato da sempre contestato dagli Ordini dei medici della Sardegna, dai sindacati del personale medico e sanitario e dal Simeu, l’associazione dei medici impegnati nei servizi di Emergenza Urgenza, e dal Comitato di difesa del diritto alla salute di Oristano. Alla base delle loro critiche l’impiego di medici privi della specializzazione in emergenza urgenza o equipollenti chiamati a visitare anche pazienti con in codici di alta gravità.

Ne sostengono invece l’utilità il consigliere regionale Domenico Gallus, ex presidente della commissione sanità del consiglio regionale che per primo si è battuto per l’affidamento del Punto di Primo Intervento dell’ospedale di Ghilarza,  e i vertici locali e regionali della Sanità.

Sabato, 2 luglio 2022

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