Costi della gestione dei rifiuti in aumento: il Consorzio industriale cerca di evitare un rincaro delle tariffe - LinkOristano
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Costi della gestione dei rifiuti in aumento: il Consorzio industriale cerca di evitare un rincaro delle tariffe

Via libera dall'assemblea generale dell'ente di Oristano

Camion raccolta rifiuti

Oristano

Via libera al bilancio dall’assemblea generale dell’ente 

La gestione dei rifiuti sarà già dai prossimi giorni un problema che il Consorzio industriale provinciale di Oristano dovrà affrontare alla luce della forte ripresa dell’inflazione nell’anno in corso e considerato che a partire da metà luglio l’esaurimento dei volumi disponibili della discarica di servizio di Masangionis obbligherà l’Ente a conferire il rifiuto secco  in un altro impianto di trattamento, con significativo incremento dei costi di trasporto e conferimento. Si cercherà di monitorare i costi di gestione dell’impianto trattamento Rsu e trovare con la Regione forme di compensazione che possano limitare l’incremento delle tariffe di conferimento.

L’argomento è stato esaminato dall’assemblea generale del Consorzio Industriale Provinciale Oristanese, composta dal vice-presidente Andrea Casu, sindaco di Santa Giusta, e dai componenti Massimiliano Daga, rappresentante della Provincia, e Massimiliano Sanna, sindaco di Oristano, nell’ambito della discussione del bilancio 2021,  approvato con un voto all’unanimità.

Il documento contabile chiude con un utile d’esercizio di circa 60mila euro, a fronte di ricavi per oltre 14 milioni e 622mila euro, mentre nello stato patrimoniale evidenzia un patrimonio netto di quasi 16 milioni e 800mila euro, con un totale attivo di oltre 95 milioni e 469mila euro e un attivo immobilizzato di 56 milioni e 71mila euro.

Il risultato economico dell’esercizio 2021 conferma il trend di risultati positivi realizzati nell’ultimo decennio, nonostante le problematiche indotte dalla pandemia da Covid-19, e dimostra la capacità dell’ente consortile di far fronte costantemente alla copertura dei costi di gestione con i ricavi delle vendite e delle prestazioni.

Tra i fatti significativi che hanno interessato il bilancio del 2021 la definizione della vertenza per il pagamento del servizio di depurazione svolto a favore di Abbanoa in relazione ai comuni che convogliano i loro reflui nel depuratore consortile. Infatti, nel 2021 Egas, l’ente regionale che svolge le funzioni di autorità d’ambito, a seguito di una lunga istruttoria ha stabilito il corrispettivo spettante annualmente al Consorzio per il servizio di depurazione svolto, andando così a normalizzare i rapporti con Abbanoa.

Sul fronte della gestione dell’impianto di trattamento dei reflui solidi urbani, nel corso dell’esercizio precedente, fa sapere il Consorzio,  non sono emerse particolari problematiche per il trattamento dei rifiuti secco e umido, considerato che i rifiuti sono stati trattati esclusivamente presso l’impianto di Arborea e non vi sono stati obblighi di conferimento esterno del rifiuto secco. Dal trattamento della raccolta differenziata di plastica, vetro e lattine sono invece emerse delle diseconomie, anche a causa dell’interruzione per circa due mesi delle attività della linea di trattamento, per via del potenziamento della linea di selezione automatizzata che consentirà di incrementare la produzione.

Uno degli elementi di criticità rilevati riguarda, soprattutto in prospettiva, l’incremento dei costi di gestione conseguenti, inizialmente, alla ripresa delle attività produttive dopo le fermate dovute alla pandemia da Covid-19 e, più recentemente, alla guerra in Ucraina. Infatti, nel 2021 l’aumento del costo dell’energia elettrica è stato del 23,5% rispetto all’anno precedente, nonostante il rincaro dei prezzi sia iniziato solo a partire dall’ultimo trimestre del 2021, mentre l’incremento dei costi dei carburanti e lubrificanti è stato del 18,80%.

Sabato, 2  luglio 2022

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