Pronti i contributi della Regione per quanti vogliono acquistare o ristrutturare la casa in paese - LinkOristano
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Pronti i contributi della Regione per quanti vogliono acquistare o ristrutturare la casa in paese

Il provvedimento per combattere lo spopolamento riguarda la prima abitazione. Le informazioni utili 

Casa edificio rurale
Foto d'archivio

Cagliari

Il provvedimento per combattere lo spopolamento riguarda la prima abitazione. Le informazioni utili 

La Regione eroga 45 milioni di euro per l’acquisto o ristrutturazione di prime case nei comuni con popolazione inferiore di 3.000 abitanti. È una delle misure chiave contro lo spopolamento su cui punta l’esecutivo guidato dal presidente Christian Solinas e di cui ieri, nel corso della seduta di Giunta, sono stati approvati gli indirizzi per la ripartizione delle risorse ai comuni e per l’accesso ai contributi a fondo perduto. Quanto stabilito dalla Finanziaria diventa dunque realtà.

Il contributo è concesso a chi ha la residenza anagrafica in un piccolo comune della Sardegna o a chi trasferisce la residenza anagrafica entro 18 mesi dall’acquisto dell’abitazione o dalla data di ultimazione dei lavori, a condizione che il comune di provenienza non sia anch’esso un piccolo comune della Sardegna.

Il contributo può essere concesso anche a coloro che trasferiscono lì la residenza e che non risiedono, al momento della presentazione della domanda, in un comune sardo. Entrando ancora di più nello specifico della misura, il contributo è concesso nella misura massima del 50% della spesa e comunque per l’importo massimo di 15.000 euro a soggetto (in un nucleo familiare potrà esserci un solo soggetto beneficiario) e potrà essere riconosciuto anche a favore dei richiedenti che prevedono congiuntamente l’acquisto e la ristrutturazione (resta fermo il limite di 15.000 euro). Il contributo può essere concesso a un nucleo familiare in fase di costituzione (composto anche da una sola persona) anche qualora il nucleo familiare di provenienza abbia beneficiato del medesimo contributo per un’altra abitazione.

La Regione ripartirà le risorse sulla base di precisi criteri: una quota pari a un terzo della copertura finanziaria complessiva sarà distribuita in egual misura tra tutti i “piccoli comuni”, al fine di allocare un importo uguale per tutti; una quota pari a un terzo della copertura finanziaria complessiva sarà assegnata in relazione alla percentuale (riferita alla popolazione al 1981) di riduzione della popolazione dal 1981 al 2020; una quota pari a un sesto della copertura finanziaria complessiva sarà ripartita in relazione alla percentuale di popolazione residente nei piccoli comuni; una quota pari a un sesto della copertura finanziaria complessiva verrà destinata in relazione alla distanza del reddito a livello comunale dalla mediana del reddito di tutti i comuni della regione Sardegna.

Il presidente Christian Solinas e l'assessore Aldo Salaris
Christian Solinas e Aldo Salaris

“Con l’ultima manovra, e ora con gli atti di indirizzo necessari a dare corpo alle misure contro lo spopolamento e l’isolamento dei territori”, ha spiegato il presidente della Regione Christian Solinas, “abbiamo creato le condizioni affinché i giovani decidano di restare e il tessuto economico dei territori più fragili, grazie anche ai contributi sulle prime case, si rafforzi e divenga terreno fertile per chi lì si trasferirà o deciderà di costruire una famiglia. Non può esserci crescita senza una reale valorizzazione dei territori, delle aree interne e di quelle più svantaggiate, che deve necessariamente passare per nuove politiche di ripopolamento dei territori”.

“Stiamo lavorando per rendere migliore la nostra isola e per dare nuove opportunità ai sardi. Su questi due obiettivi”, ha concluso il governatore sardo, “è improntata l’intera azione della Giunta che ha fatto della lotta allo spopolamento il filo conduttore delle misure messe in atto per favorire una reale, consapevole e sostenibile crescita della Sardegna”.

L’esecutivo, su proposta dell’assessore dei Lavori Pubblici, Aldo Salaris, ha approvato gli indirizzi per la ripartizione delle risorse ai comuni e per l’accesso ai contributi. “Il finanziamento di 45 milioni di euro, declinato sulle tre annualità (2022-2023-2024), verrà concesso sulla base di precisi criteri individuati sulla base dei principi di equità e giustizia e in relazione alle esigenze dei territori. Intervenire sulla prima casa”, ha detto Salaris, “equivale a incentivare la residenzialità in territori considerati svantaggiati, favorendone la rinascita e proiettandoli sul futuro. Questa misura, unita alle altre messe in campo dalla Giunta come il bonus natalità e le misure economiche per accrescere la competitività dei piccoli comuni, contribuirà a dare un futuro alla Sardegna intera”.

Venerdì, 1 luglio 2022

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