Bosa dice addio alla giostrina in piazza che per trent'anni ha fatto divertire tante generazioni - LinkOristano
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Bosa dice addio alla giostrina in piazza che per trent’anni ha fatto divertire tante generazioni

Aumentati vertiginosamente i costi per l'uso del suolo pubblico

Bosa giostra piazza Monumento
La giostrina di piazza Monumento a Bosa

Bosa

Aumentati vertiginosamente i costi per l’uso del suolo pubblico

A Bosa turisti e residenti non troveranno più nella centrale  Piazza Monumento la giostra che ha fatto divertire per trent’anni generazioni di bambini nei mesi estivi, ma anche nei periodi di festa come il Carnevale o il Natale. Il titolare dell’azienda che la gestisce, Paolo Moino, questa mattina l’ha dovuta smontare: troppo oneroso il canone per l’occupazione del suolo pubblico chiesto dal comune dalla prossima stagione. 

“Secondo quanto prevede il nuovo regolamento comunale, dovrei versare alle casse del comune la cifra di 10.800 euro per l’occupazione di uno spazio di 30 metri quadrati per tre mesi – spiega con sconcerto Paolo Moino – una cifra per me davvero insostenibile”.

Il canone richiesto finora all’azienda di Moino, che opera nel settore da quattro generazioni,  era di 1200 euro. Da oggi però è scattato un nuovo metodo di calcolo, per effetto della introduzione del cosiddetto “canone unico patrimoniale”, previsto da una legge dell’anno scorso che ne impone l’adozione per tutte le attività che hanno necessità di disporre di porzioni di suolo pubblico. 

L’applicazione delle nuove tariffe, differenziate per occupazione permanente o temporanea, ha subito però una sospensione per effetto delle norme legate al Covid che ne hanno previsto l’esenzione, per venire incontro alle difficoltà attraversate dalle attività economiche nel periodo della pandemia. L’esenzione però è scaduta ieri e così da oggi si applicano le nuove tariffe. 

La concessione di cui ha bisogno la giostra di Bosa, prevede ora  il pagamento di un canone di 4 euro al giorno a metro quadro. Che per i tre mesi estivi e per la superficie necessaria arriva appunto alla cifra di 10800 euro.  Una cifra che il comune afferma di poter ridurre fino a 7000 euro, considerato che il periodo richiesto supera i 70 giorni. La stessa  amministrazione comunale sostiene, però, di non poter applicare la riduzione dell’80 per cento prevista finora agli spettacoli viaggianti. 

“ In questo modo a Bosa non si potrà avere più il Circo o i parchi di divertimento temporaneo come Matherland – afferma Moino – Un vero peccato per una città turistica  che si dovrà privare di un servizio molto gradito anche dagli esercenti, come la giostra per i bambini, ormai presente in Sardegna in tutti i centri più importanti, come Alghero, Olbia, Oristano – continua Moino – . Due giostre per bambini sono sempre in funzione perfino sotto la Tour Eiffel a Parigi”.

Venerdì, 1° luglio 2022

 

 

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