Le centrali del servizio 118 dicono no al blocco dei ricoveri negli ospedali di Oristano e Bosa - LinkOristano
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Le centrali del servizio 118 dicono no al blocco dei ricoveri negli ospedali di Oristano e Bosa

Situazione sempre più grave che interessa ormai tutta la Sardegna

Pronto soccorso Oristano

Oristano

Situazione sempre più grave che interessa ormai tutta la Sardegna

“E’ una richiesta irricevibile, quella inviata alle sale operative del 118 dai dirigenti della Asl di Oristano”.  Lo afferma il dottor Francesco Ciuffi, medico impegnato stamattina nella sala operativa del 118 di Cagliari, a proposito della comunicazione con cui il direttore generale Angelo Serusi e il direttore sanitario Antonio Pinna, direttore sanitario della Asl, hanno chiesto ieri di sospendere l’invio di ambulanze del 118 al Pronto Soccorso degli ospedali di Oristano e Bosa, perchè i rispettivi reparti di medicina sono già oltre il limite della capienza. 

“Riceviamo continue richieste di questo tipo da diverse ASL – spiega il dottor Francesco Ciuffi –  ma non possiamo assolutamente dirottare le ambulanze in ospedali diversi da quelli di riferimento,  considerato che gran parte degli ospedali sardi  hanno le medesime difficoltà ma sopratutto che i pazienti vanno comunque trasportati al Pronto Soccorso più vicino dove devono essere visitati,  assistiti e dimessi o, nei casi più gravi, stabilizzati e trattenuti in attesa di reperire il posto letto necessario“.

“Da aggiungere – spiega ancora il dottor Francesco Ciuffi – che il servizio 118 dispone nella Asl di Oristano di due sole ambulanze medicalizzate, una Oristano e l’altra a Ales,  le restanti, non medicalizzate,  sono gestite da volontari privi di competenza medica e quindi non in grado di effettuare alcuna valutazione sul paziente trasportato che deve essere affidato prima possibile alle cure dei medici del Pronto Soccorso.” 

E’ destinata così a cadere nel vuoto la richiesta di chiudere a nuovi ricoveri gli Ospedali di Oristano e di Bosa, come previsto dal direttore generale della Asl Angelo Serusi. 

Con i conseguenti disagi per i pazienti con necessità di ricovero, considerato che non c’è più un posto letto libero in nessuno dei due reparti di  Medicina degli ospedali di  Oristano e Bosa, mentre a Ghilarza non sono più disponibili i posti letto del reparto Medicina, chiuso già dallo scorso mese di maggio. 

Destinata anche ad aggravarsi la situazione già critica del Pronto Soccorso del San Martino, i cui medici sono già costretti a trattenere nell’area dell’osservazione breve i pazienti con necessità di ricovero, compresi quelli positivi al Covid, in attesa di reperire un posto letto  disponibile.

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