Funtana Meiga: il Consiglio di Stato dà ragione ai proprietari, urbanizzazioni al Comune di Cabras dopo 30 anni - LinkOristano
Sentenza

Funtana Meiga: il Consiglio di Stato dà ragione ai proprietari, urbanizzazioni al Comune di Cabras dopo 30 anni

Nuova sentenza per la gestione dei servizi nella borgata marina

Funtana Meiga

Cabras

Nuova sentenza per la gestione dei servizi nella borgata marina

Il Comune di Cabras dovrà prendersi in carico le urbanizzazioni del villaggio costiero di Funta Meiga: strade, spazi verdi, rete di illuminazione, condotte idrica e fognaria al servizio della borgata marina che ormai conta più di 300 unità immobiliari. Lo dicono i giudici del Consiglio di Stato che,  con una sentenza dei giorni scorsi,  sembrano chiudere una controversia in  essereda quasi vent’anni.

L’amministrazione comunale, infatti,   in più occasioni si è opposta al passaggio delle urbanizzazioni realizzate  nell’ambito dell’accordo della lottizzazione, risalente addirittura al 1989.  Da qui, appunto,  la controversia mandata avanti alla liquidatrice della società che  ha fatto nascere la borgata, Paola Perseu.

Una controversia  partita con un primo ricorso al Tar nel 2015, il cui esito fu  favorevole ai proprietari. Proseguita con ricorsi e altre istanze al  Tar e conclusa ora al Consiglio di Stato (in effetti dovrà essere nominato un commissario ad acta per le procedure burocratiche finali), ancora a favore dei proprietari. I quali ora si dicono più che soddisfatti: “In  trent’anni”, afferma Gianfranco Ginesu, uno di loro, “ci siamo sempre fatti carico noi delle spese, pur pagando regolarmente  i tributi al Comune di Cabras. Manutenzioni del verde, dell’impianto elettrico, oneri di funzionamento del depuratore: ogni anno quasi 200 mila euro”.

“A ciò si aggiunga il fatto che Abbanoa ci fornisce acqua a prezzi alti”.

Con Abbanoa negli anni scorsi si era avuto un altro contenzioso e proprio il problema della rete idrica e di quella fognaria  sono stati uno degli elementi di scontro col Comune. Parti delle condotte insistono su aree private: in parole povere all’interno di alcuni lotti passano i tubi principali. Situazione  riscontrata anche in altri comuni e che in passato di fatto in Sardegna in alcuni casi veniva tollerata, ora non più.

Venerdì, 24 giugno 2022

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