Cabras
Nuova sentenza per la gestione dei servizi nella borgata marina
Il Comune di Cabras dovrà prendersi in carico le urbanizzazioni del villaggio costiero di Funta Meiga: strade, spazi verdi, rete di illuminazione, condotte idrica e fognaria al servizio della borgata marina che ormai conta più di 300 unità immobiliari. Lo dicono i giudici del Consiglio di Stato che, con una sentenza dei giorni scorsi, sembrano chiudere una controversia in essereda quasi vent’anni.
L’amministrazione comunale, infatti, in più occasioni si è opposta al passaggio delle urbanizzazioni realizzate nell’ambito dell’accordo della lottizzazione, risalente addirittura al 1989. Da qui, appunto, la controversia mandata avanti alla liquidatrice della società che ha fatto nascere la borgata, Paola Perseu.
Una controversia partita con un primo ricorso al Tar nel 2015, il cui esito fu favorevole ai proprietari. Proseguita con ricorsi e altre istanze al Tar e conclusa ora al Consiglio di Stato (in effetti dovrà essere nominato un commissario ad acta per le procedure burocratiche finali), ancora a favore dei proprietari. I quali ora si dicono più che soddisfatti: “In trent’anni”, afferma Gianfranco Ginesu, uno di loro, “ci siamo sempre fatti carico noi delle spese, pur pagando regolarmente i tributi al Comune di Cabras. Manutenzioni del verde, dell’impianto elettrico, oneri di funzionamento del depuratore: ogni anno quasi 200 mila euro”.
“A ciò si aggiunga il fatto che Abbanoa ci fornisce acqua a prezzi alti”.
Con Abbanoa negli anni scorsi si era avuto un altro contenzioso e proprio il problema della rete idrica e di quella fognaria sono stati uno degli elementi di scontro col Comune. Parti delle condotte insistono su aree private: in parole povere all’interno di alcuni lotti passano i tubi principali. Situazione riscontrata anche in altri comuni e che in passato di fatto in Sardegna in alcuni casi veniva tollerata, ora non più.
Venerdì, 24 giugno 2022
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