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Istruzione

In Sardegna gli studenti torneranno in classe il 14 settembre: via libera al nuovo calendario

Nel prossimo anno i giorni di lezione saranno 204

Scuola - aula - banchi
Foto d'archivio

Cagliari

Nel prossimo anno i giorni di lezione saranno 204

Approvato il calendario scolastico 2022/2023 per la Regione Sardegna. Le lezioni inizieranno il 14 settembre per tutte le scuole di ogni ordine e grado della Sardegna e, limitatamente alla scuola primaria e alla secondaria di primo e secondo grado, si concluderanno il 10 giugno 2023. In considerazione della specificità del servizio educativo offerto, le scuole dell’infanzia protrarranno le attività didattiche al 30 giugno 2023.

Sono previsti 206 giorni di lezione, che si riducono a 204 per via dei due giorni a disposizione delle singole istituzioni scolastiche.

L’assessore della Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu, ha ricordato che la determinazione del calendario delle festività nazionali e degli esami di Stato è competenza nazionale. Con il calendario regionale si vuole “consentire la programmazione didattica delle istituzioni scolastiche autonome, la predisposizione dei servizi di competenza degli enti locali e l’organizzazione della vita familiare”.

Tenuto conto dell’esigenza di assicurare una durata delle lezioni non inferiore ai 200 giorni, e ricordando che le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia, possono adattare il calendario scolastico a specifiche esigenze locali oltre che didattiche, l’assessore Biancareddu ha precisato che “per motivate esigenze e previo accordo con gli enti territoriali competenti ad assicurare i servizi per il diritto allo studio”, le singole scuole (anche quelle dell’infanzia) soino autorizzate a deliberare l’anticipazione della data di inizio delle lezioni.

Il calendario regionale conferma la sospensione dell’attività scolastica per le festività nazionali fissate dalla normativa statale: tutte le domeniche, 1° novembre – festa di tutti i Santi, 8 dicembre – Immacolata Concezione, 25 dicembre – Natale, 26 dicembre – Santo Stefano, 1° gennaio – Capodanno, 6 gennaio – Epifania, lunedì dopo Pasqua. E poi ancora 25 aprile – anniversario della Liberazione, 1° maggio – festa del Lavoro, 2 giugno – festa nazionale della Repubblica; vacanza anche in occasione della festa del santo patrono.

Prevista le sospensione delle lezioni anche in queste date: 2 novembre, commemorazione dei defunti; vacanze natalizie dal 23 al 31 dicembre, dal 2 al 5 gennaio; vacanze di carnevale, il martedì antecedente l’avvio del periodo quaresimale; vacanze pasquali con i 3 giorni precedenti la domenica di Pasqua e il martedì immediatamente successivo al Lunedì dell’Angelo; 28 aprile, Sa Die de sa Sardigna.

Andrea Biancareddu
Andrea Biancareddu

Sono due i giorni i vacanza a disposizione del Consiglio di istituto, che diventano uno nel caso in cui la festa del santo patrono del Comune di pertinenza ricada nel periodo scolastico.

I giorni di lezione che risultano nel calendario scolastico regionale sono così ripartiti (non si tiene conto del giorno del santo patrono, che può ricadere anche al di fuori del periodo scolastico). Settembre 2022: giorni 15; ottobre 2022: giorni 26; novembre 2022: giorni 24; dicembre 2022: giorni 18; gennaio 2023: giorni 21; febbraio 2023: giorni 23; marzo 2023: giorni 27; aprile 2023: giorni 18; maggio 2023: giorni 26; giugno 2023: giorni 8, per un totale di 206 giorni di scuola che si riducono a 204 per via dei due giorni a disposizione delle singole istituzioni scolastiche.

Nel caso in cui le lezioni si svolgano su cinque giorni settimanali, il conteggio complessivo dei giorni di lezione è di 171, che divengono 169 con l’utilizzo delle giornate a disposizione con la festa del canto patrono.

Le istituzioni scolastiche, nel rispetto del monte ore annuale previsto per le singole discipline e attività obbligatorie, possono disporre adattamenti del calendario scolastico d’istituto, debitamente motivati e deliberati e comunicati tempestivamente alle famiglie entro l’avvio delle lezioni, per esigenze derivanti dal piano dell’offerta formativa.

Qualora l’adattamento del calendario comporti sospensione delle lezioni, nel limite massimo di tre giorni annuali, è necessario un preventivo accordo con gli enti territoriali competenti ad assicurare i servizi per il diritto allo studio. Per esigenze connesse a specificità dell’istituzione scolastica determinate da disposizioni normative di carattere particolare.

“Il calendario scolastico si configura come strumento di programmazione territoriale”, ha ricordato Biancareddu, “in considerazione delle ripercussioni che le scansioni temporali stabilite hanno sull’organizzazione della vita familiare degli alunni, nonché dei servizi connessi alle attività didattiche, tenuto conto anche dell’impegno assunto dalle competenti autonomie locali. L’autonomia scolastica permette modifiche al calendario scolastico, con adattamenti che possono riguardare la data di inizio delle lezioni, una diversa articolazione delle vacanze natalizie e pasquali nonché la sospensione, nel corso dell’anno, delle attività educative o didattiche, se ritenuta funzionale al migliore svolgimento dell’offerta formativa”.

Mercoledì, 22 giugno 2022

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