Il coro "San Michele Arcangelo" canta in Vaticano per l'udienza di Papa Francesco - LinkOristano
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Il coro “San Michele Arcangelo” canta in Vaticano per l’udienza di Papa Francesco

I quattordici coristi-poliziotti diretti da Marcello Lochi hanno intonato il "Deus ti salvet Maria"

Coro Polizia in Vaticano EVIDENZA

Roma

I quattordici coristi-poliziotti diretti da Marcello Lochi hanno intonato il “Deus ti salvet Maria”

Hanno cantato il “Deus ti salvet Maria” durante l’udienza generale di Papa Francesco. I coristi del “San Michele Arcangelo” della Questura di Oristano questa mattina erano in piazza San Pietro.

Una esibizione importante che corona l’impegno del direttore Marcello Lochi, del collaboratore Daniele Rocchi e dei diversi agenti – donne e uomini – che prestano la loro voce al coro, sostenuto sempre dai vari questori che si sono succeduti a Oristano e che con la gestione dell’attuale questore, Giuseppe Giardina, ha raggiunto la sua massima espressione.

Quattordici i coristi: Marcello Lochi (direttore – piano/organo) Daniele Rocchi (chitarra), Fabio Melis (chitarra), Monica Marongiu, Monica Spanu, Gabriella Zoccheddu, Claudia Putzolu, Laura Serpi, Marina Pirri, Sabrina Mannu, Gianfranco Nurchis, Moris Lai, Antonino Cocco, Pierpaolo Pau e Giuseppe Cotza.

Il coro nasce nel 2018 da un’idea di Rita Cascella, al tempo vicario del questore di Oristano (oggi a Treviso), in seguito all’ascolto di una esibizione durante la messa nella basilica di Santa Maria a Cabras, animata dal coro di quella comunità e diretto da Marcello Lochi, poliziotto della questura di Oristano.

Da allora il coro San Michele Arcangelo anima i momenti liturgici istituzionali della Questura e della Prefettura di Oristano.

“Il coro ha valore per ciò che rappresenta, cioè la volontà da parte di ogni componente di affermare in chiave diversa gli alti valori morali e civili della Polizia di Stato, l’impegno di onorare la divisa che indossiamo ogni giorno al servizio della collettività, un coinvolgimento istituzionale e spirituale che ogni singolo agente del coro esprime nelle circostanze istituzionali ma anche fuori l’orario di servizio durante le prove”, commenta il direttore Lochi. “A mio avviso il coro vuole essere un ulteriore strumento di vicinanza ai cittadini, una congiunzione importante sulla scia del motto Esserci sempre rivolto a tutte le comunità in cui viviamo”.

Coro polizia in Vaticano
I coristi insieme al questore Giuseppe Giardina in Vaticano

Proprio seguendo questo spirito, nel 2020 – in pieno lockdown – alcuni dei componenti del coro avevano deciso di inviare un messaggio di speranza alla cittadinanza attraverso la musica: Marcello Lochi (piano), Gianfranco Nurchis (solista cantore), Daniele Rocchi (chitarra) e Giambattista Longu (violinista componente ANPS Oristano) hanno dedicato “Il canto del poliziotto” a Gianni Fois, altro chitarrista del coro, deceduto in un tragico incidente stradale, proprio nel periodo in cui si stava realizzando il canto.

Il video dell’esibizione era stato condiviso sul web e sulla pagina ufficiale social della Polizia di Stato denominata “Agente Lisa”, riscuotendo grande apprezzamento anche dall’arcivescovo di Oristano, Roberto Carboni. Il video ha raggiunto anche il Vaticano e Papa Francesco ha inviato ai coristi-poliziotti una lettera di ringraziamento per il bel gesto nei confronti del collega e un ringraziamento per l’importante lavoro che la Polizia di Stato garantisce ogni giorno. Un apprezzamento che ha trovato concretezza nell’invito a prendere parte all’udienza di questa mattina. Papa Francesco al termine dell’udienza ha incontrato i coristi e regalato un rosario a ciascuno di loro.

Coro polizia in Vaticano
In alto, gli agenti del coro della Questura di Oristano salutano il Papa al suo passaggio
Coro polizia in Vaticano
Il rosario donato ai coristi da Papa Francesco
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Mercoledì, 22 giugno 2022

 

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