Federazione Rete sarda diabete, Riccardo Trentin confermato presidente - LinkOristano
Salute

Federazione Rete sarda diabete, Riccardo Trentin confermato presidente

Tra i prossimi obiettivi una qualità delle cure uguale in tutta l'Isola

Riccardo Trentin
Riccardo Trentin

Tramatza

Tra i prossimi obiettivi una qualità delle cure uguale in tutta l’Isola

Riccardo Trentin è stato rieletto presidente della Federazione Rete sarda diabete. Lo ha deciso l’assemblea dei soci, riunita sabato scorso a Tramatza. Con lui lavoreranno il vicepresidente Pietro Spano, Simona Salis e Eleonora Inzàina (rispettivamente segretaria e tesoriera della Federazione) e i consiglieri Fabio Sabeddu, Benedetto Mameli, Daniela Sanna, Diego Piras e Roberta Tocco.

Trentin, insegnante di 51 anni, di Iglesias, è stato eletto per un secondo mandato per dare continuità all’azione della Federazione. “Sono stati anni difficili a causa della pandemia di Covid-19 ma sono stati raggiunti importanti risultati”, ha detto il presidente della Federazione Rete sarda diabete. “Le difficoltà ci sono, certo. Ma continuiamo a credere nel dialogo con le istituzioni, nella battaglia delle idee, nella sfida delle intelligenze. Noi stiamo facendo la nostra parte”.

All’assemblea a Tramatza hanno partecipato otto delle associazioni territoriali della Rete sarda diabete, che negli ultimi anni hanno portato avanti diversi progetti e le numerose rivendicazioni di oltre 120 mila famiglie di persone affette da diabete.

Fin dalla sua costituzione, nel giugno del 2019, la Federazione si è mossa sul territorio ponendo le basi per creare una rete tra le associazioni già presenti, i pazienti e tutti i soggetti interessati, quali ASL, Comuni, Regione e laboratori di analisi. Alla tutela dei diritti dei pazienti diabetici, nel tempo si sono aggiunte nuove sfide, fatte di protocolli d’intesa, audizioni in Commissione Salute in Consiglio regionale, fino alla costituzione di un Registro regionale delle persone con diabete, nel 2021.

La Federazione ha posto come base delle sue azioni nel territorio obiettivi prioritari come l’inclusione nelle scuole dei bambini e degli adolescenti affetti da diabete, l’educazione e la formazione, attraverso “interventi orientati ad aumentare la consapevolezza individuale e sociale della malattia, per combattere preclusioni e discriminazioni personali e professionali”, come ha spiegato Trentin. Qualche esempio: l’avvio di screening per la diagnosi precoce del diabete tipo 1 e la prevenzione del diabete tipo 2, l’avvio dei tavoli tecnici permanenti per favorire l’interazione tra Rete sarda diabete, comunità scientifiche diabetologiche sarde e sistema sanitario regionale, l’accesso a metodi diagnostici e terapeutici appropriati per quanto riguarda le nuove tecnologie come sensori, microinfusori e farmaci innovativi.

Un percorso, quest’ultimo, che “deve essere realizzato in modo uniforme su tutto il territorio regionale, perché sia affermata l’equità nella qualità della cura e della vita delle persone con diabete”, ha evidenziato Trentin. “L’unione di intenti tra famiglie, associazioni di persone con diabete, enti territoriali, Regione e istituzioni sanitarie sarà necessaria per la tutela delle famiglie e persone con diabete”.

Mercoledì 22 giugno 2022

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