"Fate arrivare medici e personale nell'Asl di Oristano". Appello ai consiglieri regionali - LinkOristano
Sanità

“Fate arrivare medici e personale nell’Asl di Oristano”. Appello ai consiglieri regionali

Iniziativa del Comitato per il diritto alla salute della provincia di Oristano

Maria Carmela Marras
La portavoce del Comitato per il diritto alla salute della provincia di Oristano Maria Carmela Marras

Oristano

Iniziativa del Comitato per il diritto alla salute della provincia di Oristano

“Oristano è sempre fanalino di coda della sanità sarda, nel silenzio assoluto dei politici del territorio, che devono piuttosto farsi sentire in Regione, anche sbattendo i pugni sul tavolo, se necessario, per chiedere personale, incentivi, concorsi per la Asl oristanese”.

E’ l’ennesimo allarme del Comitato per il diritto alla salute della provincia di Oristano che ricorda le maggiori criticità dei servizi sanitari e del San Martino in particolare. Difficoltà che, con l’avvio delle ferie obbligatorie del personale, sono destinate a causare la ulteriore contrazione di servizi essenziali.

“I componenti del Comitato per il diritto alla salute della provincia di Oristano si sono stancati di sentirsi etichettare come quelli che fanno polemiche sterili o come abbaiatori seriali”, si legge nel nuovo documento diffuso ieri dal Comitato. “Ci rivolgiamo perciò ai cittadini, a coloro cioè che soffrono in prima persona dei disastri sanitari della nostra provincia, per ricordare le maggiori criticità dei servizi sanitari delle Provincia, destinate a moltiplicarsi, con il periodo estivo e con la fruizione delle ferie da parte dell’insufficiente personale rimasto”.

“Si è concluso il concorso per Anestesisti nell’ambito della Regione Sarda: 75 i vincitori di concorso,105 gli idonei”, si legge nel documento. “Poiché in 7 hanno manifestato interesse a venire a lavorare a Oristano, ma contemporaneamente 4 anestesisti andranno via, alla Asl di Oristano avremo un bilancio positivo di tre anestesisti. Ciò significa che non si potranno ancora aumentare le sedute operatorie per gli interventi programmati, che non si farà la terapia del dolore a tutti coloro che ne hanno bisogno, né si potranno garantire tutti gli ambulatori di anestesia”.

“A Sassari e Cagliari, invece, bisognerà attivare i semafori, vista la folla di anestesisti che arriverà in quegli ospedali e circolerà nei corridoi”.

“E non è certo finita qui: ieri ha lasciato definitivamente Oristano l’ ultimo pneumologo strutturato rimasto. Nulla è stato fatto per trattenerlo e si è trasferito a Palermo. L’ unico specialista rimasto ha un contratto libero professionale due volte la settimana. Veramente pochino per una provincia di 165.000 abitanti con un alto numero di pazienti affetti da patologie broncopolmonari”.

“E vogliamo forse parlare del Pronto Soccorso, in cui i turni non vengono coperti ?
O della radiologia in cui mancano i radiologi con il rischio anche qui di avere i turni scoperti? O dei turni nel reparto di Medicina che si sa quando iniziano ma mai quando finiscono? Non meravigliamoci quindi se poi il personale scappa”.

“È necessario piuttosto prendere atto della situazione disastrosa e e cercare soluzioni valide”.

“I nostri rappresentanti in Regione”,  conclude la nota diffusa dal Comitato per il diritto alla salute della provincia di Oristano, “sbattano i pugni sul tavolo per chiedere personale, incentivi, concorsi per la nostra Asl, i cui utenti hanno diritto a servizi uguali per numero e livello a quelli delle altre province sarde. Il loro mandato non è calato dall’alto ma sono scelti dai cittadini e ai loro diritti violati e alle loro aspettative deluse devono rispondere”.

Domenica, 19 giugno 2022

 

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