Niente ristori immediati per l'emergenza cavallette. Il ministro: "Si valuta lo stato di calamità" - LinkOristano
Agricoltura e allevamento

Niente ristori immediati per l’emergenza cavallette. Il ministro: “Si valuta lo stato di calamità”

La deputata Lucia Scanu chiede a Patuanelli di venire in Sardegna: "Una catastrofe"

Cavalletta
Foto d'archivio

Oristano

La deputata Lucia Scanu chiede a Patuanelli di venire in Sardegna: “Una catastrofe”

Il Governo valuterà nei prossimi giorni la possibilità di dichiarare lo stato di calamità naturale in seguito all’emergenza cavallette nel centro Sardegna, ma non arriveranno ristori immediati tramite il Fondo di solidarietà nazionale in agricoltura. Lo ha chiarito il ministro per le Politiche agricole e forestali, Stefano Patuanelli, chiamato a intervenire sul tema dalla deputata oristanese di Coraggio Italia Lucia Scanu durante il question time alla Camera.

“Nel centro Sardegna”, ha detto Scanu rivolgendosi a Patuanelli, “assistiamo a un’invasione eccezionale di cavallette che stanno divorando 30mila ettari di terreni. Da Ottana la piaga si estende a tutti i paesi limitrofi dell’Alto Oristanese e del Nuorese, ma sta avanzando anche verso Ozieri e Bortigali. Negli anni scorsi il problema è stato sottovalutato. Le relazioni di Laore del 2020 e del 2021 ci dicono che l’assenza di interventi adeguati ha provocato un avanzamento più incisivo, causando una vera catastrofe biologica. Il lavoro del mondo pastorale è devastato: i guadagni sono azzerati e le perdite ingenti”.

“Le cavallette”, ha proseguito ancora la parlamentare oristanese, “stanno divorando ogni giorno 300 tonnellate di grano, erba medica, essenze arboree, interi pascoli vengono distrutti anche in questo momento. In tutta la regione operano soltanto 15 squadre di Laore: si tratta di una guerra persa se non ci saranno interventi aggiuntivi. È necessario deliberare quanto prima lo stato di calamità naturale e disporre adeguati ristori per le categorie coinvolte”.

“L’infestazione di cavallette”, ha risposto il ministro Stefano Patuanelli, “non rientra negli ambiti per i quali è possibile attivare gli interventi compensativi del Fondo di solidarietà nazionale, autorizzati in esenzione di notifica ai sensi della normativa europea sugli aiuti di Stato del settore agricolo. Ricordando che la competenza su temi come questo è mista con il Ministero dell’Ambiente e quello della Salute, assicuro la massima disponibilità da parte del Governo a condividere le soluzioni più idonee per favorire la ripresa economica e produttiva delle imprese agricole danneggiate. Ritengo inoltre che la valutazione dello stato di calamità naturale e l’eventuale nomina di un commissario per la gestione dell’emergenza possano essere valutati nei prossimi giorni”.

Secondo il ministro, il problema va inoltre affrontato “anche dal punto di vista ambientale, con particolare attenzione alle aree non coltivate, non solo intervenendo con insetticidi alla comparsa delle cavallette adulte, ma anche agendo attraverso i potenziali predatori parassitoidi per contenere le infestazioni a livello endemico, al fine di limitare i danni”.

Stefano Patuanelli ministro
Stefano Patuanelli

“Purtroppo la sua disponibilità non è sufficiente”, ha replicato la deputata Scanu, che ha invitato Patuanelli in Sardegna, esortandolo a “visitare le nostre terre per vedere con i propri occhi quella che a oggi è una catastrofe in atto e ad agire prima che sia davvero troppo tardi”.

“Le istituzioni”, ha detto ancora la parlamentare, “hanno sottovalutato il problema per troppo tempo. Se lei mi dice che non è stato ancora annunciatolo stato di calamità naturale, significa che lo Stato è disposto a sacrificare anche altre zone della Sardegna dove la componente agricola è centrale. La possibilità che la situazione si aggravi è reale, vista la siccità innaturale causata dai cambiamenti climatici. Non è sufficiente la semplice aratura, servono misure di disinfestazione mirate, con l’aiuto della Protezione civile e dell’Esercito”.

“Sappiamo che la competenza è regionale”, ha concluso Scanu, “ma di fronte a un’emergenza di questa portata e alla carenza di mezzi a disposizione, il Governo deve intervenire con urgenza, visti i poteri straordinari stabiliti dalla legge. La mia terra, la Sardegna, non merita di essere martoriata in questo modo. Sindaci, operatori del mondo agropastorale e tutti i cittadini sono fortemente preoccupati per il nostro futuro. Mi appello al suo senso di responsabilità”.

Lucia Scanu
Lucia Scanu

Mercoledì, 15 giugno 2022

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