Una serata all'Auser di Uras, dove gli anziani usano internet dallo smartphone e pagano le bollette con i dolci - LinkOristano
Stare insieme

Una serata all’Auser di Uras, dove gli anziani usano internet dallo smartphone e pagano le bollette con i dolci

Attiva da più di 30 anni, l'associazione offre servizi e un punto di ritrovo molto frequentato

Auser Uras
Alcune socie dell'Auser preparano dolci tipici nella sede di Uras

Uras

Attiva da più di 30 anni, l’associazione offre servizi e un punto di ritrovo molto frequentato

È stata una delle prime sedi nel Terralbese. Dalla sua fondazione – nel 1991 – l’Auser di Uras è un punto di ritrovo per gli anziani, un luogo per giocare a carte, fare piccoli lavori manuali, chiacchierare e mangiare insieme. Attività da fare in compagnia, per non vivere la terza età in solitudine.

Nella storica sede in via Eleonora 123, nell’antica casa Piras, si prepara il pranzo sociale di domenica prossima, il 5 giugno. Si festeggia il rientro in compagnia, un ritorno alla normalità che lentamente si fa strada. Non mancheranno i dolci sardi, realizzati dalle iscritte durante gli incontri pomeridiani: piricchittus, pistoccus, capigliette, amaretti e molte altre prelibatezze della tradizione. Negli altri periodi dell’anno, gli stessi dolci vengono venduti a una cifra simbolica per pagare le bollette della sede.

«Siamo tra le poche sedi dell’Auser ad autofinanziarci», spiega Gianni Piras, presidente a Uras dal 2008. «Lo facciamo anche attraverso le quote annuali dei soci. Fra l’altro, siamo stati anche tra i pochi centri Auser che non hanno perso i loro iscritti durante il lockdown».

Gli iscritti, un centinaio, non hanno voluto abbandonare la loro sede, nemmeno nel periodo più buio della pandemia, perché con il tempo è diventata una seconda casa. L’hanno sostenuta a distanza, pagando regolarmente la quota di iscrizione per preservarla. E ora che sono tornate le attività in presenza, la porta dell’Auser di Uras è sempre aperta a tutti. Chiunque passa per via Eleonora vede che si fa sempre qualcosa.

I soci seguono alla lettera l’obiettivo dell’associazione nazionale, invecchiamento attivo, come raccomandano il sito e i manifesti dell’Auser: hanno imparato a usare la rete internet anche dallo smartphone, sanno accedere alle piattaforme della pubblica amministrazione e vanno virtualmente a scuola.

La “Scuola del popolo” ha sede a Oristano e offre corsi online agli iscritti delle sedi Auser della provincia. Il progetto è nato la scorsa estate con il lancio di un corso di informatica, tenuto dal docente Ivo Vacca, proprio di Uras. Poi si è ampliato, con le lezioni sul cinema “Storie di lavoro al cinematografo” gestito dal Centro provinciale istruzione per adulti “Cpia4” di Oristano con il maestro Antonello Cossu, che propone ai soci film che hanno come tema il lavoro.

Tra le attività più seguite della scuola ci sono gli appuntamenti in presenza “Contus e chistionis” della maestra Vitalia Piras e della professoressa Eleonora Piras, entrambe uresi. Un’occasione unica per i soci per ricordare in lingua sarda le storie, i luoghi e i personaggi di Uras di qualche decennio fa. «Le stiamo registrando e pubblicando su Facebook perché ci sono delle testimonianze che vorremo tramandare», fa sapere Gianni Piras.

«L’obiettivo dell’Auser di Uras è quello di far uscire le persone di casa, perché fa bene, soprattutto alla mente», sottolinea il presidente. Basta poco per divertirsi insieme: «Ci sono sere in cui vado in panetteria ad acquistare panini appena sfornati per i soci. Li mangiamo insieme, con la mortadella», racconta Piras.

Il presidente per primo ha cercato di inventarsi qualche attività da fare con gli iscritti. «In gruppo abbiamo visto come utilizzare uno smartphone, mentre a ciascun socio ho spiegato individualmente come si compila una dichiarazione dei redditi online e come si scaricano i documenti della pubblica amministrazione con l’uso della tessera sanitaria», dice Gianni Piras. E scherza: «I nipoti hanno poca pazienza, non hanno tempo per spiegare ai nonni le app».

Gianni Piras presidente Auser Uras
Il presidente dell'Auser di Uras, Gianni Piras

Da anni è attivo a Uras il “Filo d’argento”, il servizio di accompagnamento dell’Auser. Con l’aiuto di un volontario e a bordo di un’auto, le persone possono andare in ospedale per visite di routine oppure al supermercato per fare la spesa. «Non è rivolto esclusivamente ai soci, il servizio è aperto a tutti”, specifica Gianni Piras, “Se una persona in carrozzina si rivolge a noi, chiamiamo l’Auser di Terralba o di Masullas per il trasporto con mezzi adatti».

Non solo attività per gli anziani, l’Auser di Uras è molto di più. «Per il mantenimento della sede ci danno una mano anche le persone che svolgono lavori socialmente utili. Sei anni fa abbiamo firmato una convenzione con il Tribunale di Oristano affinché la messa alla prova si potesse svolgere nei locali dell’Auser di Uras. In questi anni, hanno lavorato qui circa 60 persone, tutte con uno spirito di collaborazione molto attivo e responsabile», spiega Gianni Piras.

Dopo il pranzo sociale, l’Auser di Uras si preparerà a un evento speciale, che coinvolgerà le maestranze dell’isola e non solo. «Con il professore Gigi Taras di Fordongianus siamo al lavoro per un simposio di scultura, in programma a settembre e organizzato in collaborazione con la Fondazione Enrico Berlinguer: verranno invitati artisti per realizzare una serie di sculture, che prendano spunto dal pensiero del segretario del Pci, nato a Sassari 100 anni fa», conclude Gianni Piras.

Venerdì 3 giugno 2022

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